Santoro e Lazaro, il plus del Parma Di Valentina Marrè

In questa foto a sinistra Erika Santoro e a destra Paloma Lazaro – Credit: Parma Calcio

Il Parma sembra aver cambiato marcia rispetto alla prima parte di campionato, soprattutto in ambito offensivo con un miglioramento netto sia nei gol segnati sia nei punti conquistati. Nel girone di andata, giocato quasi per interamente sotto la guida di Ulderici, le gialloblu hanno registrato una vittoria, un pareggio, sette sconfitte, sette gol segnati e ventitré subiti. Nella seconda metà, a una partita alla fine della regular season, le ragazze allenate da Panico hanno due vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte, con dieci reti a favore e quattordici a sfavore.
L’arrivo dell’ex mister del Pomigliano ha ridimensionato in positivo tutta la situazione del Parma,
ovviamente con cambi tattici necessari e inoltre ha riportato la serenità in gruppo ormai “finito”. Chi ha giovato particolarmente della cura Panico è Erika Santoro, diventata una delle giocatrici al centro del gioco gialloblu, proprio come la neo arrivata Paloma Lazaro.
Le due giocatrici parmigiane sono risultate, come da aspettarselo, due delle protagoniste della vittoria più che meritata del Parma per 3-1 contro la Sampdoria. L’azione del vantaggio delle padrone di casa nasce proprio da una discesa dalla sinistra di Santoro, molto brava a non scambiare subito la sfera con Bardin, poiché la compagna è già marcata, ma decide di sfruttare il buco creato involontariamente dalla compagna che si porta via l’avversaria e prosegue la corsa. Quando arriva al limite dell’area allora si cerca l’uno – due con Corbin, per smarcarsi lei e puntare la profondità, per poi affondare il colpo e mettere un pallone teso in mezzo dove sa benissimo che troverà Lazaro.
Il terzino ex Sassuolo risulta molto pericoloso quando si stacca dalla linea difensiva e parte in progressione.
A differenza di molte giocatrici dello stesso ruolo che tendono a cercare il fondo per il cross, Santoro molto spesso tenta di affondare entrando in area, sfruttando al meglio le sue doti nel dribbling, per poi molto intelligentemente mettere il pallone teso al centro dell’area poiché chiunque può toccare la sfera e spedirla in rete, soprattutto nelle mischie.
La giocatrice del Parma, quasi quasi, ha caratteristiche tecnico-tattiche più da centrocampista che
difensore, in particolare una buonissima visione di gioco che le permette di creare interessanti
combinazioni nello stretto oppure lanci precisi per il taglio delle attaccanti.
Inoltre utilizza molto bene il suo corpo, sia per difendere il pallone sia per fare finte per ingannare le
avversarie, mentre in fase difensiva riesce a usarlo per fermare le attaccanti dell’altra squadra, in
particolare quando sono lanciate in velocità.
Parlando delle sue qualità difensive sicuramente spicca la grande capacità dei recuperi, nonostante venga superata oppure resta in fase offensiva in poco tempo, grazie alla sua rapidità, riesce a “raggiungere” l’avversaria. Nella maggior parte dei casi riesce fermare la corsa della giocatrice intercettando o recuperando il pallo, oppure solo rallentare la manovra e costringendo l’attaccante dell’altra squadra a ricominciare da dietro.
Sicuramente Santoro non è nuova a prestazioni eccellenti come quella vista in questo weekend, già nel Sassuolo ha dimostrato di essere una dei prospetti migliori in quel ruolo a disposizione della CT italiana Bertolini.
Se Erika ha dimostrato di saper servire gli assist, Lazaro ha sottolineato, ancora una volta, che se le viene data fiducia lei ripagherà a suon di gol.
La spagnola, oltre a segnare la rete del vantaggio, ha gonfiato la rete una seconda volta, segnando il
momentaneo 3-0 contro la Sampdoria. È riuscita molto astutamente ad approfittare dell’incertezza di Pettenuzzo, bruciando in velocità il difensore blucerchiato, per poi battere Tampieri con diagonale sul palo lontano. L’attaccante madrilena ha già dimostrato ampiamente le sue caratteristiche sia con la Fiorentina che con la Roma, sottolineando quando possa diventare fondamentale all’interno di una manovra offensiva. Pur essendo il vero riferimento in attacco, tende spesso ad abbassarsi per giocare di sponda, per portarsi via la marcatrice e lascia uno spazio d’inserimento, oppure per ricevere palla e lanciarsi verso la porta avversaria.
Gioca molto bene anche sulla linea del fuorigioco, oltre ad essere rapida riesce ad anticipare molto bene le due centrali e tagliare con il tempo perfetto. Quando è necessario si fa trovare sempre in posizione in mezzo l’area ed è sempre pronta a ribattere in rete.
Cosa rende Lazaro un pilastro in una squadra è anche il suo carattere, sempre a spronare le compagne in campo, si mette sempre a disposizione dell’allenatore pronta a giocare in un ruolo non suo. Una delle immagini simbolo dell’importanza nello spogliatoio è avvenuta durante nella partita contro il Como.
Paloma era appena arrivata a Parma e forse conosceva le sue neo compagne da qualche giorno, ma dal suo comportamento durante il riscaldamento sembrava stesse giocando in quel gruppo da agosto. Inoltre il picco arriva al rientro dell’intervallo, dove si avvicina a Corbin pronta ad entrare in campo e là incoraggia e per “coincidenza” o no, l’attaccante dopo dieci minuti segna il gol vittoria.
Santoro e Lazaro saranno molto importanti non tanto nell’ultima partita della regular season che sarà il 26 febbraio contro la Juventus, ma bensì nella seconda fase dove si giocherà la permanenza in Serie A e se il Parma continuerà con questo trend positivo potrebbe conquistare una storica salvezza.

Valentina Marrè

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