
E chi se lo poteva immaginare? Il prossimo campionato di calcio segnerà una svolta storica nella Serie A Tim, infatti a dirigere le partite ci sarà anche, per la prima volta in assoluto in Italia, un arbitro donna.
Quindi, grande soddisfazione per Maria Sole Ferrieri Caputi. La livornese, classe ’90, infatti, è stata selezionata a partire dalla prossima stagione nel pacchetto degli arbitri che dirigeranno partite di Serie A Tim.
Passo importante che arriva anche nella massima serie del calcio maschile del nostro Paese, dopo l’apertura delle settimane scorse giunta per i Mondiali in Qatar di fine anno.
Per il fischietto toscano, una scalata che ha visto in campo maschile nel novembre 2020 la prima direzione in Serie C e nello scorso ottobre in B.
A dicembre poi la prima squadra di Serie A, nella sfida tra Cagliari e Cittadella di Coppa Italia, le ha permesso, così, di diventare la prima donna della storia del calcio italiano a dirigere una partita ufficiale di una società di massima serie.
A Gennaio, invece, l’UEFA aveva scelto la toscana come uno dei due arbitri a rappresentare l’Europa al raduno di inizio stagione degli arbitri internazionali sudamericani del CONMEBOL, in Paraguay.
A Febbraio, infine, lo stesso direttore di gara era stato selezionato nel ruolo di Avar per la gara di Serie B tra Ternana e Reggina.
Recentemente, l’abbiamo vista anche impegnata nella direzione di domenica 22 Maggio della finale femminile di Coppa Italia, vinta dalla Juventus sulla Roma, dove ha concesso ben due rigori, uno per parte, senza troppe esitazioni, anche quando si è trattato di espellere l’estremo difensore romano.
Ad inizio anno aveva egregiamente diretto un’altra finale femminile, quella della Supercoppa disputata fra Juventus e Milan, sempre con la vittoria delle bianconere.
Queste notizie hanno fatto clamore, rimbalzando su tutti i giornali sportivi di spessore e diventando virale sul web.
Si tratta, appunto, di Maria Sole Ferrieri Caputi.
“Sarà per merito e non per un privilegio” è quanto ha detto a questo proposito il presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange.
Maria Sole Ferrieri Caputi è nata il 20 novembre 1990 a Livorno, e nella vita è divisa fra il calcio e la sua professione, che esercita a Bergamo in un centro studi di diritto del lavoro.
Ma non basta, Maria Sole è anche una ricercatrice universitaria, in quanto è dottoressa in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’università di Pisa, inoltre ha conseguito anche la laurea magistrale in Sociologia all’Università di Firenze.
Ma non chiamatela arbitra! Infatti a questo proposito lei stessa ha ribadito al “Corriere”: “Non chiamatemi arbitra, ma arbitro. Novanta volte su cento quando mi dicono arbitra è per sottolineare che sono una donna. Quindi preferisco arbitro. Credo che quando non ci sarà più l’esigenza di sottolinearlo, allora vorrà dire che ci sarà davvero parità”.
Maria Sole Ferrieri Caputi ha una statura minuta, è alta 1.64, ma nonostante questo non si è fatta influenzare nei rapporti con i calciatori. Recentemente ha dichiarato: “Sul campo non ho mai riscontrato alcun problema legato alla mia altezza, perché uso trucchi per non andare in difficoltà: ho istituito una bolla sociale, ovvero una distanza minima di un metro tra me e i giocatori che mi impedisce di trovarmi in una posizione di inferiorità”.
Ed in campo è un arbitro di poche parole, infatti, preferisce tenere il filo del gioco piuttosto che fermarsi a dare spiegazioni!!!
Danilo Billi