Intervista a Linda Isabella Patelli, punta centrale del Bologna calcio femminile

Linda Isabella Patelli con la maglia del Bologna

-Ciao Linda, a che età hai iniziato a giocare a calcio femminile? 

“Avevo iniziato da bimba a 5 anni in Finlandia, poi mia madre mi ha convinto a intraprendere la strada della ginnastica ritmica, dunque ho ripreso il calcio all’età di 10 anni nel Sasso Marconi, in una squadra di soli ragazzi, ma ho proseguito per un anno. Ho continuato a fare ginnastica ritmica fino a 17 anni, finché non ho sentito l’esigenza di praticare uno sport più di contatto, così sono andata alla ASD Bologna, dove dopo due anni di Primavera, sono stata promossa in prima squadra lo scorso anno e questo è il mio secondo campionato con mister Galasso”. 

-Inevitabile chiederti se venendo dalla ginnastica ritmica hai avuto qualche problema di ambientamento all’inizio. 

“Assolutamente sì, all’inizio devo dire che era tutto diverso, dalla semplice corsa, agli spazi, però il calcio femminile mi ha subito rapito il cuore e ho deciso di rimanere e di provare uno sport nuovo e, alla luce di quella mia scelta fatta 3 anni fa, posso solo dire di avere fatto la cosa giusta”. 

La Patelli in allenamento

-In che ruolo giochi? 

“Per un periodo di tempo, ho giocato come esterno d’attacco, poi il mister mi ha trovato un ruolo più congeniale, ovvero quello della punta centrale. Grazie a mister Galasso e al preparatore atletico Calzolari, devo dire che sono cresciuta tantissimo, soprattutto quest’anno, sia nel gioco con la palla a terra che nel vedere e prendermi i tagli per inserirmi in attacco. Questo, secondo il mio punto di vista, è anche dovuto al periodo in cui il Covid-19 ha fermato per oltre 2 mesi il campionato, così abbiamo avuto modo di lavorare anche individualmente proprio sulla tecnica e, la domenica, quando facevamo la partitella fra di noi, avevo sempre modo di giocare, cosa che ora capita di meno in campionato”. 

-Quanto è difficile farsi trovare sempre pronta quando non sei una titolare? 

“Tanto, soprattutto a livello mentale. Nelle ultime gare ho accumulato più minutaggio e questo mi ha dato la possibilità di segnare contro la Roma Decimoquarto. É stata un’emozione indescrivibile, infatti, sono andata a festeggiare con ogni componente della panchina”. 

La Patelli in azione in allenamento

-Sei tifosa del Bologna? 

“Sì, sono una delle poche in squadra a tifare per i rossoblù, e devo dire che quest’anno poi, quando siamo state acquisite ufficialmente proprio dal Bologna Football Club, per me è stata un’emozione enorme. E’ un grandissimo stimolo e un orgoglio vestire questa gloriosa maglia. Sia a me che a tutte le mie compagne di squadra ha dato tanta carica, che abbiamo poi vista nei vari risultati positivi che piano piano sono arrivati, uno dopo l’altro, partita dopo partita, come ci ha sempre insegnato il mister, senza troppi voli pindarici, e lottando con le unghie e con i denti in ogni partita, che fosse con squadre di vertice che di bassa classifica”. 

-Ora arrivano una serie di partite davvero toste…Il tuo pensiero a riguardo? 

“Sono un altro test per vedere davvero chi siamo e a cosa vogliamo aspirare in questa stagione, ma ricordiamoci sempre che la priorità della nostra squadra rimane la crescita individuale e del gruppo, assai numeroso e molto giovane. Ora siamo concentrate, ovviamente, sulla prossima gara (ne giocheremo due in casa) con la Jesina, che si è dimostrata sempre un team coriaceo, e speriamo che essere sul campo amico sintetico di Granarolo ci dia una spinta in più per poter sviluppare al meglio il nostro gioco, manovrato anche su altri terreni di gioco avversi, che non siamo riuscite a sviluppare come avremmo voluto”. 

La Petelli in allenamento

-Fuori dal campo chi sei? 

“Una ragazza normalissima, in parte parecchio timida all’inizio, quando non conosco le persone, per il resto ho sia Facebook che Instagram, dove spesso controllo gli account riguardanti il calcio femminile. Quest’anno poi ce ne sono parecchi che parlano anche di noi, dunque è un piacere doppio e poi, attualmente, sto seguendo le orme di mio padre, dunque sono al secondo anno di Ingegneria Meccanica dell’università di Bologna e nel tempo libero, quando non gioco e non sono impegnata con il calcio, mi rilasso ascoltando tanta musica e chiacchierando con le amiche e gli amici di sempre”. 

Esultanza con le compagne

-Chi sono le più pazze del gruppo? 

“Secondo me due su tutte, Manar e Sarra”. 

A cura di Danilo Billi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...