Ecco un’altra storia di vita raccontata da Michela Mattioli, icona delle donne che amano le moto

Oggi continuo il mio viaggio per raccontarvi storie di vita racchiuse in personaggi che nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di intervistare. Questa volta ho incontrato in una ventosa Fano, sua città natale, Michela Mattioli, ora come ora icona delle donne che amano le moto e vera pantera dei paddock italiani, ma allo stesso tempo dolcissima ragazza, come l’avevo conosciuta tanti anni fa.

La mia intervista inizia davanti ad un caffè, in un noto locale della città della Fortuna.

-Michela, come è nata la tua passione per le moto?

“L’ambito delle moto mi è familiare, ci sono sempre cresciuta, anzi posso dire di esserci nata, perché questa passione fin da piccola mi è stata trasmessa dal mio babbo, dunque in casa nostra è stato un susseguirsi di persone che amavano le moto, ed io ne sono stata contagiata a mia volta”. 

-Il tuo primo approccio? 

“Ero alle superiori e sono stata ingaggiata dalla Fano Rombante, un noto moto club di Fano che organizzava eventi sia di moto che di auto, da lì è partito il tutto, ho fatto per loro sia la ragazza immagine che la madrina in diversi eventi”.

-Poi, se mi ricordo bene, ti sei affacciata anche al mondo della moda? 

“Assolutamente sì, ho partecipato a molte sfilate, fatto tantissimi shooting fotografici, soprattutto dopo che ho vinto il titolo di Miss Urbania, all’epoca ricordo che mi contattavano tantissimi fotografi e così mi sono divertita a provare. Ho iniziato a 17 anni e ho continuato fino ai 23. E’ stata una bella esperienza, perché mi ha aiutato tantissimo a crescere ed avere più autostima, prima magari ero ingabbiata da più complessi e paranoie, che hanno quasi tutte le ragazze in quella fascia di età, dunque essere sempre sotto l’obiettivo dei fotografi mi ha veramente aiutata sbloccarmi e ad accettarmi così come sono”.

-Progressivamente è iniziata anche la tua carriera come ragazza immagine, giusto?

“Sì, ho iniziato in maniera graduale, come classica hostess, patrocinando diversi eventi di moda locale, e poi nonostante gli impegni con l’università ho sempre dato di più la priorità a lavori che arrivavano dal mondo sportivo, in prevalenza dal mondo delle due ruote”. 

-Attualmente rappresenti un team vero? 

“Giusto! Sono stata con tanta felicità riconfermata anche quest’anno dall’Extreme Racing Service, con il quale seguirò la prossima stagione, composta da 6 round del campionato Civ (Campionato Italiano Velocità), che si disputano sempre nel fine settimana, suddivisi in due gare, una il sabato e una la domenica, sulle piste di: Misano, Mugello, Imola, Vallelunga, con la novità che quest’anno non mi occuperò solo di andare in pista come ombrellina, ma  mi occuperò anche di una novità in serbo per il pubblico. Non vi svelo dettagli in anticipo e vi invito a seguirci durante questa stagione. Ringrazio tutto il team per la fiducia data e per il bel legame che abbiamo creato di affetto e stima reciproca e non solo lavorativo. In più aggiungerei che il team sarà impegnato in diverse categorie del campionato con i suoi piloti e avremo anche la presenza di due ragazze che disputeranno il campionato femminile, cosa di cui sono molto felice, ovviamente da donna”. 

-Come è cambiata sostanzialmente la tua vita da quando sei entrata a tempo fisso nel mondo delle corse?

“Sicuramente molto, viaggio tantissimo, mi divido fra Fano e la Romagna e il legame che ho con le mie amicizie. Infatti, volente o nolente, le ho selezionate, perché come sempre gli amici veri si contano sulle dita della mano, con loro sono molto legata, e quando sono a Fano, se possibile, usciamo e stiamo assieme, anche perché mi hanno sempre sostenuta e hanno fatto il tifo per me, senza invidie o altro. Anche questa è stata una fonte di un grande percorso interiore personale, sul quale ho lavorato tanto e penso che continuerò a farlo”. 

-Nei mesi che non si corre in moto come ti organizzi?

“Per fortuna sono solo 4 su 12, dunque mi dedico di più agli amici appena citati e non sono da meno con lo studio, che mi tiene occupata tanto tempo; inoltre, se posso, partecipo a varie tipologie di eventi che non sono legati solo al motorsport”.

-Progetti e sogni nel cassetto per il futuro?

“Quest’anno sarò per il quarto anno con il Giorgio Team, e mi occuperò per loro dell’organizzazione di alcune giornate sul circuito di Misano e non solo, dedicate alle prove libere, seguendo le iscrizioni e la gestione delle stesse. Ripartiremo ad aprile e posso dire che è già disponibile online il calendario con le date 2020 per iscriversi. La novità arriva dal primo forum di moto in Europa che si chiama Daidegas! Attivo sul web dal 2001, l’anno scorso ha ottenuto oltre 120 milioni di pagine e ha più di 360.000 utenti iscritti. Attraverso questo forum si organizzano molte iniziative sia in pista che in strada, fuoristrada, ecc… infatti è proprio con loro che sono riuscita ad andare a Jerez de la Frontera a gennaio, siamo partiti per testare delle nuove gomme Michelin, grazie anche ad Aprilia che ha fornito la moto e a numerosi partners che hanno supportato l’organizzazione di questo evento. L’autodromo di Jerez è un circuito di fama mondiale, dove corre anche la MotoGP, essere lì è stata un’emozione e un’esperienza unica”. 

-Come li ha conosciuti? 

“Con loro sono venuta in contatto durante un evento realizzato in Ancona dal motoclub Ducati e dalla concessionaria Ducati Brothers Moto. Daidegas era partner dell’evento e ho lavorato come ragazza immagine. Da lì, la mia iscrizione al forum che vanta una bellissima sezione rosa nella quale ho conosciuto tante ragazze motocicliste e appassionate come me, con cui condivido quattro chiacchiere praticamente tutti i giorni. Grazie alla mia costante presenza sul forum e grazie alle tantissime iniziative organizzate dallo stesso, sono stata scelta quest’anno per essere la protagonista di un progetto bellissimo e ambizioso “Da zero a Mugello”; che mi permetterà di realizzare uno dei miei più grandi sogni, quello di avere la possibilità di diventare a tutti gli effetti una biker. Sarà un percorso impegnativo che richiederà tanto lavoro, procederemo a step, dalle lezioni di guida al foglio rosa, alla patente e, se saremo molto bravi, raggiungeremo il traguardo di guidare in pista al Mugello! Un sogno personale che si avvera, piano piano, con le dovute tappe, ma è una cosa davvero bella per chi come me ha sempre vissuto vicino alle moto, e tutto questo sarà possibile proprio grazie a questo meraviglioso forum Daidegas, dove sarà possibile seguire passo per passo tutto il mio percorso, che inizierà a brevissimo, già da febbraio. 

-Personalmente ti trovo molto cambiata, oggi sto prendendo un caffè con una persona molto umile, e meno istintiva, è cosi?

“Questi anni mi hanno cambiata tantissimo, lavorando in questo mondo ho imparato anche essere finalmente più tranquilla e più paziente, e con il lavoro al pubblico che faccio non potrebbe essere diversamente. Ma la mia tranquillità non potrebbe essere tale se dietro non ci fosse stata una vera e propria maturazione della persona; ora nonostante sono in un ambiente prettamente maschile, mi piacerebbe che la gente mi vedesse per come sono realmente, senza maschere o altro, la ragazza tranquilla della porta accanto, con il suo carattere e con le sue idee, ma a differenza di prima ho cambiato molto il mio modo di approcciarmi anche sui social. Prima ero un torrente in piena, mi volevo fare vedere molto forte, volevo andare contro tutto e tutti, poi mi sono resa conto che quella non era la vera Michela e, infatti, ho chiuso il vecchio profilo Facebook che non mi apparteneva più e sono ripartita da capo, concentrandomi su me stessa e su quello che volevo fare, non badando tanto alla sola immagine e al giudizio degli altri, ma ponendomi sempre con grande educazione e umiltà di fronte agli altri e alle possibilità che la vita mi ha dato”.

-Quando non sei impegnata nel tuo lavoro cosa ti piace fare, e quali sono i tuoi hobby?

“Ho una passione sfrenata per i miei cani, che per me sono come figli, sono una delle poche ragazze alla quale non piace andare in discoteca, preferisco una serata con gli amici e la birra, che adoro, oppure passare qualche piacevole pomeriggio sempre con gli amici fra un caffè e una chiacchiera, cose normali e tranquille che fanno tutti i ragazzi della mia età. Odio la confusione e lo strafare, preferisco una serata al cinema che far baldoria fino alla mattina seguente. Alla fine penso sia normale e faccia parte del percorso di crescita di tutti. In questo momento della mia vita, sto dando molta più importanza ad inseguire i miei sogni, a realizzarmi professionalmente e lavorare duramente per far sì che un giorno si avverino. Quello più grande sarebbe lavorare a tempo pieno nell’ambito sportivo e dell’organizzazione degli eventi, e so che per fare questo bisogna impegnarsi e studiare tanto, facendo indubbiamente sacrifici e mettendo da parte, a volte, gli aspetti più frivoli e divertenti che si vivono a 20 anni!”.

A cura di Danilo Billi

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