
-Ciao Angela, come è nata l’idea di venire a giocare in Italia?
“Sto facendo un semestre d’Erasmus a Ca’ Foscari Venezia. Non volevo stare senza il calcio per un mezz’anno, quindi cercavo una squadra. In pìù, sono affascinata del calcio italiano dal 2006 (i primi mondiali che ho guardato), quando vinse l’Italia e volevo vedere le differenze che ci sono con il calcio tedesco”.
-Come hai trovato l’accordo con il Venezia Calcio 1985?
“Non volevo allontanarmi troppo da Venezia e dopo i primi contatti con la dirigenza, mi hanno aggregata in prova alla squadra. Dopo pochi allenamenti, la decisione di far parte anche io della rosa, presa da Mister Murru, mi ha reso contentissima”.
-Che ruolo ricopri?
“Esterno basso”.
-Quali sono le maggiori differenze fra il campionato tedesco a quello di serie C italiano?
“Non lo so veramente, perché l’ultima volta che ho giocato in Germania è stato molto tempo fa prima del Covid e gli ultimi anni giocavo in Svezia. Quindi la differenza maggiore per me è il livello. Ed anche il focus che si mette sulla tecnica qui da voi è più importante”.
-Come ti trovi con le altre ragazze e con il tuo mister?
“Mi hanno accolto molto bene. Qualche volta è un po’ difficile, perchè il mio livello d’italiano non mi permette di parlare con loro come potrei farlo in inglese o tedesco. Il mister è certamente molto bravo e imparo tanto negli allenamenti. Devo dire che la squadra e la mia esperienza con loro è una delle cose più belle del mio Erasmus. Sono molto grata di essere una di loro.
-Tecnicamente cosa pensi di aver imparato dalla tua esperienza fino a qui in Italia?
“Credo che ho migliorato la mia tecnica ed il controllo del pallone e anche come devo posizionarmi in diverse situazioni di gioco. Sopratutto comincio anche a credere di più nelle mie capacità”.
-Che rapporto hai con la città di Venezia e con i veneziani?
“Vivo a Santa Croce in centro storico di Venezia ma, purtroppo conosco pochi veneziani veri. Mi fa piacere sentire e imparare un po’ il dialetto veneziano”.
-Cosa ti ha impressionato in modo particolare di questa serie C?
“Il talento individuale delle ragazze. Come dicevo prima, non ho mai giocato a un livello così alto e alcune ragazze del mio team e di altre squadre mi impressionano regolarmente. Sono una grande fan di ogni giocatrice della mia squadra da quando le ho incontrate”.
-Qual è la tua giornata tipo da quando vivi qui in Italia?
“Non ho una giornata tipica, perché le mie lezioni universitarie sono a ore diverse ogni giorno. Attualmente sto preparando degli esami, quindi studio in biblioteca la maggior parte del tempo. Cerco anche di godere delle bellezze di Venezia il più possibile, fino a quando sarò qui.. Quindi visito i musei, guardo i tramonti da Sant’Elena bevendo spesso uno spritz che è adorabile!”.
Danilo Billi