Champions Femminile: Le ragazze della AS Roma buttano il cuore oltre l’ostacolo, soffrono, combattono con coraggio e pareggiano contro il Wolfsburg

Credit Photo: AS Roma Femminile

Un’altra serata magica per le nostre Lupe, che hanno affrontato il terzo e difficilissimo match di Women’s Champions League, a 62 Kilometri dalla capitale nello stadio Francioni di Latina, quasi tutto gremito (3290 tagliandi staccati su 3400 con anche un piccola presenza di tifosi tedeschi accolti dalla società della AS Roma con un vassoio di birre come benvenuto in Italia), e colorato dai tanti supporters giunti da Roma, per un colpo d’occhio davvero da pelle d’oca.

La gara con il Wolfsburg si infiamma subito, dopo l’emozionante inno della Champions, giusto il tempo di iniziare e sono le Lupe a colpire al 3′ minuto con la solita Giacinti, che sigla la rete del vantaggio giallorosso; le ospiti hanno subito un’accenno di rimonta ma le ragazze di mister Spugna tengono bene il campo, l’adrenalina sale a 1000, e le Lupe cercano persino il raddoppio, ma purtroppo sciupano come al solito qualche occasione, e l’ultima azione valida per andare sul 2-0 passa per i piedi di Glionna, lanciata a rete ma fermata per un presunto fuori gioco assolutamente inesistente, ma con un avversario fortissimo poi vieni punito, così sul calare del primo tempo, esattamente al 33′, le tedesche pareggiano con un bellissimo goal realizzato dalla glaciale Pajor.

Nella ripresa sono le ospiti che aggrediscono la AS Roma, lo fanno spingendo forte sulle fasce e cercando di gettare più palloni possibili nell’area giallorossa, che in porta ha schierato nuovamente Lind che mette in luce il fatto che preferisce magari prendere una bevanda calda invece che impegnarsi nelle uscite in area, aumentando non di poco le percentuali del Wolfsburg di andare a segno. Fortuna che poi si fa perdonare, chiudendo la porta ad un goal da fuori area, già confezionato dal Wolfsburg e salvando il risultato.

La spensieratezza tanto chiesta da mister Spugna, che forse si era vista nel primo tempo, si trasforma in poco in cattiveria agonistica, visti i tanti scontri duri che le ospiti mettono in campo per cercare di schiacciare le Lupe nella propria metà campo e non farle mai ripartire, tacciate dall’allenatore tedesco nel pre partita di essere una squadra che ama ingigantire i contrasti con patetiche sceneggiate al solo scopo di fare ammonire le avversarie, uscita di gran stile per un allenatore famoso e considerato fra i primi d’Europa, davvero tanti complimenti, ma purtroppo questo passa il cinema del calcio femminile in Europa e tocca fare buon viso anche davanti a tanta sfrontatezza e malignità.

Le ragazze reagiscono con una grande “garra” agonistica e, pur pagando dazio fisicamente, rispondono con coraggio e non si fanno intimorire, con capitan Bergamaschi in primis. Glionna come spesso accade ultimamente cala vistosamente, non ha benzine nelle gambe e le poche idee sono molto confuse, le subentra Serturini che porta scompiglio e forze fresche sulla fascia di destra, mentre a centro campo Greggi suda e trasuda amore per questa maglia, è ovunque sia in fase di impostazione, sia in quella difensiva e non tira mai indietro le gambe nei contrasti più duri, fisicità contro dinamismo che poi è la trama di questa partita.

Spugna capisce che ha bisogno di alzare il baricentro e soprattutto che ha bisogno di centimetri e peso in attacco, per non fare si che gli ultimi minuti le tedesche li passino a calpestare l’erba nella metà campo giallorossa, prima sostituisce Andressa che ancora non è al 100% e anche questa sera a parte qualche lampo dei suoi è abbastanza spenta e sempre troppo attenzionata dalla difesa dello Wolfsburg e prima mette dentro Haug e successivamente Lazaro per una Giacinti che esce con i crampi ma fra gli applausi di tutto lo stadio. Ora la AS Roma torna ad allungare la squadra e a giocare in attacco, e con la solita velenosa Giuliano dalla distanza mette paura alle tanto decantate avversarie, dimostrando almeno per questa notte che il tanto decantato gap tecnico fra le due formazioni si sta piano piano assottigliando.

Alla fine, dopo oltre 5′ di recupero arriva anche il triplice fischio della terna arbitrale e la partita si chiude con un pareggio di 1-1, che lascia immutata la classifica con le due squadra appaiate in testa, ma soprattutto lascia la AS Roma imbattuta e con tante buone sensazioni, ovvero che le giallorosse stanno trovando la loro dimensione anche al primo anno in Champions e possono sedersi tranquillamente anche al tavolo delle più conosciute e quotate avversarie, ovvio nessuno chiede loro di vincere la coppa, ci mancherebbe, Spugna in una recente intervista aveva dichiarato che l’obiettivo massimo della società sarebbe quello di arrivare ai quarti di finale, ma le ragazze questa sera lanciano un grosso messaggio, ovvero che quando c’è da combattere, da soffrire, da adattarsi e soprattutto da immolarsi per la maglia della AS Roma, loro rispondono presente e tenteranno di farlo con tutte le loro forze e il loro gioco, fatto di velocità e possesso. Questa sera è come se Davide avesse pareggiato con Golia, e il sostegno, la folla, le famiglie, l’accoglienza offerta ai tifosi avversari, i tanti club di sponda giallorossa, i tanti bimbi e le scuole calcio femminili presenti, hanno dimostrato che queste ragazze sono entrate sempre di più nel cuore dei romanisti e di Roma, sono state la cornice più bella di una notte fredda sì, ma magica come sono tutte quelle di Champions quando a Latina, ma speriamo presto a Roma, magari aprendo le porte dello stesso Olimpico, le atlete, sostenute da Romolo, giocheranno in casa. Ovvio in trasferta ci saranno campi più duri e battaglie più aspre e potranno arrivare anche delle sconfitte ma per una sera lasciateci gridare: “Grazie Magica Roma!”

Danilo Billi

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