Ci sono pagine e pagine da scrivere, alcune belle, polaroid immerse nel secchio dei colori che arrivano al cuore e lo infiammano, altre invece più brutte che non hanno alcun colore se non quello della rabbia. Ho pensato molto se dire qualcosa su questa triste vicenda e come dirlo, ho deciso alla fine di farlo, togliendomi la maschera da giornalista, ma comportandomi come un semplice tifoso. Attenendoci ai fatti che hanno fatto scoppiare l’indignazione in rete del popolo rossoblù per quanto successo, nella notte di martedì sera il bellissimo murales, che il writer Rusty della leggendaria Crew Spa dedicò a Roberto Melotti detto anche “Il Bimbo”, storico e leggendario capo indiscusso della Curva Andrea Costa agli albori del tifo degli anni 70 (per quei pochi che non sapessero chi era, proprio in rete c’è un’intera e bellissima pagina Facebook che consiglio di visitare), è stato deturpato con un vistoso spray rosso.
A rivendicare tale gesto pieno di infamia e viltà, la firma di un gruppo di Siviglia che riconduce la matrice a mano dei Biris.
Sulla dinamica dell’accaduto nulla ovviamente è ancora chiaro, ma sicuramente, gli stessi Biris, gemellati da tempo con i Canarini Modenesi, erano poche ore prima con loro nella trasferta di Cesena, e probabilmente nel rientrare sulla via di casa, qualche ben pensate ha deciso di condurre lì qualche ragazzotto privo di cervello, che altrimenti non avrebbe mai potuto sapere che a Bologna in quella via c’era quel murales e cosa rappresentasse per tutto il movimento dei vecchi ultras bolognesi e per la memoria stessa di un ragazzo che non è più fra di noi, e vedesse bene di danneggiarlo e infangarlo.
Il problema che, rovinandolo con quella bomboletta costata pochi euro, gli autori di tale gesto si sono macchiati non solo per non avere rispettato la memoria dei morti (un po’ come scoperchiare o vandalizzare una tomba a cielo aperto), ma soprattutto hanno messo in mostra la totale mancanza di rispetto che possono avere anche le nuove generazioni in questo mondo del tifo organizzato che ha avuto e avrà regole non scritte che non vanno assolutamente rotte, sputtanate e violate.
Da sempre ci sono stati scontri, opinioni diverse, ma di fisso c’è stata una grande unione, un grande senso del rispetto, e soprattutto tanta coerenza, nonostante le non amicizie, per portalo avanti.
Per questo grave episodio era inevitabile una reazione mediatica che oggi giorno passa purtroppo prevalentemente attraverso il web e in particolare sui forum e su facebook.
Proprio da questi ecco arrivare prontamente un comunicato stampa da parte degli ultras modenesi che, evidentemente, sanno di essere profondamente in torto, e che recita così:
“Con le seguenti parole i gruppi Avia Pervia Modena e Biris Norte Siviglia ci tengono a chiarire quanto accaduto nella notte del 26 Novembre 2019, quindi in merito alle scritte apparse sui muri di un noto ritrovo Ultras di Bologna e sul murales di Roberto Melotti.
Visto il susseguirsi di dicerie infondate, vorremmo esprimere la nostra più completa estraneità a quanto accaduto.
L’iniziativa è stata infatti portata avanti da pochi singoli, che prima di agire hanno mantenuto la maggior parte di noi completamente all’oscuro riguardo le intenzioni.
Noi stessi abbiamo infatti appreso quanto successo solo nelle ore successive e da subito ci siamo mobilitati al fine di individuarne gli autori.
Capiamo e non ignoriamo la gravità di quanto accaduto
Personalmente abbiamo già provveduto ad aprire contatti diretti con alcuni esponenti del tifo bolognese, al fine di scusarci e impegnarci fin da subito affinchè il murales in ricordo di Roberto sia quando prima ripristinato.
Ribadiamo ancora una volta quanto questo tipo di azioni non appartengono alla nostra mentalità e al nostro modo di agire.
Ci scusiamo dunque nuovamente e pubblicamente con i diversi gruppi del tifo bolognese, rivolgendo anche un pensiero a chi come Roberto non è più tra di noi.
Poniamo dunque piena fiducia affinché cessi inequivocabilmente ogni tipo di dubbio sul coinvolgimento diretto dei nostri gruppi, fiduciosi che quanto accaduto non vada a minare la credibilità e il rispetto guadagnati in anni di storia”.
Avia Porvia Modena
Biris Norte Siviglia
I gruppi della curva Montagnani.
Un comunicato che personalmente non voglio giudicare, per le sue tante ed evidenti contraddizioni, penso solo in modo generico, senza come detto entrare nei dettagli, sia solo una pezza messa lì per cercare di tappare una falla più grossa, da dove ora non esce più un rivolo d’acqua ma un getto continuo a pressione, e che sta sputtanando non solo Bologna ma va in giro per tutta Italia e per mezza Europa, un gemellaggio fra due tifoserie che non sono state capaci di tenere a bada le loro giovani levi e che, soprattutto, hanno perso dignità e stima, infangando il ricordo non tanto di “Roberto” come amichevolmente si prendono la licenza di chiamarlo nel loro comunicato stampa, ma bensì di Melotti, simbolo da sempre di una città che tifa Bologna e di un ragazzo morto che viveva ancora in eterno grazie a quel bellissimo murales sui muri della sua e della nostra amata città.
Quando si spegne questo rispetto, rimane solo un retrogusto amaro in bocca, molto fastidioso.
Danilo Billi