
In collaborazione con Cronache Bolognesi
Il Bologna, da quando è tornato Mister Sinisa in presenza, non vince più, ultima sconfitta quella in casa, dove i ragazzi sono stati impietosamente battuti dal Sassuolo per 3 a 1. E’ inutile negare che questo Bologna tutto all’improvviso è diventato la brutta copia di quello che fino a tre giornate fa era riuscito ad uscire con una super striscia positiva da un periodo in cui aveva incontrato tutte le grandi del campionato, e come tutti voi sapete battendo anche l’Inter. Dove è finito quel Bologna? Da quando è tornato Sinisa sulla panchina rossoblù è sparito e nessuno ci ha più dato indicazioni su dove trovarlo. Sul web, ovviamente, ad una giornata dalla fine sono usciti i vari commenti dove in tanti, su tutti i social possibili, hanno ipotizzato che la squadra non segua più Sinisa, che non ci sia fiducia nell’allenatore, e che senza troppi indugi la sua presenza poi alla fine era più gradita quando era lontano, confinato in una camera di ospedale.
Sicuramente l’atteggiamento che ha avuto la squadra domenica nella gara delle 12,30, l’ultima della stagione al Dall’Ara è stata da vomito, senza fare tanti giri di parole, unica perla il bel gol di Orso su rigore, arrivato ormai quando i buoi erano scappati dalla stalla. Molti tifosi poi non hanno gradito l’ennesimo scontro fra il Mister e Theate, che dopo il cambio fra il primo e secondo tempo hanno ripetuto il siparietto che avevamo già visto in quel di Venezia, con il giocatore che, una volta sostituito, è andato direttamente negli spogliatoi senza neppure un cenno verso la panchina e, soprattutto, verso il suo allenatore. Questa volta, invece, il giocatore dopo essersi andato a docciare in spogliatoio è riapparso allo stadio non sul terreno di gioco vicino ai compagni, ma direttamente in tribuna stampa per assistere al secondo tempo della partita contro i nero-verdi.
A questo punto, c’è tantissima attesa per il ritorno del Patron Saputo, atteso per la fine del campionato, un Saputo molto deluso da queste ultime prestazioni, che vorrà mettere in chiaro, sicuramente delle cose con la sua dirigenza e agire subito in vista poi del mercato estivo.
In arrivo, fin da subito il nuovo DS Sartori, da qui dovrebbe ripartite la prossima e futura stagione del Bologna, ma prima c’è il nodo Sinisa da sciogliere.
L’allenatore serbo ha ancora un contratto con il Bologna e anche se una piccola parte della tifoseria lo vorrebbe ancora qui, eloquente lo striscione esposto dai Mai Domi e dal Settore Ostile che recitava: “Sinisa e basta”, molti altri supporters hanno ironizzato sul cambiarlo con: “Basta Sinisa”, segno che oramai la maggior parte della piazza è stufa della guida tecnica del serbo e auspicherebbe che lui stesso dopo la partita con il Genoa facesse un passo indietro annunciando le sue dimissioni, in questa maniera il Bologna non dovrebbe pagare la penale per un altro anno di contratto, ma noi dubitiamo fortemente che questo possa avvenire. Molto più probabilmente dovrà essere la società ad esonerarlo, anche perché sembrano trapelare molti consensi anche da parte degli addetti ai lavori del contatto avuto dallo stesso Saputo e De Zerbi, attualmente senza squadra dopo che, a causa della guerra fra Russia e Ucraina, è dovuto tornare velocemente in Italia.
De Zerbi conosce bene il campionato italiano ed è abituato a lavorare con squadre così dette “provinciali”, dalle quali, e il Sassuolo ne è un esempio vivente, è sempre riuscito ad ottenere grandissimi risultati.
Per quanto riguarda il mercato in uscita, invece, se si da retta alla carta stampata che, a parte Schouten e Medel, vorrebbe che il Bologna venda tutti, è impressionante il numero di cavolate astronomiche che certi giornalisti sono pronti a scrivere sulla base del niente, o solo su intuizioni e pensieri propri non supportati da nessuna pista tangibile, a differenza di quella dell’Arsenal, vicina a Hichey, per la quale sarebbe però pronti anche 25 milioni per le casse del Bologna e l’interessamento di mezza serie A da un paio di anni per Svamberg.
Detto questo, il resto per ora è tutta fuffa, anche perché i ragionamenti vari si potranno iniziare a fare quando ci sarà, installato in pianta stabile, il nuovo DS e, magari, sarà sciolto il rebus allenatore.
Ma prima di tutto questo, c’è ancora una partita da giocare, quella di sabato ad un orario che solo le pay tv si potevano inventare, ovvero la gara è in programma alle ore 17,15 in quel di Marassi, contro i grifoni del Genoa.
Nel cuor nostro speriamo davvero che sia una partita maschia, e che il Bologna ritrovi la voglia e l’entusiasmo che a tratti lo ha contraddistinto in questo campionato, anche se il tecnico serbo ha già annunciato che poterà tanti ragazzi della primavera che hanno fatto un bellissimo girone di ritorno, ma noi tifosi abbiamo una dignità e ci basterebbe poco per renderci felici. Così in un sabato che a livello meteo dovrebbe toccare il record di caldo di questa estate anticipata, speriamo di vedere segnare ancora ed esultare il Bologna e non l’amato e odiato ex di turno Mattia Destro, con il Genoa che torna in Serie B dopo 15 anni. Un campionato caratterizzato dal cambio ai vertici societari, con la 777 Partners che ha rilevato il club e ha nominato Zangrillo come presidente. Una stagione travagliata, iniziata in panchina con Ballardini e proseguita con Shevchenko, per poi essere conclusa con Blessin.
Danilo Billi