Intervista a Sarra Shili, terzino del Bologna calcio femminile

Sarra Shili con la maglia del Bologna

-Ciao Sarra quando hai iniziato a giocare a calcio e perché?
“Ho iniziato fin da piccola, avevo circa 10 anni, perché i miei 3 fratelli appassionati di calcio , in particolare il mio gemello, mi ha spinto ad iscrivermi nella sua scuola calcio così è stato e dunque ho iniziato con una scuola mista di calcio nella Junior Finale Emilia, dopo sono passata alla ASD Bologna, dove ho fatto un anno e mezzo e poi mi sono trasferita per una stagione nell’Imolese, e alla fine sono tornata quest’anno al Bologna Football Club”.

-Come mai hai scelto di tornare a giocare in una squadra di Bologna e in particolare nel Bologna Football Club?
“Hanno inciso tantissimo i rapporti personali che avevo istaurato nella mia prima esperienza, mi ero trovata benissimo con le ragazze, e ho deciso nonostante le distanze e la mia età (con i miei 17 anni sono la più piccola del gruppo) di provare a tornare, e non me ne sono assolutamente pentita, il gruppo è stupendo, il capo allenatore Galasso è preparatissimo, come di conseguenza anche i suoi collaboratori, che mi stanno facendo crescere sia calcisticamente che umanamente ,poi da questa stagione c’è l’orgoglio in più di essere passate ufficialmente sotto casa Bologna Football Club e questo ti da una grande orgoglio, come del resto anche una grande responsabilità, però diciamo che tutto è organizzato nei minimi dettagli e mi sto trovando a meraviglia”.

-Il tuo ruolo?
“Io sono un terzino destro, e diciamo che negli anni mi sono specializzata a giocare in difesa, dunque è un ruolo che mi sento cucito addosso”.

-Le tue compagne ti hanno eletto come la più pazza del gruppo vero?
“Se lo dicono loro, non sono nessuno per smentirle, diciamo che mi piace cercare di portare sempre il sorriso, specie quando magari vedo una mia compagna magari un po’ giù, mi viene naturale aiutarla , anche per via del mio carattere”.

-Per te, invece, chi sono le più pazze?
“Manar e Serena”.

-Dopo quelle due brutte sconfitte consecutive con Arezzo e Torres siete tornate subito in carreggiata e alla vittoria, come vedi questa stagione? Pensate concretamente anche alla promozione?
“Quelle due sconfitte sono arrivate in un periodo, il più nero fra Covid e infortuni, dove gran parte delle titolari erano fuori, inoltre c’è da considerare che abbiamo giocato contro due delle tre formazioni, oltre a noi, fra le più attrezzate e accreditate del campionato, e se con l’Arezzo forse poteva venire fuori un pareggio, con la Torres abbiamo sofferto molto anche la loro aggressività e stazza fisica. Ora da qui alla fine saranno tutte delle partite che dobbiamo affrontare come delle finali, in pratica siamo costrette a vincere sempre se vogliamo conquistare la promozione”.

-Chi è Sarra fuori dal campo di gioco?
“Una ragazza estroversa, che ama la vita, il ballo genere Hip Hop e raggaeton e sono super attiva sia su Instagram che ovviamente su tik tok .

-Per concludere hai dei ringraziamenti particolari da fare?
“Sì certo, abitando a Finale Emilia, spesso mi sposto in treno, e le mie compagne via chat mi tengono sempre compagnia, mi chiedono se sono arrivata, come sto, visto che magari sono la più piccola, e questo modo molto tenero da parte loro mi fa sentire sempre al sicuro, allo stesso tempo ringrazio anche i miei dirigenti che fanno sì che raggiunga il treno in tempo, che mi danno i passaggi e che ci sono sempre quando ho bisogno”.

A cura di Danilo Billi

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