Corea del Sud – Italia, le Azzurre tornano a vincere, ma non mancano i brividi Di Valentina Marrè

Credit Photo: Figc

L’Italia ritrova la vittoria dopo cinque sconfitte consecutive, nonché il primo successo nell’Arnold Cup, battendo 2-1 la Corea del Sud. Le Azzurre incontrano più difficoltà del previsto contro un avversario decisamente alla portata, oltre ad essere inferiore alle precedenti squadre. 

In generale si sono viste delle nuove indicazioni positive in attacco, soprattutto con Giacinti particolarmente a suo agio nella posizione di attaccante centrale e ovviamente i tagli di Caruso. In difesa, invece, continuano a presidiare piccoli errori che, in certe occasioni, possono costare caro. 

Altra partita, altri cambi

La CT non si smentisce e decide di cambiare ancora una volta quasi tutta la formazione titolare. Tra pali è il turno di Baldi, scelta condivisibile visto che nelle precedenti sfide sono scese in campo la compagna di club Schroffenegger e la milanista Giuliani. La portiera viola è la protagonista in negativo del passaggio che ha portato il pareggio della Corea, oltre ad alcune scelte sbagliate in uscita. 

La linea a quattro davanti a Baldi è quasi la stessa vista nel match contro l’Inghilterra, tranne per lo spostamento di Lenzini da centrale a terzino destro, in mezzo subentra Filangeri in coppia con Linari, mentre a destra viene confermata Bergamaschi. 

Rispetto a domenica in mezzo al campo rimane Giugliano ed entrano tra le titolari Caruso e Greggi, per un centrocampo prettamente offensivo, con le due new entry che non si tirano indietro nel momento di farsi vedere in zona realizzativa. 

Cambia anche l’attacco, con Giacinti chiamata a giocare nella sua abituale posizione di riferimento offensivo come fa nella Roma, mentre ai lati ci sono Serturini, sicuramente una sorpresa, e l’ormai confermatissima Cantore, anche questa volta protagonista di una buonissima prova.

Pacchetto offensivo più che confermato

Partendo dalle note positive, sicuramente il pacchetto offensivo è più che promosso. Tra tutte Serturini ha sorpreso parecchio, sempre propositiva, lucida nelle scelte e molto pericolosa nel momento in cui parte in progressione. 

Il gol del vantaggio è nato proprio da una sua azione personale, dove riceve la palla da Giacinti nella trequarti coreana e punta verso l’area per poi far partire un cross teso sul primo palo, prima sporcato da una coreana e poi finalizzato al colpo di testa di Caruso.

Quest’ultima è un’altra delle note positive in fase offensiva, sempre pericolosa con i suoi tagli e molto spesso lavora più come trequartista che centrocampista. La giocatrice della Juventus sfiora pure la doppietta personale con un’azione che parte proprio da lei: scambia nello stretto con Giacinti, brava a rimettere il pallone all’indietro, velato da Cantore, proprio per la numero diciotto che, nel mentre si è allargata, riceve palla, rientra e conclude, ma Kim salva il tutto.

Caruso è una delle certezze dell’Italia, insieme a Giacinti e ormai anche Cantore. L’attaccante della Roma si trova molto più a suo agio in quella posizione centrale, per cui può spaziare per tutta la zona offensiva. Inoltre, la bergamasca sfiora pure la rete con il pallone che sfiora il palo, dopo il bellissimo cross di Giugliano.

L’attaccante della Juventus, invece, in questo torneo ha definitivamente dimostrato cosa può apportare in nazionale. E’ molto brava a non dare mai un punto di riferimento seppur ricopre il ruolo di esterna d’attacco, poiché tenta sempre di tagliare alle spalle delle centrali all’interno dell’area e per questo è un cliente molto scomodo. 

Sicuramente sia Girelli che Bonansea apportano alla squadra molta più esperienza, ma attenzione a questo trio perché tra i tre scelti dalla CT è quello che ha convinto di più. Naturalmente Serturini e Giacinti si conoscono a memoria, ma il modo di giocare di quest’ultima si completamente perfettamente con le caratteristiche di Cantore. 

Fase difensiva traballante

La linea a quattro non ha fatto sbagli eclatanti, ma piccolezze totalmente evitabili, posizione errata nei crosso avversari, oppure non hanno seguito le avversarie nei tagli, come nel gol di Ji. 

Nel momento in cui Filangeri si allarga per ricevere il pallone di ritorno da Baldi, sicuramente passaggio alquanto pericolo visto che la capitana del Sassuolo oltre ad essere posizionata male perché arriva in corsa, è marcata, Bergamaschi e Orsi sulle fasce rimangono alte e di conseguenza Linari è costretta a marcarne tre. 

Son è molto brava a recuperare il pallone al limite dell’area italiana in posizione defilata, nel mentre Choe, marcata da Linari, va incontro alla palla portandosi l’avversaria dietro e appoggiando così Ji completamente sola conclude a rete, poiché giustamente Rosucci taglia in area per coprire il buco lasciato da Orsi. 

Invece, in occasione del salvataggio sulla linea di Rosucci, Bergamaschi è alta e viene superata da un inarrestabile Son che, di nuovo, tenta lo scambio con Choe, per cui Filangeri esce sulla prima, mentre Linari va sulla giocatrice che taglia, mentre la capitana del Milan che dovrebbe tagliare all’interno si ferma costringendo Orsi a stringersi ancora di più. 

In questo modo, inevitabilmente, la giocatrice del Sassuolo lascia lo spazio per l’arrivo come un treno di Choo che, non ci pensa due volte e conclude a rete, ma bravissima ancora una volta Rosucci a compiere la diagonale difensiva e mettere la sfera fuori. 

Attenzione, perché se la difesa è in difficoltà sono le centrocampiste e le esterne a rientrare e aiutare, ma esclusa Rosucci le altre non sono tornate, ma sono rimaste alte. Sicuramente situazione dove la CT deve lavorare. 

Rosucci is back 

Rispetto a ciò che succede in campionato, in nazionale si può apprezzare al meglio la vera Rosucci. In questa partita, in generale come in tutto il torneo, la centrocampista della Juventus è risultata decisiva in entrambi le fasi. 

Come detto in precedenza, l’Azzurra ha compiuto un miracolo sulla linea salvando il risultato sul momentaneo 1-1, sottolineando quanto è importante per la fase difensiva. Inoltre, è molto utile in fase d’impostazione, grazie anche alla sua caratteristica di pressare molto alte le avversarie, oltre ad avere un fantastico fiuto del gol.

La rete del definitivo 2-1 è proprio di Rosucci, bravissima a partire larga sulla linea dei difensori e poi tagliare al centro dell’area dove arriva il cross di Girelli e in tuffo trova il gol del sorpasso. 

Le indicazioni dell’Arnold Cup 

Questo torneo ha regalato molte indicazioni per Bertolini sia positive che negative e dovrà essere brava a lavorare su ognuna di loro. In primis c’è qualcosa da modificare nella retroguardia, anche se molto probabilmente il quartetto per il Mondiale è già scritto da tempo, anche se le veterane hanno dimostrato qualche défaillance di troppo. 

La sicurezza maggiore, invece, è il centrocampo con quattro giocatrici una spanna sopra le altre. I posti purtroppo sono tre, se ovviamente verrà confermato il 4-3-3, e il trio deve essere scelto in base all’idea l’avversaria che si affronterà: se davanti c’è una squadra molto più forte e l’idea è quella di coprirsi è più ideale Rosucci, mentre se si vuole aumentare il peso offensivo è più adatta Caruso. 

Rispetto ai due precedenti, ora come ora l’attacco è il reparto più incerto. Le giocatrici a disposizione sono veramente tante e soprattutto tante stanno dimostrando di essere potenzialmente pericolose. 

Manco cinque mesi al Mondiale, ci sono ancora un po’ di raduni per sperimentare e per decidere chi veramente è pronto per giocare un torneo così importante. 

Valentina Marrè

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