-Ciao Elisa come è nata la tua passione per il calcio?
“Da piccola giocavo con mio fratello, dapprima nel cortile di casa, poi nell’intervallo a scuola con i maschi, insomma il pallone era di casa, così ho lasciato nuoto e a 6-7 anni sono entrata in una scuola calcio, il Mariano, dove giocavo ancora con i maschietti, dopo 5 anni sono approdata nella mia prima squadra femminile ovvero il Real Meda, dove sono stata 4 anni e poi sono andata alla primavera dell’Inter e, essendo il periodo del Covid, la primavera era ferma e io e altre tre ragazze siamo state aggregate alla prima squadra. Purtroppo allenandomi alla mattina non riuscivo con lo studio, così a Gennaio mi sono trasferita in serie B al Tavagnacco, e la scorsa stagione, invece, ho giocato sempre in B nel Como prim,a poi ho sposato il progetto del Ravenna Women”.

-Mi parli del tuo ruolo?
“Sono nata come mezzala destra, ma nella mia carriera ho fatto anche ruoli quali il difensore centrale e in Nazionale ho ricoperto anche quello di mediano, anche se il mio ruolo più congeniale, ovviamente, rimane la mezzala destra, perché sono più propensa all’azione d’attacco e riesco a spaziare maggiormente sul campo di gioco”.

-Le tue colleghe della serie B sono tutte concordi che il livello del campionato si stia alzando anno dopo anno, il tuo parere?
“Assolutamente d’accordo con loro, già lo scorso anno avevo percepito che questo campionato stava alzando e non di poco l’asticella verso l’alto, quest’anno ne ho avuto la conferma, visto che non è mai un campionato scontato, e allo stesso tempo puoi incontrare tante giocatrici di livello ed esperte e tante altre giovani, ma con un grande prospetto”.

-Veniamo al campionato del Ravenna Women, una squadra fra le più giovani del campionato, che obiettivo vi siete date per questa stagione?
“Partendo dal fatto che, come hai giustamente affermato, siamo fra le compagini più giovani del campionato, ci siamo prefissate fin da subito l’obiettivo della salvezza, che speriamo di ottenere il prima possibile, da lì in poi proveremo a fare del nostro meglio per scalare più posizioni in classifica, è vero siamo una squadra giovane, e praticamente nuova, anche se io personalmente conoscevo già molte ragazze con cui gioco ora, ma ci siamo trovate bene fin da subito, in pratica dalla preparazione e abbiamo subito legato come se giocassimo assieme da sempre, forse unito al duro lavoro, agli stessi pensieri e allo stesso modo di applicarsi, è stata sicuramente questa la nostra forza e il nostro valore aggiunto in questa agguerritissima serie B.

-Come mai hai scelto il Ravenna Women?
“Proprio per il progetto della linea giovane, e poi lo scorso campionato ho potuto giocare poco, questa stagione fin qui invece sono sempre scesa in campo e giocato tutti i 90 minuti, per crescere ho bisogno di giocare, e al Ravenna Women mi hanno offerto questa allettante vetrina, cosi ho accettato con tanto entusiasmo questa nuova avventura”,

-Senti che il tuo bagaglio tecnico si è già arricchito in questa prima fase del campionato?
“Sì, perché posso confrontarmi con ragazze che giocavano in serie A, e soprattutto sto allenando molto oltre che il fisico anche la mente che, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, prende sempre nuovi spunti e un continuo apprendere e confrontarmi, tutto questo mi può solo che fare del bene”.

-La tua giornata tipo?
“Inizia presto, la mattina con la sveglia alle 6.30 per prendere il treno e andare a scuola a Lugo, dove faccio il quinto anno di Socio Sanitario, dopo verso le 13 riprendo il treno e alle 14 sono pronta per l’allenamento che solitamente va dal martedì fino al sabato mattina compreso, poi alle 18 e 30 torno a casa e mi metto a studiare, vivo in appartamento su due piani in quel di Russi con altre 6 ragazze con le quali ho legato tanto e mi trovo molto bene. Diciamo che, con molta moderazione, nel tempo libero facciamo i nostri viaggi a Ravenna città, comunque abbiamo preso la tradizione di organizzare anche con le altre compagne di squadra qualcosa di aggregativo solitamente il venerdì sera, ma senza fare troppo tardi, visto che poi sabato mattina abbiamo gli allenamenti e poi di solito dedichiamo il sabato pomeriggio a qualche passeggiata rilassante prima della partita della domenica. So che una vita molto sacrificata ma del resto se voglio fare questo di lavoro è giusto sacrificarsi .

-Cosa ne pensano i tuoi genitori?
“Sono i miei primi fans, in particolare mio padre, poi ogni volta che giochiamo in casa vengono a vedermi, visto che loro abitano a Mariano Comense in Brianza e con tre ore di viaggio riescono a essere a Ravenna”.

-Infine ci puoi parlare anche della tua esperienza con la Nazionale under?
“Sì certo, ho fatto tutte le trafile under 16-17-19, poi avevo perso onestamente un po’ le speranze, dopo che non sono stata convocata per l’Europeo, ma poche settimane fa è arrivata la chiamata per la prestigiosa under 23, per me è stato un grande sogno che si avverava, perché tengo tantissimo alla maglia azzurra, tra l’altro anche lì conosco bene il gruppo fra quelle che provenivano dell’under 19 e altre ragazze che avevo conosciuto nei miei trascorsi all’Inter, alla fine abbiamo fatto due amichevoli con il Portogallo e l’Inghilterra, in questa sono entrata per una buona mezz’ora nel secondo tempo”.

-Sei social?
“Devo ammettere di sì, ho sia Facebook che Instagram e li uso abbastanza, guardo gli amici e le amiche, ma sono anche attiva nel pubblicare storie e post”.

Si ringrazia l’ufficio stampa del Ravenna Women per averci concesso la possibilità di fare questa intervista esclusiva e l’atleta Elisa Mariani che ci ha dedicato il suo tempo.

Danilo Billi