
-Ciao Sara, ci racconti come ti sei avvicinata al mondo del calcio femminile?
“Sono arrivata un po’ tardi. Infatti, ho iniziato a giocare a calcio in una squadra maschile durante l’ultimo anno di materna (a circa 6 anni) e fino ai 13 anni ho continuato nella squadra maschile. Ma la differenza atletica fra me e i maschi era tanta e, per mia fortuna, sono stata notata dalla Mister Tavalazzi dell’ASD Bologna, così sono stata prelevata dalla Sporting Emilia di Baricella per questa nuova avventura”.
-Come ti sei trovata nel nuovo gruppo?
“Mi ricordo che avevo circa 16 anni e mi sembrava tutto tremendamente diverso. Non nascondo che ci ho messo un po’ ad ambientarmi e all’idea più che altro di fare gruppo e non di giocare solo per me ma per la squadra, ma devo anche ringraziare tutti e tutte, perché per il buon clima che mi ha sempre circondato sono riuscita a smussare alcuni miei angoli ed ad ambientarmi bene”.

-All’inizio di questo campionato siete ufficialmente passate sotto il Bologna Football Club 1909, emozioni e pensieri al riguardo?
“Sicuramente sono positivi, anche perché i nostri nuovi dirigenti, come i vecchi che saluto, non ci fanno mai mancare nulla, tipo il potersi allenare nonostante il campionato fermo per Covid, e poi portare questa maglia ti rende, come nel mio caso, a essere ancora più responsabile e a cercare di non andare mai sopra le righe e fare il proprio numero, ma di indossarla sempre con orgoglio e allo stesso tempo onorarla, anche con un comportamento e rendimento adeguato, sia dentro che fuori dal campo”.
-Il tuo rapporto con Mister Galasso?
“Buono, il Mister è molto preparato, e la cosa che ho notato è che, in questi due anni, ci ha portato a giocare veramente a calcio e anche a farci riflettere, magari in situazioni di difficoltà, e tutto questo ti aiuta, non solo a crescere sul terreno di gioco come squadra, ma anche a livello umano, perché poi ti porta a comparati maggiormente con le tue compagne e, dunque, a rinsaldare il concetto di squadra a tutto tondo”.
-Ci parli del tuo ruolo?
“Diciamo che il mio ruolo è nettamente cambiato dallo scorso anno, quando giocavo da terzino per necessità di squadra e organico. Quest’anno gioco esterno destro o intercambiabile, non mi faccio problemi, anche se vengo schierata a sinistra, questo ruolo mi piace tantissimo e lo sento ritagliato proprio su misura per me, dunque sono sempre più spronata a dare il massimo ogni volta che da gennaio, quando riprenderà il campionato, potrò essere della partita, visto che le prime gare per via del Covid le avevo perse.”
-Alla ripresa del campionato, qual è la squadra, oltre alla rivalità storica con il Riccione e la Torres, che temi di più in modo particolare?
“Ma alla fine tutte e nessuna, nel senso che secondo me in parte molto dipende da noi, e, come spiega il Mister, dobbiamo andare in campo pensando che non ci sia una reale classifica di valori e dare il massimo contro chiunque affrontiamo. Inoltre, questo inizio sprint di campionato e coppa ci colloca come la squadra da battere, in considerazione anche del fatto che poi quest’anno ufficialmente rappresentiamo il Bologna Football Club, dunque una vittoria contro di noi sarebbe ancora più prestigiosa. Da quello che ho notato poi, in queste prime 5 uscite stagionali, con noi tutte le squadre entrano in campo cercando di proporre un gioco molto offensivo, ma anche qui ci stiamo organizzando per controbattere colpo su colpo, all’esuberanza di chi andremo ad affrontare prossimamente, sperando di poter giocare il prima possibile perché a furia di fare amichevoli fra di noi, ed io ho saltato per forza di cose anche le prime gare di campionato, non vediamo davvero l’ora di tornarne in campo”.

-Come vedi questo momento in cui il calcio femminile sta finalmente vivendo una sua dimensione, grazie anche magari ad un colosso come Sky, che dopo il mondiale delle azzurre sta seguendo il campionato della serie A dando luce ai vari top club?
“Speriamo che tutto questo possa continuare, perché anche se il calcio femminile per forza di cosa è diverso da quello maschile, secondo me ha degli aspetti per molto versi ancora genuini, proprio perché per tanti anni ha vissuto nell’ombra, e dunque ora ha fame di luce, e piano piano vedere che nella massima pay tv di calcio in Italia il femminile ha un bello spazio, fa tantissimo piacere”.
-Nella vita di tutti i giorni chi è Sara Zanetti?
“Frequento l’ultimo anno del Pier Crescenzi – Pacinotti – Sirani, con indirizzo finanza e marketing, sono una persona sicuramente molto introversa, allo stesso tempo anche molto decisa. Quando mi rimane un po’ di tempo libero mi piace passarlo con la mia famiglia, e quando si poteva prima del Covid-19, fare con loro dei viaggi. Infatti sono molto appassionata di viaggi soprattutto all’estero. Amo stare in compagnia di buoni amici che mi sanno capire, sono sui social, mi piace la pizza e la musica sia italiana che quella americana, nonché la commerciale”.
Credito fotografico: Schicchi Bologna Football Club
A cura di Danilo Billi