Intervista esclusiva con Fabiana Costi attaccante del Cesena Femminile

Fabiana Costi è nata il 6 ottobre 1986 a Reggio Emilia ed è figlia d’arte, in quanto la madre, Alda Caffarri, è stata tra le pioniere del calcio femminile in Italia, giocando per anni nel ruolo di libero nei campionati di vertice con Bologna, Parma e Reggio. Fabiana Costi attualmente gioca nel Cesena nel ruolo di attaccante. Cresciuta nelle giovanili della Reggiana, è passata presto titolare in prima squadra. Inserita in rosa già nel corso della stagione 2000-2001, ha debuttato a 14 anni nel campionato di serie B. Con le granata è riuscita a cogliere il suo primo trofeo nazionale (Coppa Italia) alla fine della stagione 2009-2010. Durante il calcio mercato estivo del 2011 è passata alla Torres, dove è rimasta per due stagioni, conquistando due scudetti e una Super Coppa Italiana. Nel 2013 si è trasferita al Brescia, con cui ha vinto uno Scudetto, una Coppa Italia e una Super Coppa Italiana. Nella stagione 2015-2016 è passata alla Fiorentina. Nel campionato successivo ha fatto ritorno a casa in Emilia Romagna al Sassuolo, con la maglia della società neroverde, vincendo il campionato di serie B, totalizzando 42 presenze e realizzando 42 reti, contribuendo in maniera determinante alla promozione in serie A dei sassolesi. Nel luglio 2018 si è trasferita all’Inter. In nerazzurro ha vinto un altro campionato di serie B, dove con 19 presenze e 12 gol ha contribuito a portare la società nerazzurra in serie A con cui è rimasta un altro anno.  

Ciao Fabiana, come è nata la tua passione per il calcio?  

“Nasce fin da piccola, quando i miei mi portavano a vedere le partite di mio fratello che giocava. Io, osservandolo in campo, non riuscivo a stare mai ferma, mi muovevo di continuo e poi davo i calci alla rete di protezione, tanto che, ad un certo punto, mia mamma, che da giovane aveva giocato in varie squadre anche di prestigio come: Parma, Bologna, Reggio ecc… , all’età di 6 anni mi iscrisse a una scuola di calcio mista, dove rimasi fino a 12 anni, poi passai ad una squadra di calcio femminile della Reggiana fino a 23 anni”.  

Dopo Reggio dove hai giocato?  

 “Sono andata alla Torres, dove ho veramente vinto tanto, poi a Brescia, dove anche lì ho vinto tanto, nella Fiorentina, quindi sono stata al Sassuolo, anche perché mi volevo avvicinare a casa dal momento che mi dovevo laureare. Ho passato in seguito 2 anni all’Inter e, infine, da tre stagioni sono al Cesena”.

Come mai hai scelto Cesena quando potevi rimanere tranquillamente nel calcio di serie A?  

“Prima di tutto mi piaceva il progetto, poi essendomi rotta da poco il ginocchio, quando militavo nell’Inter ed era l’anno del Covid, avevo bisogno di ripartire da una situazione più tranquilla che non mi mettesse troppa pressione, e Cesena è stata senza ombra di dubbio la mia scelta migliore per riprendermi”.  

Qual è il tuo ruolo naturale?  

“Di base sarei un esterno alto, ovvero tanto per capirci, un 11 alla vecchia maniera del calcio, ma mi adatto a fare tutti i ruoli, anche perché alla Reggiana ho avuto come allenatrice Milena Bartolini, che mi ha impiegato in campo in più ruoli”.  

Quello che ti piace di più?  

“Il trequartista, come il mio idolo assoluto che è e resterà sempre Roberto Baggio, non solo per le magie che faceva in campo, ma anche per la caparbietà di reazione agli infortuni”. 

A Cesena hai trovato una seconda giovinezza e al momento la squadra sta girando a 1000…  

“Il nostro obiettivo rimane, come dichiarato anche in varie interviste, arrivare il prima possibile alla salvezza e poi fare i conti dopo, certo che non posso negare che ho un buon feeling con le mie compagne, a cui cerco di dare quando è possibile qualche consiglio, specie alle più giovani, ma è il gruppo che fa la differenza. In questo momento posso solo dire che siamo in onda positiva, e a Cesena sono rimasta in questa stagione, nonostante le varie offerte anche di tornare a giocare in serie A, perché sto davvero bene”. 

E’ meglio l’Emilia o la Romagna?  

“Io voto per la regione unica, anche se i cappelletti li mangio a casa mia!”.  

Avete molto tifo quando giocate in casa?  

“Sì, il campo è sempre abbastanza pieno, in particolare per le partite di cartello, poi quando i maschi giocano fuori ci sono anche tanti ragazzi che di solito vanno allo stadio e dunque anche da noi e si fanno sentire”.  

Cosa ti ha insegnato la tua splendida carriera nel calcio femminile?  

“Il calcio mi ha insegnato tante cose, prima di tutto a non mollare mai, per me poi è stato una palestra di vita, mi ha portato a conoscere tante compagne di squadra e a convivere con culture diverse. Inoltre, mi ha formato caratterialmente e mi ha reso una persona più forte”.

Numero di maglia preferito?  

“Risposta scontata il 10! Quando era libero l’ho sempre preso!”.  

Che tipo di carattere hai?  

“Non mi piace definirmi, preferisco che lo facciano gli altri, l’unica cosa ti posso dire che nel tempo sono cambiata tanto, mi posso definire una ragazza tranquilla e solare”.  

Hobby fuori dal terreno di gioco?  

“Praticamente tutti gli sport che non sono il calcio, mi piace molto sciare e il tracking, poi mi diletto a cucinare e mi piace tantissimo viaggiare”.  

Si ringrazia per questa intervista in esclusiva l’Ufficio stampa del Cesena Femminile e ovviamente Fabiana Costi per il tempo che ci ha concesso.

Danilo Billi 

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