
-Ivana, come ti sei avvicinata al mondo della radio?
“Il mio primo vero e concreto incontro con il mondo radiofonico è stato a Milano. All’Università decisi di fare un corso opzionale di radio, il corso era tenuto dal mitico Sergio Fiorentino, ed è stato subito amore a prima vista. Da lì a poco, ho iniziato ad interessarmi sempre di più. Ma la scintilla che mi ha fatto capire che avrei poi voluto portare avanti con tutta me stessa quello che era un sogno, è stata quando nel 2012, in un freddo fine Novembre, siamo andati a Corso Sempione negli studi Rai, dove nel concreto ci siamo interfacciati con degli operatori che lavoravano lì, in particolare modo in Rai Radio 2. Finita l’Università nel 2015, con la laurea in Cinema, Televisione e New Media, sono tornata a Pesaro e ho iniziato a muovere i primi passi in un’emittente locale, Radio Prima Rete”.
-Come ti sei trovata?
“E’ stata una base iniziale di formazione per come si va a strutturare e poi condurre un programma. Quello che facevo, in particolare, era in collaborazione con Lorenzo Bernardini che trattava la bellezza della donna. Bernardini è stato fondamentale e lo ringrazio, perché la trasmissione nella sfera locale ha avuto un suo ritorno, sia quando eravamo on air che come podcast a livello numerico”.

-Cosa ti ha dato questa prima esperienza con il pubblico?
“Mi ha dato molta soddisfazione, prima di tutto per aver portato a casa il risultato, tanto che appena conclusa quella esperienza sono tornata subito a Milano per fare un altro corso, perché volevo essere più brava anche dal punto di vista tecnico. E’ vero che da soli si imparano tante cose ma volevo aggiungere quel tocco di professionalità che sentivo mi mancava. Così, dopo una piccola esperienza con Radio City, sono partita alla volta della città meneghina per fare questo corso organizzato dal circuito Radio Speaker.it, e sono stata davvero felice di conoscere una comunità che è la più grande di tutta Italia. Giorgio D’Ecclesia, Matteo Rossi e soprattutto Simone Maggio, un noto speaker di Radio Italia che è stato il mio maestro. Oltre al diploma, un’altra grandissima soddisfazione è stata quella di aver registrato la prima demo”.
-Altro giro della ruota panoramica, il ritorno a Pesaro a Radio Veronica.
“Con un programma unico nel suo genere, forse anche di rottura degli schemi musicali, per la programmazione di Radio Veronica, che poi ha dato il via anche ad altre tante realtà. Radio Veronica è arrivata nell’ottobre 2016. Come in tutte le cose, bisogna pazientare e aspettare il proprio turno. Io sono entrata occupandomi dapprima del discorso commerciale e pubblicitario. Poi a causa delle note vicissitudini, ci siamo fermati un attimo. Quindi c’è stato l’incontro con i Brecciaroli, con l’Orange Comunication e Radio Arancia, loro mi hanno detto di preparare un nuovo format, tutto questo nel luglio del 2017. A quel punto sul mio cammino ho incontrato anche Serena Giovanetti, lei stava cercando la sua prima esperienza in radio, ci siamo subito trovate in sintonia e ho deciso di volerla coinvolgere. Marmellata Sound è davvero la mia creatura, me la sento addosso. Il nome è nato un pomeriggio, quando prima di fare partire il programma ci siamo riunite per discuterne. Il programma, per l’appunto, che un anno fa era suddiviso da una parte rock, quella che ora come ora lo contraddistingue in toto, e una parte soul, reggae e hip hop che curava Serena. Da lì, abbiamo pensato che questo nome potesse unire bene ldue componenti musicali”

-Dunque un bel mix, una realtà, che ora come ora, rende ricchissimo il palinsesto della Radio.
“Sì, noi siamo partite a Dicembre del 2017, esattamente il 18, una data che non scorderò mai. E stato un po’ uno spartiacque con quella che a Maggio 2018 è stata la rinascita ufficiale di Radio Veronica, che presentava nel suo palinsesto tante novità, a partire dall’alternanza degli artisti di Veronica 2.0, alla novità di Davide Cerio e al grande ritorno di Luigi Pansino”.
-Siamo abituati ad ascoltarti in radio, e sembra tutto facile, ma quanta preparazione c’è dietro?
“Sicuramente abbiamo trovato una grande risorsa nel produttore musicale Filippo Santori, perché per tutti gli speaker c’è stata una sinergia con il suo studio di produzione in collaborazione con Giuliano Motta, che ha permesso, per quanto riguarda la continuità del mio programma e ora di tutto il nuovo palinsesto, di poter registrare a Pesaro senza doversi spostare ogni volta”.
-Qual è la miccia che ti accende, ti fa trasportare e ti far star bene?
“In primis, sempre la passione per questo mezzo di diffusione, poi sicuramente le gratificazioni e i consensi, non tanto degli amici che ci conoscono e ci seguono da una vita, ma magari e soprattutto da quelli che non conosci, da quelli che ti scrivono, come qualche giorno fa, che aspettano le 18 per respirare un’ora di felicità musicale, e altri che ti ringraziano, perché con il tuo impegno gli fai compagnia nella vita di tutti i giorni. Persone che non consoci e che comunque si sono affezionate al programma e che ora lo seguono fedelmente. E’ bello, ti fa capire che sei anche una persona molto fortunata a fare questo tipo di lavoro, sono tutti feedback molto positivi”.
-Veronica ha fatto da sempre la storia della nostra città, ed a sua volta ne è stata storia, anche nelle Marche e nella Romagna. Nel tuo programma poi dai voce ai musicisti sia emergenti che affermati.
“Sì, durante tutta le altre puntate sentiamo buona musica, dai classici alle novità attuali; lunedì invece è il giorno dell’ospite, spesso ho avuto anche il piacere di avere musicisti o band che sono partite da Pesaro e che dopo le loro esperienze all’estero ci vengono a raccontare il loro spaccato di vita, altre volte invece lanciamo dei lavori che da noi trovano il battesimo dell’etere”.
-Chi sei nella vita di tutti i giorni?
“A me non piace definirmi. Sicuramente la mia determinazione e passione mi hanno portato qui a radio Veronica; sono davvero grata e soddisfatta di ciò che sto facendo e dei feedback ricevuti fin qui! Quindi grazie a tutti

-Il futuro?
“Il futuro spero che sia da una parte qui a Radio Veronica, ma non solo, le persone che cercano sempre di migliorarsi non si nascondono nel dire che si sogna sempre in grande, magari in una emittente nazionale, come tutti coloro che vogliono fare della radio un mestiere, ma per ora sono ben felice di stare nella grande famiglia di Radio Veronica”.
Danilo Billi