

Alla scoperta di Lucrezia Sabelli, classe 1997, esterno d’attacco della Nestor Castello, società umbra militante nel campionato di Eccellenza
-Ciao Lucrezia, puoi iniziare con una breve descrizione del tuo ruolo?
“Sono un attaccante esterno, mi piace accentrarmi ogni volta che è possibile e prediligo l’inserimento in area, ma mi piace anche correre sulla fascia e crossare quando non ho la possibilità di inserirmi”.
-La tua carriera?
“Il calcio l’ho praticato fin da quando ero piccola, però con i maschietti, perché le squadre femminili vicino a me non c’erano ancora, erano tutte lontano da dove abitavo io, e quindi a malincuore l’ho dovuto abbandonare, anche perché i miei genitori non potevano accompagnarmi per la troppa distanza. Mi sono poi avvicinata alla pallavolo che ho praticato per 10 anni, ma mi è sempre stato detto da tutti che avevo sbagliato sport, perché giocavo sempre con i piedi nonostante lo sport non fosse il calcio. La pallavolo mi ha dato tanto e mi ha fatto provare emozioni immense, ma l’amore che ho sempre provato e provo per il calcio non è minimamente paragonabile, e per questo ringrazio fortemente la mia società che mi ha dato questa splendida opportunità di poter rivivere questo sogno”.
-Obiettivi stagionali?
“Come obiettivi stagionali abbiamo il dovere di provare ad arrivare fino in fondo in qualsiasi competizione.”
-I momenti più importanti?
“Ovviamente uno dei momenti più significativi per me, calcisticamente parlando, è stato quando ho rimesso gli scarpini ai piedi dopo tanto tempo, l’emozione del primo goal contro la squadra del Fanello, un goal che ho aspettato da più di 10 anni, e la mia prima doppietta contro il Ducato Spoleto”.
A cura di Mariano Ventrella