Come in un sogno di inizio estate, l’Italservice Pesaro riporta, dopo i tre scudetti della Robursport Pesaro targata Scavolini Volley, l’ultimo vinto della stagione 2009-2010, a ben 9 anni di distanza Pesaro sul tetto d’Italia. 

Una data, quella del 15 giugno 2019, che il suo presidente Lorenzo Pizza non scorderà mai nella vita, una data da tatuarsi davvero sulla pelle. 

A lui va l’applauso di un’intera città che da sempre, oltre a basket vive di altri sport. 

Della cronaca sportiva ora come ora poco importa, e la lascio ai colleghi della carta stampata e digitale che giustamente fanno il loro mestiere. Vi dico solo che ho seguito come tanti sulla pay tv questa infinita maratona contro l’Acqua e Sapone di Pescara, conclusasi a gara 5 dei play off, ai tempi supplementari con la vittoria dei pesaresi per una solo goal di scarto, 3 a 2, che gli hanno permesso di espugnare il Pala Montesilvano, contro i detentori del titolo.

In tanti a Pesaro, come ai bei tempi si sono riversati in città a bordo delle loro auto e dei loro motorini con le bandiere tricolori, suonando i loro clacson.

Il bello di questa vittoria dimostra sempre di più che Pesaro ancora è una realtà pulsante nello sport, nonostante il basket da molti anni non sia più l’unica punta di diamante come lo è stato in passato. Prima appunto c’è stato il periodo d’oro del volley, poi è tornata a fare parlare di se la nostra amata Vis Pesaro, e negli ultimi anni è stata l’Italservice a riempire in ogni ordine di posto il palas di Campanara, fino ad arrivare come questa sera all’acchito finale, e mettere entrambe le mani dopo un finale che ha voluto vedere più scontri per decretare una vincitore a imporsi. Forse lo poteva già fare a Pesaro la scorsa volta e vincere davanti a oltre 2000 pesaresi, ma sì che gli ultimi scudetti made in Pesaro sono stati tutti vinti in trasferta.

Molto spesso l’Assessore Mila Della Dora, come il Sindaco Matteo Ricci, hanno elogiato questo ambizioso e lungimirante Presidente, che ha investito e creduto nella sua squadra, e questa sera è stato ripagato nella maniera più bella ed emozionante che ci potesse essere. 

A noi non resta che alzarci in piedi, applaudire questa squadra, e gioire perché Pesaro è campione d’Italia, un altro esempio che i sacrifici, gli sforzi, l’impegno dei giocatori, staff e dirigenza ha pagato. Per una favola che si realizza. 

Orgogliosi di voi per aver difeso come leoni la maglia biancorossa di Pesaro e averla portata più in alto della torre panoramica.

Ad maiora 

Danilo Billi