-Luca, il Covid 19 ha interrotto tutto, le lezioni con i tuoi allievi e le gare.
“In pratica abbiamo dovuto stoppare tutto di punto in bianco, cosa che ha penalizzato molto i ragazzi, principalmente i campionati italiani di categorie olimpiche, cadetti, junior e senior, dove avevamo dei ragazzi che sulla carta avrebbero potuto fare bene, la Coppa Italia dove avevamo dentro 4 senior e almeno 3 cadetti, e con la Coppa Italia c’era anche il C24, un torneo di qualificazione olimpica per le olimpiadi 2024 e 2028, una cosa nuova che la federazione europea aveva programmato, avendo diviso l’Europa in 5 macro regioni, l’Italia era con Francia, Spagna, Andorra, e Malta e da lì si giocava un torneo di qualificazione e poi una finale fra tutti i primi 3 qualificati. Anche lì noi avevamo almeno 2 ragazzi pronti per cercare di aggiudicarsi la finale, purtroppo è saltata, e saltando quest’anno i ragazzi cambiano di categoria perché passano d’età, e dunque per loro è stata una grossa occasione persa, senza ombra di dubbio”.
-Ora siamo nella fase post Covid19 e vi siete rivisti qui alla palestra della Activa Kombat – Taekwondo, sinceramente come hai ritrovato i tuoi allievi dopo un lungo periodo di inattività e dopo un periodo cosi duro mentalmente, che ci ha rinchiuso in casa e che ha proibito ogni tipo di attività, specie quelle di contatto a causa dalla trasmissione del virus?
“Moralmente erano più giù, ma adesso pian piano hanno ripreso, la stessa cosa vale per il discorso fisico, perché anche se hanno cercato di tenersi in forma in casa, erano calati visibilmente, dunque abbiamo ricominciato tutto da capo. Hanno iniziato a lavorare nella sala pesi, qui in palestra, cosa che torna buona anche per i cadetti che poi cambieranno il prossimo anno categoria e andranno a finire nella junior, dunque ho cercato di fare mettere su un po’ di muscolo in modo da recuperare un po’ di gap, utile in particolare quando affronteranno gli junior più grandi, perché in questa categoria partono dai 14 e vanno fino ai 16 anni, e la differenza fisica, anche se non si nota, quando poi devono andare a scontrarsi è molta, e si sente tanto. Oltre che in sala pesi, abbiamo ripreso anche a lavorare tatticamente e tecnicamente, in modo da rimuovere tutto il sistema per poi cominciare ad andare sullo specifico e, quindi, siamo già arrivati ad un buon livello”.
-Per le cinture nere c’è stato un esame?
“Si c’è stato un esame federale circa 20 giorni fa, dove i ragazzi sono stati agevolati dalla federazione proprio per via di questo Covid19, pagando 50 euro, anziché una cifra maggiore, hanno potuto passare tutti di grado. Ovviamente i più e le più scafate si stanno già preparando per il prossimo anno”.
-Con questo stato d’allerta a causa della Pandemia, come pensi che sarà la prossima stagione, sempre che non ci sia un rialzo dei contagi e un nuovo blocco delle attività?
“Purtroppo sul possibile andamento della stagione ancora non si sa niente. Sappiamo solo che ricominciamo con l’attività federale già dal 12 ottobre, dove con la squadra Marche rimetteremo in sesto la squadra, ma a livello di gare non si sa nulla. Il protocollo è arrivato già da maggio, il protocollo è quello standard per gli atleti di interesse nazionale, da noi ce n’è uno nel paraolimpico, e potevo, sempre dallo scorso 28 maggio, rincominciare l’attività con i miei allievi, però possiamo avere il contatto, fare un po’ di sparring controllato”.
-Da quando inizia ufficialmente la nuova stagione?
“Dal 1 settembre, mentre con i bambini è stata posticipata al 15 settembre, praticamente quando iniziano anche le scuole”.
-Quali attenzioni vengono richieste in particolare ai genitori e agli atleti?
“Sempre le solite che ormai sentiamo da mesi, indossare la mascherina, disinfettare le mani e non portare i ragazzi in palestra se hanno la febbre. Ovviamente per quanto poi riguarda la sanificazione in palestra, questa è tutta a carico nostro, nel senso che ogni cambio turno e ogni passa mano è a carico nostro”.
-Tra l’altro siete stati fra i primi come palestra a sanificare tutto.
“Noi siamo stati fra i primi in modo assoluto a Pesaro a far sanificare l’interno della palestra persino, se mi ricordo bene, 10 o 15 giorni prima dell’apertura del tutto, poi ovviamente stiamo sempre attenti a far rispettare le regole, soprattutto nel cambio del turno a pulire il tatami, i colpitori ecc… Dunque da parte nostra c’è la massima predisposizione a far rispettare le regole e fare trovare un ambiente il più possibile sterilizzato”.
-Per concludere, se qualcuno leggendo questa intervista fosse interessato a provare il Taekwondo o farlo provare ai propri bimbi, come deve fare?
“Può venire qui tranquillamente e parlare con me. I bambini possono fare la settimana abbondante di prova e poi decidere in massima libertà. Poi noi, tengo a precisare, abbiamo sia la parte puramente agonistica che quella amatoriale. Io esorto sempre a venire a provare e vedere come ci si trova, poi se piace l’ambiente e se piaccio io, ci si può iscrivere senza problemi. Ovviamente c’è già, come in tutte le palestre, un gruppo che lavora ed è molto affiatato, ma allo stesso tempo sono ragazzi e ragazze molto tranquilli ed accoglienti”.
A cura di Danilo Billi