
– Ciao Eveljn, parto con una domanda scontata, ma visto che hai avuto la possibilità di disputare 4 stagioni negli Usa dove il calcio femminile sicuramente è più avanti rispetto all’Italia, ti volevo chiedere quali sono le maggiori differenze che hai costatato?
“Maggiori differenze a livello fisico. In Italia il gioco è più sulla parte tecnica, là più su quella fisica, sull’intensità del lavoro . Ora vedo che anche in Italia le cose stanno cambiando piano piano e si stanno introducendo programmi di forza e lavori in palestra. Non più solo sul campo.
Credo sia un aspetto fondamentale che è sempre venuto a mancare”.
-Tornando all’Italia, pensi che il calcio femminile anche nel nostro paese e soprattutto in quel di Cesena possa piano piano ritagliarsi la sua fetta di notorietà, di pubblico e di sponsor nel giro di poco tempo o che bisogna ancora aspettare tanto?
“Penso che con l’alzarsi della qualità del campionato non ci vorrà molto per ritagliarsi quella notorietà. Ma se non viene sponsorizzato è difficile che la gente entri in contatto e prenda interesse… Soprattutto a Cesena c’è molto attaccamento e i tifosi sono molto vicini alla squadra.
Forse molte persone non ne sono a conoscenza o non hanno avuto modo di avvicinarsi al calcio femminile”.

– Come è arrivato l’accordo due stagioni fa con il Cesena?
“Era luglio ed ero ancora in America quando il mio procuratore mi propose di firmare con l’Empoli, e girarmi in prestito al Cesena. Non vedevo l’ora di tornare dopo 4 anni, mettermi in gioco nel campionato italiano e ritagliarmi il mio spazio. Sapevo che rispetto a quando ero andata via il livello era cresciuto”.
– Come ti trovi in questa società dopo quasi due stagioni?
“Fin da subito mi sono trovata bene, a casa. È un ambiente molto familiare, dove si lavora con professionalità… Mi sono affezionata alla maglia e per me è un onore indossarla”.
-Che tipo di portieri sei?
“Sono un portiere valido con determinate caratteristiche fisiche, molto aggressiva e determinata”.
-In cosa pensi tu possa ancora migliorare nel tuo ruolo?
“Devo migliore nell’aspetto mentale, devo essere più costante nel rendimento nell’arco di una stagione”.
-Ami impostare dal basso anche tu, come fanno molto le tue colleghe della serie B, o preferisci giocare con i rinvii lunghi?
“Amo impostare dal basso, il rinvio lungo è sempre l’ultima opzione, mi piace partecipare all azione e costruire”.
-Pensi che oggettivamente la serie B quest’anno abbia alzato notevolmente il suo livello di difficoltà?
“Sì, il livello si è alzato notevolmente.
È tutto un altro campionato rispetto alla scorsa stagione”.

-Ci fai una fotografia del tuo Cesena visto da fuori dal campo?
“Da fuori vedo che riusciamo a creare un bel gioco , con una buona intensità.
Quello che manca a volte è finalizzare le occasioni create. che è ciò che fino ad adesso ci ha penalizzato”.
-La tua giornata tipo fuori dal terreno di gioco?
“A parte allenarmi in palestra, quando non sono al campo mi piace rilassarmi con delle passeggiate al mare o leggere, e quando ci sono giorni liberi torno a casa a Verona ,dove aiuto la mia famiglia nella azienda agricola”.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa del Cesena per averci concesso questa intervista esclusiva e l’atleta Eveljn Frigotto per il tempo che ci ha dedicato
Danilo Billi