
-Ciao Marta, a che età e come mai hai incominciato a giocare a calcio?
“Ho iniziato per imitare mio zio, che per me è una figura davvero carismatica, l’ho fatto nella squadra del mio paese, ovvero qui a Molinella, volevo diventare come lui che tra l’altro mi ha anche allenata, e poi ero affascinata a inseguire questa palla che rimbalzava qua e là. Ovviamente quando iniziai io, a 6 anni, c’erano le squadre miste e fino a 14 anni, finché si poteva, mi sono allenata con i maschi, sempre nell’Unione Sportiva Reno, poi mi sono dovuta fermare per forza, perché non c’era in paese una squadra femminile, e allora per 3 anni ho giocato a calcio a 5 nella U.S. Reno, dove ricoprivo il ruolo di esterno di fascia, ma purtroppo il calcio a 5 non mi bastava e io volevo sempre di più sperimentare e ampliare i miei orizzonti, così ho fatto un provino con la mister Tavalazzi della ASD Bologna calcio, sono stata presa e ho iniziato a giocare due anni fa con la Primavera allenata da mister Galasso”.
-In questi due anni, oltre a crescere calcisticamente, hai cambiato anche ruolo in campo?
“Assolutamente sì, il primo anno giocavo proprio a ridosso dei trequartisti, e onestamente non avevo una grande conoscenza tecnica all’inizio, oltre che a saper calciare la palla, poi pian piano sono cresciuta molto, come del resto tutto il gruppo, grazie alle direttive del mister, inoltre devo dire che mi sono subito ambientata bene, perché le “senatrici” ci hanno sempre aiutato ad inserirci e, piano piano, in questi due anni che stiamo assieme siamo cresciute tanto, non solo come gruppo ma anche come squadra. Ora abbiamo il nostro gioco, ragionato, trattiamo la palla con cognizione e impostiamo quasi ogni tipo di nostra azione, nulla è lasciato al caso, questo grazie sempre anche alla filosofia molto meticolosa del mister, che cura ogni aspetto e particolare”.
-Mi puoi parlare un po’ del tuo ruolo?
“Sono un interno di sinistra, diciamo che questo campionato sono più presente nella parte del raccordo fra la difesa e il play della squadra, la stagione precedente, invece, forse era il contrario, ma comunque devo dire che in questa nuova collocazione mi trovo molto bene, mi reputo abbastanza veloce nello scatto, ecco il motivo per cui subisco spesso falli più che commetterli, soprattutto quando faccio le sovrapposizioni, e sto acquisendo sempre più capacità e conoscenze, e per me che sono una persona molto decisa sia fuori che dentro il campo, è solo un bene”.
-Come hai accolto la notizia che da quest’anno siete diventati ufficialmente la prima squadra femminile del Bologna Football Club?
“Con tantissimo orgoglio e gioia, a parte poi l’orgoglio di vestire questa maglia gloriosa, ho notato anche come in questo periodo di Covid che i nostri dirigenti, che sono sempre stati presenti fin da subito, hanno fatto in modo che potessimo sempre allenarci anche la domenica. Se poi ci aggiungiamo anche il fatto di una super partenza in campionato e in coppa, come dice sempre il nostro capitano Bassi e la mia compagna Hassanaine ora impegnata con la sua nazionale in Marocco, siamo diventate sicuramente la squadra da battere e la ripresa del campionato fissata per metà gennaio sarà un test importante per noi, per cercare di mettere sempre più a frutto tutto il lavoro fatto negli allenamenti di questi mesi, senza purtroppo mai potersi misurare sul terreno di gioco con le altre formazioni, ma sono con accese partitelle fra di noi”.
-Sei un persona social?
“Diciamo di si, ho sia Facebook che Instagram”.

-Cosa dicono a Molinella del fatto che ora giochi nel Bologna Football Club?
“Lo sanno tutti, uno grazie a mio zio e poi anche al giornale “I due caffè” che spesso in passato mi ha intervistato”.
-Pensi che il calcio femminile si stia conquistando la sua platea?
“Dopo anni di buio, sono sicura che il bel mondiale delle nostre ragazze abbia dato la giusta luce al nostro movimento, io sono andata a vedere in Francia con mia madre anche la finale fra terzo e quarto posto delle nostre ragazze, è stato magnifico!”.
-Quali sono, secondo te, le differenze maggiori fra calcio maschile e il vostro?
“Nel femminile si gioca ancora di più per divertirsi, e molto spesso si possono anche ammirare delle giocate di pura eleganza, mentre quello maschile ovviamente, a parte la differenza di fisicità, lo vedo in questo momento in una fase un po’ opaca, in campo le partite sono sempre uguali, caratterizzate da una grande frenesia”.
-Quali sono su tutte le squadre quelle che temi di più nel girone di ritorno?
“Su tutte la Torres, all’andata abbiamo vinto noi 2-1 e il derby, sempre molto sentito con il Riccione, anche quello portato a casa con una vittoria in trasferta poco prima che si chiudesse il tutto per Covid”.
-Chi sei fuori dal campo?
“Una ragazza normalissima, classe 2002, che sta frequentando l’ultimo anno dell’istituto commerciale tecnico di Molinella, più comunemente conosciuto come l’ex Ragioneria, per il resto mi piace uscire con gli amici, perdermi camminando in mezzo ai campi della nostra campagna e ascoltare tanta musica in particolare il rock e l’indie, ho un carattere estroverso, ma allo stesso tempo sono sempre fortemente motivata e determinata quando mi cimento nel fare qualcosa in particolare”.
Credito fotografico: Schicchi per il Bologna Football Club 1909
A cura di Danilo Billi