“Greta Adami, la professoressa del centrocampo”

In collaborazione con la pagina Facebook 5-5-5

Di lei si dice poco, troppo poco per una giocatrice del suo talento, e della sua classe, parliamo della viareggina doc Greta Adami, che da due anni ha le chiavi del centrocampo del Milan.

Greta, calcisticamente parlando, nasce in Toscana e fin da piccola prima esordisce nel Pisa, nella stagione 2007-08 in quella che era la serie A2, poi passa nella stagione successiva alla Vigor Misericordia, dal 2008 fino al 2011 la squadra di quartiere della sua Viareggio. Ed ecco finalmente la serie A. Greta va al Firenze, che non è l’attuale Fiorentina, quella arriverà nel 2015 e durerà un lustro, ovvero fino al 2021.

Greta vive per Firenze e Firenze la ripaga avvolgendola con il suo affetto, che si traduce in tante presenze da capitano, con uno scudetto sul petto, con due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, consacrandola nel suo ruolo di centrocampiste fra le migliori in Italia, la Fiorentina negli anni d’oro le porta anche la maglia azzurra dove colleziona 11 presenze in campo e un 1 goal.

L’Adami, negli anni di Firenze, diventa un punto di riferimento, un collante fra la vecchia generazione e le nuove giocatrici che arrivano alla società Viola, fino due stagioni fa.

Greta non si sente più apprezzata e da una parte viene messa via da mister Cincotta che proprio non la vede, lei perde il suo sorriso, anche se non si arrende mai e ogni volta che entra sul terreno di gioco fa l’impossibile, oltre che il possibile, per le sue compagne, ma il rapporto ormai è logoro e fra le lacrime Adami lascia quella che era stata per anni la sua culla, la sua confort zone per approdare al Milan.

Mister Ganz e la società la vogliono, hanno fiducia in lei, e la toscana non tradisce, torna a giocare da titolare e si mette in luce, nonostante la stagione del Milan non porti gli obiettivi sperati per le sue giocate di prima intenzione, che spesso e volentieri tagliano in due le difese avversarie a favore degli attaccanti, ma non solo, Greta non si risparmia mai, neppure in attacco, dove arrivano i suoi primi goal con la maglia rossonera, e soprattutto è anche sempre pronta a difendere il fortino milanista, in certe giornate giocando anche a schermo della difesa.

La viareggina è una che non molla mai, che ci crede sempre, che è pronta ad aiutare le sue compagne e in particolare è un leader silenzioso, come ha fatto nella sua Fiorentina quando fu messa da parte, mai un fiato, mai una parola fuori posto. In questa nuova stagione del Milan ha legato in particolare con tutte le nuove arrivate, come è nel suo dna, e anche dopo un inizio stentato della squadra, lei è sempre rimasta li al suo posto, pronta a disegnare geometrie per le compagne e a correre dietro ad ogni pallone nella sua area di competenza, ora come ora, sempre con il suo fare delicato ma deciso, è diventata una colonna portante del centrocampo milanista, e chi ama il calcio femminile non può che apprezzarla, come del resto tutte le sue colleghe della serie A hanno sempre dimostrato massimo rispetto per lei, in particolare quelle della sue generazione, di quando il calcio femminile non era altro che un gioco bistrattato e non masticato dall’Italia.

Greta fuori dal terreno di gioco sveste i panni della giocatrice, ma ugualmente non fa parlare di sè per gossip o altro, ama i suoi genitori e la sua famiglia, il mare di Viareggio, si è laureata da poco, ed è innamoratissima del suo ragazzo e si diletta a divertirsi con il suo drone e con scarpinate in montagna.

Su Facebook c’è anche un fan club a lei dedicato che porta il suo nome Greta Adami Fan Club (che potrete trovare qui a questo link: https://www.facebook.com/adamifanclub) e anche su Instagram (https://www.instagram.com/greta_adami_fanpage/).

A dimostrazione che la gente ama ancora giocatrici così, che vengono dal calcio d’un tempo, ma si sono sapute evolvere al gioco moderno, che danno del tu al pallone, e che come nei cartoni animati giapponesi sanno ancora disegnare prima che il pallone arrivi nei loro piedi dei tocchi o delle traiettorie per le proprie compagne.

Grazie Greta!

✍️ Danilo Billi

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