Per la rubrica dei tifosi del Bologna “Fuori Sede” oggi è il turno di Lorella

Continua con successo la nostra rubrica aperta a tutti i tifosi del Bologna che si trovano “Fuori Sede” e che tramite le pagine del nostro giornale possono raccontare la loro storia. Questa volta siamo andati nella vicina Fiorano, comune che si trova a Modena sud, per intervistare Lorella

-Ciao Lorella ci puoi raccontare in breve la tua storia?

“Io sono appassionatissima del calcio in generale e, ovviamente, da Bolognese doc sono diventata fin da piccola tifosissima del Bologna di Maifredi, che ancora porto nel cuore, per la grande cavalcata che ci portò in serie A, da lì non ho mai smesso, se potevo, di seguire la squadra, o con i miei genitori o con i compagni di scuola sono sempre andata allo stadio a seguire le gesta dei rossoblù (indimenticabile per me l’anno in cui siamo tornati a giocare in Europa). Abbonata dunque per oltre 10 anni nei distinti centrali, trasudo bolognesità da tutti i pori. Poi, visto che sono sempre stata un maschiaccio, l’avventura con la Ferrari a Fiorano è iniziata ben 5 anni fa, quando tre anni dopo la mia laurea sono stata chiamata per un colloquio, e alla fine assunta prima a contratto, poi a tempo indeterminato, come ingegnere alla sviluppo delle auto personalizzate che la casa di Maranello costruisce su richiesta per industriali o persone di successo che si possono concedere tali spese”.

-Nello specifico di cosa ti occupi?

“Faccio parte di un team che supervisiona il telaio di quelle che saranno poi le auto che la Ferrari metterà in produzione e in vendita privata, dunque io e i miei colleghi ci occupiamo di fare i vari test ecc… La semplifico un po’ cosi per non annoiare tutti con termini molto tecnici, e altro. Sicuramente è un lavoro per me molto stimolante, perché lo faccio per un marchio mondiale che, però, vende anche al dettaglio e dunque ci coinvolge ogni volta con particolari accorgimenti e modifiche. Il mio lavoro è basato molto sull’uso della tecnologia attuale e del computer, il mio sogno un domani sarebbe quello di arrivare anche al reparto corse, ma non so, per ora i sogni sono un poco lontani dalla realtà”.

-Da quando ti sei trasferita riesci a seguire ugualmente il Bologna?

“Diciamo di sì, prima del Covid, quando il Bologna giocava in casa, ero sempre presente allo stadio, anche perché la distanza è davvero minima e in autostrada ci vogliono non più di 45 minuti, che sono lo stesso tempo che impiegherei nell’ora di rientro a fare la tangenziale da Casalecchio al quartiere Marconi dove vivo. Purtroppo, però, con l’arrivo del Covid, come tutti ho dovuto rinunciare allo stadio, ai suoi colori, al suo boato dopo un goal, ai colori e cori della Andrea Costa, visto che penso che, se per le grandi squadre giocare con il pubblico o senza è la stessa cosa, a Bologna i tifosi erano davvero il dodicesimo uomo in campo”.

-Come stai vivendo questo periodo di pandemia?

“Male, sono diventata una persona ansiosa, non lo ero mai stata, ma ora si ha davvero paura di tutto, noi ci controlliamo spesso, visto che siamo in contatto anche con i nostri meccanici e spesso dividiamo la stessa officina, con dei sierologici che fa fare l’azienda, ma anche qua ci sono stati tantissimi casi di persone positive; fortunatamente quasi tutte si sono curate a casa propria e non sono state ricoverate”.

-Il Bologna lì a Fiorano sarà visto male penso, confermi?

“Io non giro molto in Ferrari, ci sono anche altri ragazzi di Bologna e, ovviamente, facciamo squadra contro quelli del posto che tifano Modena e ci odiano, questo sì,  ma è sempre un odio sportivo e non personale, questo ci tengo a precisarlo. Per quanto riguarda Fiorano, ecco non è prudente girare con al collo la sciarpa del Bologna”.

-Cosa ne pensi del campionato di quest’anno?

“Ancora prima di esprimermi, vorrei vedere qualche altra partita, però non sono arrivati i rinforzi chiesti da Sinisa che, con tutta probabilità non sarà più l’allenatore del Bologna nel prossimo campionato, nonostante questo i soli 6 punti che abbiamo raccolto fino a questo momento non sono veritieri su quanto abbiamo espresso sempre in campo, il problema del nostro Bologna però rimane sempre la difesa, e paghiamo da anni e anni dazio di non avere più un bomber come Signori o Di Vaio che, con le occasioni che creiamo in ogni partita, sarebbe fra i cannonieri della serie A”.

Se anche tu vuoi apparire nella nostra rubrica contattami tranquillamente al numero 347.5137827

A cura di Danilo Billi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...