Mihajlovic scoppia la pace: “Non ho mancato di rispetto a nessuno e non volevo far soffrire i tifosi”.

Sinisa in panchina. Credito fotografico Bologna Football Club

Dopo una settimana in cui il calcio è passato in secondo piano a causa della vicenda legata al pullman del Bologna e alcune espressioni di Mihajlovic non gradite dai tifosi, il Bologna domani tornerà in campo e lo farà sul campo del Sassuolo. Ieri è arrivato il chiarimento con i tifosi e il mister rossoblù parte da questo punto una delle sue più importanti conferenze stampa pre partita:

“In questa settimana siamo rimasti concentrati e abbiamo preparato la partita, senza pensare al resto – ha esordito Mihajlovic – I tifosi hanno espresso quello che volevano chiarire a riguardo delle battute sul pullman e che nessuno è andato a salutarli. Io ho lasciato parlare loro perché volevo sentire cosa c’era da chiarire. Sono partito da una premessa che non mi aspettavo di dover chiarire delle cose con i tifosi del Bologna, mi sembrava assurdo per il rapporto che c’era e per quanto ci siamo dati. Quando due parti che si amano e si rispettano arrivano al punto di chiarire vuol dire che qualcosa non è stato capito e c’è stato un cortocircuito e a me dispiace molto. Non era mia intenzione né dei ragazzi farli soffrire. Ieri sono partito dicendo che non dovevo chiedere scusa perché non ho offeso né mancato di rispetto a nessuno, ma se ho sbagliato chiedo scusa come ho sempre fatto. Inoltre, sono uno straniero, ma questo per dire che sono cresciuto in un paese diverso e la mia cultura e il mio modo di pensare è completamente differente. Spesso le cose scherzose le dico in modo serio e viceversa e chi mi conosce lo può confermare”.

Dopodiché si è discusso punto per punto in base a ciò che i tifosi contestavano e si è proseguito con l’atmosfera scherzosa sul pullman e le varie battute:

“Ho chiesto ai tifosi se loro sono mai stati su un pullman di una squadra nel tragitto dall’albergo al campo e se c’è una regola su come comportarsi e mi hanno risposto di no. Ogni ambiente è diverso, c’è chi preferisce restare in silenzio e concentrarsi e chi fa confusione per smorzare la tensione. Ad ogni partita c’è un ambiente diverso. Ho commentato il ragazzo con il volto tatuato perché mi divertiva e ognuno è libero di fare quello che vuole con la propria faccia, ma non l’ho offeso e non gli ho dato del pezzente. Anche l’uomo a cui ho dato 90 anni, che chiaramente non ne ha, non l’ho offeso e se l’avessi incontrato in mezzo alla strada avrei detto le stesse cose. Quando ho detto che i tifosi ci stavano facendo una grande festa e sembrava ci stessimo giocando la finale scudetto, volevo fare un complimento e non volevo prendere in giro. Ho chiesto scusa perché non siamo scesi a salutare, ma a nessuno è venuto in mente e abbiamo sbagliato. Io sono convinto di non aver mancato di rispetto a nessuno”.

“In due anni e mezzo ho sempre dimostrato la gratitudine e la riconoscenza verso i tifosi – ha proseguito Mihajlovic – I tifosi sono sempre stati vicini alla squadra, anche sbagliando qualche volta, perché mi sarebbe piaciuto che venissero a insultarci per darci una sveglia, ma siccome sono tifosi civili non lo fanno e gli fa onore. Ho sempre detto che senza tifosi questo non è calcio e credo di essere l’ultima persona che può mancare di rispetto ai tifosi. Io gli ho detto che non mi sento in debito con loro perché sempre si dice quello che il Bologna ha fatto per Sinisa, ma mai il contrario. Quando sono arrivato qui, c’era grande preoccupazione tra squadra, dirigenza e tifosi e poi ci siamo salvati. Quando mi sono ammalato sono stato all’ospedale, ma tutti i giorni seguivo l’allenamento e quando non riuscivo mi facevo punture di cortisone per poter restare lucido, non aver dolore e seguire l’allenamento. Quando ne avevo la possibilità andavo al campo per l’allenamento e per la partita. Non so in quanti altri l’avrebbero fatto, ma io ieri non sono stato a dire chi sia stato più bravo. Sia io che i tifosi abbiamo fatto cose di cuore. Quando giocavo, ma anche ora che alleno, divento tifoso di quella squadra. Quindi se dovessi mancare di rispetto ai tifosi di quella squadra, lo manco anche a me e questo è impossibile. Ogni volta dimostro quanto ci tengo e noi quando scendiamo in campo lo dobbiamo ai tifosi”.

Hai altri due anni di contratto, ti vedi in futuro su questa panchina?

“Io a Bologna sto bene, sono tranquillo e sereno. Sto bene con i ragazzi e la società e fino a qualche giorno anche con i tifosi (ride ndr). Ora non ci penso al futuro, mi preoccupa fare il prima possibile i punti necessari per salvarmi e cercare poi di fare qualcosa di più soddisfacente. A me piacerebbe capire a fine stagione gli obiettivi futuri della società, siamo sempre andati d’accordo e penso che sarà ancora così. Poi non so cosa succederà”.

Pensi di meno alla Premier League che era un tuo obiettivo?

“Sono sempre stato in Serie A, ma mi piacerebbe conoscere nuove culture perché sono curioso e ambizioso. Ma non vado alla ricerca perché non ho il bisogno di andare via per forza”.

Nel restante tempo della conferenza stampa si è tornato a parlare di calcio e nello specifico di Sassuolo vs Bologna, come potrete ascoltare integralmente dal video qui riproposto…


Danilo Billi

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