
– Signor Rotondi apro questa intervista partendo dal recente passato, quando con l’Accademia SPAL qualche domenica fa avete alzato il vostro primo titolo, ovvero la Coppa Italia di categoria. Quali sono le sue emozioni più grandi dopo aver coronato questo sogno?
-“È stata una soddisfazione immensa per me e tutta la squadra, staff ed atlete: un collettivo dedito sempre al lavoro ed al massimo impegno.
La crescita del settore femminile, dalla nascita nel 2017 ad oggi, è stato un percorso di continua strutturazione, durante le varie stagioni. Un grazie sentito, quindi, va a tutti coloro che si sono avvicendati, apportando sempre un qualcosa di nuovo al nostro progetto”.
– Quale è stata la sua militanza alla Spal prima che nel 2021 il Presidente Tacopina gli assegnasse il ruolo di Direttore e Presidente dell’Accademia SPAL?
-“Dopo aver iniziato come collaboratore tecnico nel settore giovanile e poi aver continuato come collaboratore della gestione sportiva, ho fatto da team manager con varie selezioni femminili estensi, fino ad arrivare alla prima squadra”.
-Che obiettivi si prefigge nel suo complesso l’Accademia SPAL?
“Il nostro collettivo è un organico omogeneo, in qualità e in stimoli, che vuol puntare ad una crescita generale ed alla valorizzazione del gruppo e delle singole calciatrici.
Tutto questo con l’apporto dello staff tecnico, puntando al raggiungimento dell’obiettivo finale, ossia disputare un campionato all’altezza dei colori biancazzurri, divertendosi, e giocare per vincere partita dopo partita”.
– Le ragazze nel campionato di Eccellenza attualmente sono prime. Si aspetta la promozione in serie C alla fine di questo campionato? So che lei è stato anche un giocatore di calcio, come vede lo sviluppo del calcio femminile in Italia e in particolare a Ferrara?
“Posso dire che l’attività femminile è in continua crescita e sta proseguendo lo sviluppo della stessa dal punto di vista sportivo, mediatico e commerciale, con ampi margini di crescita nei prossimi anni. Quanto detto, grazie anche a progetti di incremento di tesserate, alla riforma dei campionati ed anche alle competizioni ed ai successi internazionali ottenuti dalle Nazionali Femminili e dai club”.
-Il progetto dell’Accademia SPAL è molto prestigioso e allo stesso tempo molto complesso e articolato, come è nata per l’appunto l’idea di formare una Accademia per il settore giovanile?
“L’idea è nata per dare concretezza una prima squadra solida e con una identità. Per questo è stato necessario legarsi al territorio, fare crescere il proprio “Made in Ferrara” e trasmettere poi la “Ferraresità”. Il settore giovanile era dunque fondamentale”.
-Come si trova a Ferrara e quanto margine di sviluppo e attenzione si sta creando intorno a voi nella città estense?
“Ferrara è da oltre vent’anni la mia seconda casa e sto denotando una crescita mediatica di attenzione al calcio femminile ormai esponenziale da quattro o cinque stagioni ad oggi. Quest’anno poi, con il primo titolo in rosa vinto nella storia dalla A. SPAL, siamo veramente seguiti e supportati in comunicazione ed immagine”.
-Progetti futuri personali e legati al mondo Spallino?
“Continuare a fare bene e raggiungere tutti i traguardi e gli obbiettivi sportivi e non sportivi prefissati”.
Danilo Billi