
In collaborazione con Cronache Bolognesi
Dopo la sosta per la nazionale, torna finalmente il campionato di serie A, ma prima di questo è doveroso per la nostra rubrica “pillole rossoblù” raccontarvi anche quanto è successo alla fine dello scorso e che ha decretato anche la chiusura del calcio mercato. Il Bologna ha fatto la sua parte acquistando dei giocatori richiesti dall’allenatore senza vendere dei giocatori indicati ad andare via e smantellare la rosa.
Mihajlovic ha chiesto un attaccante (vice Arnautovic), un centrocampista ed un difensore laterale a destra. Sono arrivati Aebischer (centrocampista), Kasius (difensore laterale destro) e Mercier (difensore centrale). A parte questi, sono arrivati anche Rojas (sarà girato alla primavera) ed altri tre per la nostra primavera. Il vice di Arnautovic sara’ Santander, che sembra aver convinto il mister dopo la partita contro il Sassuolo.
In uscita sono andati solo Van Hooijdonk (in prestito secco per fare più esperienza) e Skov Olsen (che non ha mai impressionato anche se tutti sanno che è un buon giocatore). Ma soprattutto il Bologna è riuscito a tenere altri giocatori come: Orsolini, Hickey, Theate e Svanberg. Naturalmente questo ha fatto esplodere come una polveriera i vari commenti sui tutti i social dedicati al Bologna dei nostri tifosi, dove è emersa sicuramente tanta insoddisfazione e diffidenza verso il prossimo futuro in campionato, in vista proprio di questo mercato di riparazione che, sostanzialmente, è stata nettamente bocciato dai tifosi in rete. I molti sono diffidenti sui nomi in entrata, che in effetti e soprattutto in tanti si aspettavano un innesto offensivo non arrivato e con un Barrow che, anche quest’anno ha lasciato a desiderare, e i noti infortuni fisici di Arnautovic, l’obiettivo di vedere il Bologna nella parte sinistra alla fine del campionato in questo momento sembra più una chimera che una reale possibilità.
Il popolo rossoblù, però, non si è assolutamente scomposto per l’addio di Skov Olsen che ha preso altre strade, anzi, dopo questi anni di tanto spessore messo in campo con la sua nazionale e il quasi niente che, invece, ha espresso a Bologna, i tifosi si sono tutti quanti rallegrati di questa partenza, reo anche il carattere schivo del ragazzo che nella sua permanenza in città non ha mai esternato l’amore per questa maglia e anzi non si è risparmiato delle frecciatine verso l’allenatore e verso i suoi ex tifosi.
Amen per un amore mai nato, poi sarebbe stupido piangere delle lacrime inutili e senza senso. Sempre sul tema delle partenze, in tanti speravamo con tutto il cuore che anche l’altro giocatore coinvolto nella polemica post Verona da mister Sinisa, ovvero l’olandese Dijks, fosse ceduto, ma ciò alla fine non è successo e ha mandato di traverso un boccone di buoni tortellini in brodo a tanti bolognesi che, come me, si sono stufati di giocatori in grado di fare buoni propositi in rete sui loro profili, ma poi non dare nulla alla causa e, cosa ancora più deplorevole, non amare la maglia che indossano e che li nutre con lauti stipendi e benefit vari.
A Bologna, ecco, ci siamo un po’ tutti rotti di queste prese per i fondelli, e Dijks d’ora in avanti farà molta fatica a riprendersi un posto da leader come aveva fino a qualche stagione fa nel cuore di chi lo aveva sempre sostenuto fino a che poi, non si è sentito tradito e preso in giro, perché alla fine la vita e la mentalità del tifoso bolognese è innocente, come quella di un bambino che ama ogni novità che sostiene ogni tipo di giocatore (leggasi l’affetto negli scorsi anni per Destro o negli ultimi anni per Santander) che, alla fine della giostra, sono poi state delle forti delusioni, come prestazioni sul campo, ma sempre corretti sotto il profilo umano, senza mai una parola fuori posto, e dunque amati un po’ meno ma sempre sostenuti, perché se lo meritavano, a differenza del trattore olandese che invece con i suoi atteggiamenti soprattutto fuori dal campo, e nelle bravi notti bolognesi ha dimostrato con i fatti di fregarsene di tutto, di conseguenza il tifoso bolognese si è sentito tradito e come per un bimbo, ci vorranno ben più di un paio di belle prestazioni per poter tornare ad amare personaggi cosi.
Infine, molti si aspettano tanto dal recupero che sembra essere definitivo di Schouten, amatissimo dalla tifoseria, che a lui prima di questo maledetto stop gli avrebbe affidato anche le chiavi di casa oltre che del centrocampo rossoblù, speriamo dunque che sia la volta buona per poterlo rivedere a dettare i tempi e recuperare e ridistribuire i palloni come lui ci ha dimostrato di saper fare.
Danilo Billi