
-Ciao Roberto dopo la partita persa in coppa Italia con la Ternana ci hai contattato con una lettera sfogo, da quanto sei tifoso del Bologna?
“Seguo il Bologna da 30 anni circa, tengo a precisare che non faccio parte di nessun gruppo ultras, anche se ho amici sparsi in curva che lo sono, ma parlo unicamente per me, infatti, dopo tanti anni in cui abbiamo visto del calcio a Bologna che solo noi bolognesi abbiamo avuto lo stomaco di digerire, non ho affatto buttato giù la figuraccia con la Ternana e subito l’uscita di scena da una competizioni in cui da sempre abbiamo brillato per aver fatto delle figure assai magre con gran parte delle neo promosse”.
-Eri allo stadio?
“Sì e la cosa che mi fa più arrabbiare è che ero tornato da Rimini dove ero al mare appositamente per gustarmi il ritorno al Dall’Ara, ma con il senno di poi, penso di aver cacciato via dei soldi e tempo inutilmente, infatti, con la Salernitana ho deciso che rimango a finire i miei ultimi giorni di ferie al mare!”.
-Sconfitta a parte come è stato tornare al Dall’Ara?
“Al Dall’Ara è sempre bello, peccato che mancavano i gruppi organizzati che per una loro scelta di ideologia hanno deciso che fino a quando continuerà questa emergenza sanitaria non entreranno alla spicciolata allo stadio. O tutti o nessuno, come recita un comunicato congiunto di tutti i gruppi, a parte questa defezione, erano due anni che aspettavo di tornare allo stadio, ero indeciso anche sul fare o no il vaccino, poi l’ho fatto proprio per avere il green pass necessario per entrare, peccato la prestazione indecorosa dei ragazzi in campo e di chi li telecomanda in panchina, da bocciare tutti o quasi”.
-Alla fine dalla partita sono partiti tanti fischi da ogni settore, me lo confermi?
“Assolutamente sì! Anche io non mi nascondo nell’affermare che più volte durante la partita ho tirato dei nomi dopo dei passaggi sbagliati che neppure alle scuole calcio vedi fare, ma soprattutto quello che ha fatto male è stato la mancanza di atteggiamento, troppo molli, troppo supponenti, il serbo che siede la in panchina aveva detto in estate che questo sarebbe stato un Bologna più cattivo e sfrontato, ma non è quello che si è visto in campo, forse hanno avuto troppa fretta di svecchiare, voci dicono che Palacio scende di categoria e farà un altro anno in serie B con il Brescia, ma scusate non potevamo tenerlo noi allora? Ora parlano di summit e di chiedere a Medel se ci fa il favore di rimanere dopo come lo hanno trattato, che questa estate non vedevano l’ora di cederlo, mi sembra si assistere alla corrida delle cose fatte senza un verso, sono molto arrabbiato”.
-A Ozzano siete in tanti a tifare per il Bologna?
“Ozzano, dopo il Gira Basket, è sempre stato un feudo rossoblù, sono tutti tifosi del Bologna e fino a poco tempo fa, prima del Covid c’erano due club, poi ora non so con questa pandemia se torneranno allo stadio, io e miei amici sicuramente sì, perché amiamo la maglia e siamo ammalati del gioco del pallone, speriamo solo che presto arrivi qualche risultato e soprattutto che si sistemi subito la difesa, non possiamo continuare a prendere delle valangate di goal, anche perché nelle altre partite amichevoli giocate questa estate non è che abbiamo fatto questa gran figura”.
-Da chi ti aspetti un gran campionato?
“Sicuramente da Arnautovic e da Orsolini se rimane, ho invece seri dubbi sulla difesa, in particolare sul nuovo arrivato Bonifazi che, secondo me, è un gran brocco, come si dice a da noi a Bologna”.
-Cosa ti auspichi per il futuro?
“Di tornare a vedere lo stadio semipieno, come è stato per gli europei, con la curva piena e in modo particolare sogno un Bologna che giochi con la spensieratezza dell’Italia di questa estate, che tanto ci ha fatto gioire, d’altronde da una squadra piena di giovani di talento è il minimo, altrimenti avremmo sbagliato un’altra stagione e prima o poi anche Saputo potrebbe andarsene”.
A cura di Danilo Billi