Il basket secondo Mez, intervista a Chiara Mezzini

Oggi ci occupiamo di una giovane e talentuosa ragazza di Bologna che risponde al nome di Chiara Mezzini e che nel 2018 ha creato il suo blog specializzato nel basket dei campetti e non solo. ma andiamo per step. 

-Ciao Chiara come è nata l’idea di aprire un blog di questo genere? 

“Tutto è nato quando collaboravo per una web radio, la 1088, e mi occupavo in particolare della NBA, dunque davo tutte le informazioni sulle squadre di basket americano; da qui ha preso corpo nella mia mente l’idea di aprire un mio blog personale, che ha avuto i suoi natali nel 2018, inizialmente era più che altro un po’ di nicchia più dedicato agli addetti ai lavori”. 

-Per arricchirlo e farlo evolvere sei stata anche per ben due volte a New York, vero? 

“Esattamente, fino all’arrivo del Covid 19 sono riuscita, per ben due volte, a volare oltre oceano e a raccogliere un sacco di materiale, in particolare sui campetti e sulla loro storia, inoltre ho strutturato il blog in due lingue, in modo da riuscire a catturare più pubblico possibile grazie alla sua versione double face”. 

-Con l’arrivo, purtroppo, della prima ondata della pandemia non sei tornata a viaggiare, però hai radicalmente cambiato la grafica e aperto nuove sezioni, giusto? 

“Sì, ho speso quei mesi durante i quali sono rimasta, come tutti, forzatamente rinchiusa in casa, per cambiare logo e veste grafica, inoltre ho riportato tutti i contenuti, compresi i video nel nuovo blog e ho aperto una sezione per me molto importante, legata agli under 35, che mi ha ripagato alla grande, infatti si sono aperte tantissime collaborazioni”. 

-Il basket secondo Mez, ci spieghi come è nato un nome cosi frizzante? 

“Un giorno tornando a casa dal lavoro, pensavo a diversi nomi battezzati per il mio progetto, ma non mi piacevano e così, pensando, è stato quasi naturale giocare su me e Mezzini, che è il mio cognome, e di conseguenza è nato Mez”. 

-Su tutti ci sono state delle collaborazioni, oltre alle tue varie ospitate nelle varie dirette on line che sono nate in questi periodi di quarantena, chi vorresti citare con particolare interesse? 

“Sì, in particolare vorrei sottolineare il contatto che ho stretto per Pik-Roll, e poi nel corso di un viaggio a New York ho incontrato Kiara Di Paola, fondatrice e proprietaria dell’agenzia New York City 4 All. Abbiamo instaurato una forte collaborazione a da gennaio 2020 scrivo per il suo blog”. 

-Chi sei nella vita di tutti i giorni? 

“Fondamentalmente sono una organizzatrice di eventi e, nonostante questi tempi cupi, ho aperto da poco anche la partita iva; poi curo anche traduzioni digitali, marketing di aziende, insomma cerco di non stare mai con le mani in mano, tanto che i miei amici mi definiscono come una persona vulcanica, ed estroversa, dunque se mi metto seduta in silenzio senza parlare c’è qualcosa che non va!”. 

-Quanto tempo dedichi alla cura dei tuoi social? 

“Diciamo che in questi anni mi sono concentrata molto sul mio blog e, di conseguenza, ho cercato in tutti i modi di divulgare il concetto alla hoop-culture a New York, i playground più iconici, le personalità e le storie legate a questo sport in Italia e negli Stati Uniti, trascurando forse un pochino i vari social, ma diciamo che sto cercando di recuperare, ovviamente sono presente su Facebook, Instagram e Linkedin, ma presto vorrei aprire il canale YouTube per i miei video, questa piattaforma sarà un ulteriore arricchimento al mio lavoro di reportage e spero anche una piacevole sorpresa per i miei seguaci”. 

-Dove nasce tutta questa passione per il basket? 

“Già essere nata e cresciuta alle porte di Bologna, che per tutti è una basket city, è stato importante, ma ci tengo a precisare che a casa mia non avevo nessuno che seguiva questo sport. Sono stati prima i miei coetanei, poi un amico di famiglia, ovvero Roberto Mugavero, che mi ha trasmesso la sua passione per la Virtus di cui sono stata abbonata anche per diversi anni, e cosi è nato il tutto”. 

-Essendo una ragazza che si è approcciata ad un mondo fondamentalmente maschile, hai incontrato della diffidenza? 

“Sì, all’inizio magari sì, poi fortunatamente molti non si sono fermati all’apparenza ma hanno letto quello che avevo scritto e dato credito a quello che avevo da dire e, fortunatamente, in molti hanno cambiato idea, perché secondo me il punto di vista femminile è interessante anche perché va a cogliere degli aspetti diversi rispetto a quello maschile”. 

-Per chi ti vuole seguire allora basta che digiti? 

https://www.basketsecondomez.com/ oppure sui social ci sono semplicemente come Chiara Mezzini”. 

A cura di Danilo Billi 

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