
Giada Morucci, nata il 23 aprile 1998 a Livorno, è una centrocampista con le caratteristiche principali di mezz’ala, quali rottura e corsa. Si è avvicinata al calcio a 8 anni, giocando fino ai 14 in una squadra maschile. In seguito è passata al Castelfranco, club acquisito poi dall’Empoli nel giugno 2016. In maglia azzurra ha vestito la casacca della Primavera e della prima squadra, con cui gioca il campionato di Serie B e, successivamente, di Serie A. Con l’interruzione del campionato 2019-2020, causa Covid, si è spostata a Ravenna – ancora in B – per due stagioni, mentre all’inizio della corrente stagione ha fatto parte dell’Apulia Trani, ancora in serie cadetta. Nel suo curriculum conta anche presenze con l’Italia Under 17 e Under 19.
-Ciao Giada, come mai hai scelto di arrivare nell’ultima finestra disponibile di mercato al Bologna FC scendendo anche di categoria?
“Purtroppo la mia esperienza con l’Apulia Trani non è andata come speravo e quando mi è stata proposta questa nuova avventura, sia per il blasone del club, ma soprattutto per il progetto solido e ambizioso che mi stato presentato, ho subito accettato”.
-Conoscevi già qualcuna delle tue nuove compagne?
“Onestamente no, solo di nome, tipo per esempio la Gelmetti, ma personalmente nessuna delle ragazze, così mi sono informata anche un po’ in giro con gli addetti ai lavori e tutti mi hanno parlato subito molto bene del club, del mister e del gruppo squadra, a questo punto non potevo che accettare per riscattare la prima parte di questa mia stagione”.
-Quando sei arrivata a Dicembre al Bologna FC cosa ti ha impressionato in particolare?
“Che tutto era conforme, anzi ancora meglio, alle mie aspettative, qui c’è un ambiente dove si può crescere e fare seriamente calcio, sono rimasta molto colpita dalle strutture che abbiamo a disposizione e anche da come mi hanno accolto tutti, dai dirigenti, dal mister e soprattutto dalle ragazze, con cui magari poteva essere più dura rompere il ghiaccio visto che mi inserivo in un gruppo già collaudato che lavorava assieme da diverso tempo”.

-Immagino che con mister Simone Bragantini tu ti sei sentita prima di arrivare qui a Bologna. Cosa ti ha detto?
“Sì, ripeto io non lo conoscevo personalmente, ma avevo avuto delle rassicurazioni dalle mie ex compagne di squadra del Trani. Abbiamo avuto un lungo colloquio telefonico e mi ha spiegato, il suo metodo di lavoro e, soprattutto, mi ha detto che avrei potuto aiutare con la mia esperienza il gruppo a crescere ancora e io stessa avrei potuto farlo con il gruppo stesso e migliorare ancora. Mi ha fatto una buona impressione e mi ha colpita anche il fatto che qui a Bologna gioca chi da tutto, settimana dopo settimana in allenamento, e lì che il mister, senza guardare in faccia nessuno, crea il suo 11 titolare settimana dopo settimana e questo per me è un bene, perché possiamo spingerci sempre al massimo e tenere sempre alta la concentrazione, non perdendo lo stimolo di avere il posto fisso, anche per una come me che scende in C da una categoria superiore”.
-Hai già esordito in Coppa Italia con il Riccione. Sensazioni?
“Ero emozionata, quell’emozione positiva che poi si tramutata in agonismo durante la partita. E’ stato molto bello vestire per la prima volta una maglia così blasonata in Italia come quella rossoblù, e allo stesso tempo una grande soddisfazione, di cui avevo veramente bisogno”.
-Sei una giocatrice che, pur giovanissima, a 24 anni ha già giocato in categorie come la serie B e toccato anche in diverse occasioni il campo della serie A. Cosa ne pensi di questo vostro girone di serie C che da tutti è stato definito il più forte dei tre?
“Onestamente non ho mai giocato in serie C, ma per quello che sto vedendo e per le informazioni che ho preso prima di arrivare, sicuramente in questo girone ci sono squadre molto attrezzate che non sfigurerebbero neppure nella serie cadetta”.
-Come sei stata accolta dal gruppo squadra?
“Benissimo, non me lo aspettavo perché come ti dicevo non è mai facile magari inserirsi in un gruppo che ha già condiviso tanto assieme e che, attualmente, è al primo posto in campionato. Però posso davvero dire che sono rimasta piacevolmente colpita perché le ragazze sono state tutte molto carine con me, inoltre ringrazio tutti gli addetti ai lavori perché dal mio arrivo non mi hanno mai fatto mancare nulla e qui le giocatrici vengono trattate davvero come professioniste, dunque mi hanno messo tutti i mezzi a disposizione per potermi esprimere al meglio e giocare un calcio sereno. Inoltre, apprezzo molto il fatto che queste ragazze e questa società hanno voglia di conquistarsi, passo dopo passo, le categorie che più le competono vincendole sul campo”.
-Domenica ci sarà una sfida molto importante e delicata contro il Merano, prima contro seconda, in casa vostra. Pronostici?
“E’ una partita da vincere, come del resto tutte le altre, ovvio che questa vittoria ci permetterebbe di allungare in classifica, questo è fuor di dubbio, ma l’importante per noi sarà affrontare ogni gara da qui alla fine del campionato con l’intensità e la voglia di vincere che proveremo a mettere in campo domenica e che le mie compagne hanno dimostrato per tutto l’arco di questa prima fase del torneo. Tutti vogliono battere il Bologna FC, ma anche noi abbiamo tanta voglia di fare sempre bene”.
-Ci puoi parlare del tuo ruolo in campo?
“Certamente da piccola ho fatto anche l’attaccante, ora il mio ruolo naturale, che poi ho sempre fatto in tutte queste stagioni, è quello della mezz’ala o mediano. Mi piace, infatti, correre tanto, spezzare il gioco, sprigionare la mia grinta e quando è possibile fare ripartire anche l’azione tramutandola da difensiva a offensiva”.
-Come ti stai trovando in città?
“Conoscevo già bene Bologna, visto che ci viveva una mia amica che spesso raggiungevo, qui mi sono sempre trovata molto bene. Avrò modo poi nei prossimi mesi di visitarla ancora meglio assieme alle mie compagne di squadra. Sicuramente è una città molto vivibile e vivace, a cui forse manca davvero solo il mare per essere perfetta”.
-Sei social?
“Il giusto, non sono una di quelle che dipende dal telefono, uso Istagram, ma più che altro uso il cellulare per rimanere in contatto con gli amici e le amiche. vivendo lontana dalla mia Livorno”.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa del Bologna FC e la calciatrice Giada Morucci per il tempo che ci ha dedicato
Danilo Billi