-Ciao Giada come ti sei avvicinata al calcio?   

“Posso dire che lo avevo nel sangue ho iniziato quando avevo 3-4 anni a dare i miei primi calci al pallone, poi ho giocato nel campetto vicino a casa con un gruppo di amici ed ero l’unica femmina, all’età di 14 anni sono entrata in una squadra tutta al femminile a Castelvecchio, che è l’attuale Cesena che all’epoca militava nella serie A2, a 15 anni sono passata al San Zaccaria (ora Ravenna Women) dove il 4 Ottobre 2014 ho esordito ufficialmente in serie A contro il Como, lì sono restata altri 3 anni poi mi ha chiamata il Sassuolo e ora sono qui da 5 stagioni, questa è la sesta”.   

-In neroverde la scorsa stagione forse è stata la più bella per te?   

“Assolutamente sì, venivo da uno dei miei tanti infortuni e dunque avevo lavorato tanto per tornare in campo, per me era una rivincita e dopo i primi tre mesi ero ancora ferma ai box, poi ho sempre giocato e secondo il mio punto di vista ci siamo tolte tante soddisfazioni, gravitando anche per molto in Champions, finendo in seguito al quarto posto dietro a squadre come Juventus, Roma e Milan”.   

-Questa stagione come la vedi?   

“Sicuramente lotteremo fino alla fine per salvarci, siamo partite un po’ male, visto che la squadra è radicalmente cambiata e forse a noi ci è mancata un po’ di amalgama che, invece, abbiamo ritrovato nelle ultime partite e penso che si sia anche visto nelle prestazioni della squadra. Questo è un punto sul quale lavorare per ripartire, secondo me ci possiamo togliere tante soddisfazioni nel girone di ritorno, poi da quest’anno c’è anche questa formula nuova dei play off e play out, dunque per noi sarà importante arrivarci con quanti più punti in classifica, visto che si sommano e si portano dietro, ma da quanto ho visto ultimamente, sia in allenamento che sul terreno di gioco, penso davvero che possiamo giocarci tutte le nostre carte per rimanere in serie A, nonostante un inizio sotto le aspettative”   

-Nella tua carriera di calciatrice hai avuto tanti infortuni…   

“Sì, ho operato entrambe le ginoccia e ti confesso che, alle volte, ho pensato anche di smettere con il calcio, ma la passione per questo sport è stata talmente forte che ho continuato con il solo e unico obiettivo di tornare a giocare e ho vinto la mia scommessa”.   

-Come mai all’epoca hai scelto il Sassuolo?   

“Quando mi è arrivata la chiamata della società, l’ho accettata subito di buon grado, perché da poco avevo finito gli studi e avevo voglia di trasferirmi dalla Romagna e provare a vivere un’esperienza fuori di casa, perché prima quando ero al San Zaccaria, essendo di Bagno di Romagna, facevo sempre la pendolare. Diciamo che prima di tutto è stata una scelta di vita che non mi pento assolutamente di aver fatto e che rifarei”.   

-Ci racconti un pochino del tuo ruolo?   

“Principalmente nasco come mediano di costruzione e mezz’ala, anche se con mister Piovani sono stata chiamata in causa ad adattarmi a ricoprire anche ruoli di difesa come il terzino, io lo faccio volentieri anche perché così nei momenti di difficoltà cerco di rendermi utile per la squadra”.   

-Quest’anno giocando al Ricci avete sempre un grande seguito di pubblico e tifo quando giocate le vostre partite in casa…   

“Sì, in questa stagione per noi l’apporto dei tantissimi tifosi che ci seguono ci fa un immenso piacere e ci fa sentire più forti e compatte, specie quando giochiamo in casa, ci da quella garra in più che stiamo cercando di gettare sul campo. Oltretutto da un grande piacere essere sostenute e tifate, in campo il sostegno del pubblico arriva tutto e almeno a me da una grandissima forza”.   

Si ringrazia per questa intervista in esclusiva l’Ufficio stampa dell’Unione Sportiva Sassuolo Calcio e ovviamente Giada Pondini per il tempo che ci ha concesso  

Danilo Billi