Elisa Dalla Santa, bomber indiscusso del Venezia Calcio 1985, si era gravemente infortunata proprio nell’ultima giornata della passata stagione agonistica, a settembre si è sottoposta ad un difficile intervento chirurgico ma ha tanta voglia di tornare più forte di prima.

Ciao Elisa prima di tutto come stai e come è andata l’operazione?

“Ciao a tutti, finalmente inizio a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo l’infortunio mi sono potuta operare solo lo scorso 19 Settembre, visto che avevo da affrontare qui in montagna tutta la stagione estiva come guida turistica, purtroppo questa volta ho dovuto rinunciare al pallone. Per fortuna l’intervento è riuscito bene e ora non devo forzare i tempi di recupero che dovrebbero essere fissati sui 6 mesi, ma io spero di poter rosicchiare qualcosa e tornare quanto meno prima, visto che sono partita da una buona base muscolare”.

Quanto è difficile la domenica non scendere in campo al fianco delle tue compagne?

“Tantissimo, infatti, la domenica cerco di tenermi occupata il più possibile, con gite e pranzi in famiglia, così da,non pensarci, ho provato una volta quest’anno ad andare a seguire la squadra in tribuna con il Villorba, ma soffrivo troppo, dunque preferisco allontanarmi fino a quando non potrò tornare per giocare con loro”.

Ti senti spesso con le tue compagne?

“Assolutamente sì, con altre di più con altre di meno, come è normale, ma grazie a What’s App mi tengo costantemente in contatto con loro”.

Come procede il tuo recupero?

“Per ora bene, ovviamente mi sto attengo, anche se a fatica, perché per la mia indole non so stare ferma, alle precise indicazioni dei medici e di chi mi segue tre volte alla settimana per fare la fisioterapia adeguata, spero presto di poter almeno tornare a fare una corsa leggera, giusto per potersi muovere, ma non voglio affrettare i tempi, ora l’importante è guarire bene, mi accontento di fare le mie lunghe camminate con il mio fedele cane”.

Ci sono stati anche momenti di sconforto?

“Si, onestamente sì, sarei falsa nel negarlo, soprattutto all’inizio, quando ero inabile, e io che sono abituata alla vita di montagna e ai campi di calcio, non riuscire neppure a muovermi autonomamente, ed è stato assai duro da accettare, per fortuna ora riesco a fare quasi tutto da sola nuovamente”.

C’è stata botta e risposta a suon di striscioni fra te e le tue compagne vero?

“Sì tutto vero, loro durante il ritiro mi hanno dedicato uno striscione, e allora io per la prima di campionato ho contattato uno dei due ragazzi che fanno sempre il tifo per noi, che oramai sono diventati degli amici carissimi, e ho chiesto loro di confezionare uno striscione che poi è stato esposto alla prima di campionato contro il Lumezzane, anche se io non ero presente”.

Cosa ti è dispiaciuto di più del tuo infortunio?

“Il fatto che sia arrivato proprio all’ultima di campionato contro la Jesina, dopo appena 10 minuti, quando ancora mi stavo giocando il titolo di capo cannoniere del campionato a distanza con Marta Basso”.

Ora con più tempo libero dalla tua, hai coltivato qualche hobby particolare?

“No hobby nuovi no, ho ripreso in mano la lettura con più assiduità, e sono più presente in famiglia, questo sì. Spero solo di poter tornare presto sui campi di gioco, perché il mondo del pallone mi manca tantissimo, come del resto la mia squadra che saluto anche tramite questa intervista fatta con te”.

Si ringrazia per questa intervista in esclusiva l’Ufficio stampa del Venezia Calcio 1985 e ovviamente Elisa Dalla Santa per il tempo che ci ha concesso.

Danilo Billi