
Poco prima della partita Juventus vs Bologna della scorsa settimana, si è spento Corrado Burchi, noto fondatore e anima del Bologna Club Roma 89, la notizia personalmente mi ha raggelato e rattristato, avendo avuto proprio il lunedì precedente nella mia trasmissione dedicata ai tifosi del Bologna “Fuori Sede” il figlio e i suoi due splendidi nipoti.
No, non conoscevo Corrado, lo conoscevo solo di fama perché da quando mi sono riaffacciato al mondo del giornalismo bolognese e seguito spesso diverse live di alcuni programmi in rete, ho visto sempre tanta partecipazione dei ragazzi del club romano, e di conseguenza tanti ricordi e riconoscimenti allo stesso Corrado, reo di aver riunito tanti romani intorno all’amore per il Bologna.
“Era buffo sentire parlare con inflessione romanaccia di una squadra dell’Emilia, di una squadra che non fosse ne la Lazio ne la Roma”, questa frase che mi ha rivolto l’amico Luca Nardi da Latina, l’ho fatta mia e l’ho voluta riportare qui in questo redazionale per fare capire e onorare un personaggio che, soprattutto negli scorsi anni, con la sua militanza nel capoluogo dell’Emilia-Romagna in occasione delle partite interne della nostra amata squadra del cuore ha fatto sì che creasse una rete forte e solida di amicizie che poi, nonostante le distanze, sono corse sul web per divenire sempre più forti e radicate nel tempo. Tutto questo è potuto accadere per mano e per il verbo di Corrado Burchi, e per il suo smisurato amore per il Bologna Football Club.
L’annuncio del figlio Gianluca Burchi a poche della scomparsa dello storico presidente del Club, ha inevitabilmente fatto il giro della rete in un veloce tam tam, e ha fatto anche piombare tutti quello che lo conoscevano e anche tutto il mondo del tifo bolognese come in particolare alcuni gruppi ultras, un pesante velo di tristezza e senso di mancanza.
Tantissimi i messaggi di cordoglio postati in particolare sul gruppo Facebook del Bologna Club Roma 89, e toccante allo stesso modo la cerimonia funebre che si è celebrata lunedì mattina nella capitale.
Per molti, l’ultimo saluto dal vivo prima della pandemia del Covid-19 è stato al pranzo del compleanno del Club, organizzato da Meo Patacca, fra tutti ho scelto un ricordo, sotto forma di messaggio Facebook in particolare, ovvero quello di Vittorio Venturini, che ha scritto quanto segue:
“Ho conosciuto Corrado Burchi per caso, in un villaggio turistico, guardando una partita sul maxischermo del bar. La comune passione per il nostro Bologna ci fece subito fare amicizia. Mi sembrava strano parlare del Bologna con un signore dall'inconfondibile accento romano, ma devo ammettere che della storia della nostra Squadra ne sapeva ben più di me. Alla sua richiesta di rappresentare il BOLOGNA ROSSOBLU CLUB ROMA 89 alle riunioni del CBC a cui io, vivendo a Bologna, potevo partecipare più facilmente, ho aderito con gioia ritenendolo un grande onore. Il ricordo della festa del club al ristorante Meo Patacca a Roma è ancora vivo in me e mi accompagnerà per tutta la vita. Porterò per sempre nella valigia dei ricordi del mio cuore Corrado, sorridente e con lo sguardo pieno di gioia che aveva quel giorno. Ciao Corrado”.
E siamo alla chiosa finale di questo mio redazionale, io penso che c’è chi ama veramente il Bologna, soprattutto chi lo tifa da fuori città, sobbarcandosi sempre mille disagi, c’è chi ricerca materiale che costa sempre il doppio, e che si unisce come può grazie alla propria fede, pur abitando altrove, specialmente in questo periodo dove, per via della pandemia, viene negata anche la possibilità di andare allo stadio e di potersi godere un pranzo o un cena in trattoria, soprattutto dopo aver riabbracciato gli amici di una vita. E’ importante poter dare libero sfogo al proprio tifo, prima di doversi sobbarcare nuovamente una nuova traversata per tornare a casa, perché i tifosi “Fuori Sede” ogni volta che seguono il Bologna che giochi in casa o fuori, sono sempre in una continua trasferta e vanno davvero elogiati, forse anche il doppio di chi sale su un autobus o su un motorino e al massimo in un quarticello è allo stadio.
Un grande saluto e un abbraccio a tutti i tifosi del Club romano, in particolare sentite condoglianze alla famiglia Burchi, con la consapevolezza che nonno Corrado continui a guidare il club anche dal cielo, che da sabato si è tinto ancora di più di rossoblu.
Danilo Billi