Raccolta di testimonianze in occasione delle celebrazioni del XXX Anniversario della strage del Salvemini, in diretta sulla pagina Facebook dell’Istituto Gaetano Salvemini e sul canale Youtube “Salvemini 6 dicembre 1990”.

La mattina del 6 dicembre 1990, alle ore 10:36, un aviogetto da addestramento Aermacchi MB 326 MM54386/65, partito dall’aereoporto di Verona – Villafranca alle 8:40 circa, perse il controllo sopra l’abitato di Casalecchio di Reno.
Il 24enne Bruno Viviani, pilota e unico membro dell’equipaggio, resosi conto che l’aereo era divenuto ingovernabile, lo abbandonò lanciandosi nel vuoto con il seggiolino eiettabile per poi posarsi con il paracadute sulle colline di Ceretolo e riportando alcune fratture. Nel frattempo il velivolo si schiantò contro la succursale dell’Istituto Tecnico Salvemini prendendo fuoco.
L’aereo colpì l’aula della classe 2ª A, uccidendo sul colpo dodici studenti quindicenni e ferendo gravemente l’insegnante di tedesco Cristina Germani che stava tenendo lezione in quel momento e altri quattro studenti. Il combustibile uscito dall’aereo provocò l’incendio della struttura.
Questi i nomi dei 12 ragazzi deceduti nella strage:
- Deborah Alutto di Bologna
- Laura Armaroli di Sasso Marconi
- Sara Baroncini di Casalecchio di Reno
- Laura Corazza di Sasso Marconi
- Tiziana de Leo di Casalecchio di Reno
- Antonella Ferrari di Zola Predosa
- Alessandra Gennari di Zola Predosa
- Dario Lucchini di Bologna
- Elisabetta Patrizi di Casalecchio di Reno
- Elena Righetti di Sasso Marconi
- Carmen Schirinzi di Sasso Marconi
- Alessandra Venturi di Monteveglio
Oltre ai dodici morti vi furono anche 88 ricoverati dei quali 72 feriti riportarono invalidità permanenti in misura variabile tra il 5 e l’85 per cento. Infatti molti degli occupanti dei piani superiori, visto che la via di fuga era sbarrata dall’incendio che divampando sviluppava fumo denso e acre, saltarono dalle finestre. I soccorsi furono prestati dal gruppo Bologna Soccorso che successivamente sarebbe diventato il primo nucleo del servizio di emergenza 118.
A distanza di 30 anni ecco un’iniziativa organizzata dall’incontro di tutti i Rappresentanti d’Istituto che si sono succeduti dal 1990 ad oggi. Tale iniziativa prevedere una diretta streaming organizzata da studenti e studentesse di ieri e di oggi per dare voce a chi ha contribuito a tenere viva la memoria del 6 dicembre e per condividere cosa significa a trent’anni di distanza, dire ancora oggi “io sono il Salvemini”.
La partecipazione è aperta e libera, possono dare un proprio contributo personale cittadini e cittadine, uomini e donne del mondo dello spettacolo, dello sport del giornalismo e delle istituzioni inviando un breve video, una immagine o un testo all’indirizzo: trentennale.salvemini@gmail.com.

La raccolta delle testimonianze sarà visibile in occasione delle celebrazioni del XXX Anniversario della strage del Salvemini, in diretta sulla pagina Facebook dell’Istituto Gaetano Salvemini e sul canale Youtube “Salvemini 6 dicembre 1990”.
Vista la situazione che impedisce assembramenti, stiamo raccogliendo i contributi sotto forma di miniclip da montare insieme.
I video contributi sono 2: uno in cui si dice “io sono il Salvemini di 2 o 3 secondi, l’altro fino a 3/4 minuti (o più se serve), in cui si dice “Io sono il Salvemini perchè..” e si inizia a raccontare liberamente o seguendo una bozza di schema che si trova di seguito.

1) Cosa ha significato per te il 6 dicembre 1990?
2) Quel giorno ha cambiato qualcosa in te o nella.tua vita? ( ad esempio nel tuo carattere, nel modo di vedere le cose, nelle scelte professionali, ecc)
3) C’è un ricordo particolare di quel giorno che vuoi condividere?
4) Cosa significa per te dire, a trentanni dindistanza, “Io sono il Salvemini”?
Link Utili per approfondire:
Cosa successe il 6 dicembre 1990: https://salvemini6dicembre1990.comune.casalecchio.bo.it/
Articolo di Repubblica: https://video.repubblica.it/edizione/bologna/io-sono-il-salvemini-a-30-anni-dalla-strage-raccolta-delle-voci-di-studenti-e-professori/370801/371409
A cura di Danilo Billi