
-Ciao Beatrice, come è iniziato il tuo cammino nel calcio femminile?
“Per me è stato un cammino un po’ diverso, visto che vengo dall’atletica, mi sono appassionata al calcio femminile perché spesso andavo a vedere delle partite di una mia amica che giocava nell’Olimpia Vignola, il paese poi dove vivo, così mi sono appassionata e anche io ho iniziato a muovere i primi passi nell’Olimpia, che poi è diventata Terra dei Castelli, tutto questo fino a 3 anni fa, quando la società si è smembrata e io e molte mie compagne abbiamo scelto il progetto che ci aveva offerto lo Spilamberto e da tre anni sono a vestire questi colori”.
-Come ti trovi con le tue compagne di gioco?
“Diciamo che mi trovo molto bene anche perché molte le conoscevo già, e anche con le nuove non è stato difficile andare subito d’accordo”.
-Secondo il tuo parere, cosa non ha funzionato per ora in questo vostro campionato?
“Fondamentalmente il fatto che, nonostante lo spogliatoio sia molto unito e questa unione fra di noi cresce partita dopo partita, molti di noi si conoscevano già sia fuori che soprattutto sul terreno di gioco, altre ragazze invece in questa stagione erano al loro primo anno di un campionato di calcio femminile a 11. Inoltre vorrei sottolineare come la nostra rosa resta una fra le più giovani con l’età media di 21 anni, e spesso dobbiamo affrontare ragazze molto ma molto più grandi e di conseguenza anche più esperte”
-Il tuo ruolo?
“Da sempre ho fatto la prima punta, ma in questo campionato sono stata adoperata come terzino e sulla fascia, il mister ha preferito in questa stagione cambiarmi di ruolo e io, seppur amo di più attaccare, sono stata contenta di sacrificarmi per il bene della squadra. Come terzino ho tutta la visuale del campo anche quella alta, cosa che non succedeva quando giocavo in attacco spalle alla porta, anche se il meglio di me lo sto dando sulla fascia, visto che lì posso spingere di potenza. Anche come terzino spesso quando ne ho la possibilità cerco sempre di fare alzare il baricentro della squadra”.
-Sei molto alta, ben 1.77 cm, come va con i colpi di testa?
“Purtroppo malissimo, quando ero più giovane, ero più spregiudicata e mi buttavo di più, ora con il passare del tempo ho sempre più un blocco mentale ad andare di testa, ho sempre paura di farmi male, ma so che devo vincere questa mia paura. Purtroppo questo non è l’unico tasto dolente, sono consapevole di dovere migliorare tantissimo, per esempio anche con i piedi, devo educare di più il mio sinistro, visto che praticamente tiro solo di destro, ma sono decisa a mettermi in gioco e cerco, allenamento dopo allenamento, di migliorare il più possibile, visto che una cosa che sento è il desiderio di farlo”
-Cosi tante sconfitte in qualche maniera fanno maturare?
“Non è facile giocare un campionato del genere, sicuramente dal girone di andata a quello di ritorno anche se perdiamo ancora ma almeno evitiamo molte imbarcate per esempio con la San Martinese, all’andata avevamo perso 16-0 sul nostro campo, al ritorno da loro solo 6-0 e stiamo cercando sempre di più di parlarci in campo, di aiutarci come possiamo, di non lasciare mai sola la compagna e sono sicura che anche il famoso primo goal tanto agognato in questa stagione prima o poi arriverà, ma la cosa più importante che stiamo facendo è un bagaglio tecnico e di esperienza, in particolare anche per le ragazze nuove che ci tornerà utile la prossima stagione”.
-Cosa fai nella vita oltre a giocare a calcio?
“Studio alla superiori di Vignola, faccio ragioneria, per il resto esco a Vignola con gli amici di sempre, mi piace suonare la chitarra, stare un po’ sui social e anche al telefono a chiacchierare”.
-Segui anche il calcio femminile di serie A o il maschile? E se sì, per chi tifi?
“Negli anni scorsi molto di più, tifavo il Milan sia nel maschile che nel femminile, poi fino a qualche anno fa nel femminile nel club rossonero giocava il mio idolo, ovvero l’attaccante Valentina Giacinti, che ho sempre preso come esempio per abnegazione, spirito di sacrificio, copertura della palla e soprattutto per i suoi bellissimi goal”.
-Altro da aggiungere?
“No, voglio solo ringraziare tutte le figure della società che gravitano fra allenamenti e partite al nostro fianco, che non ci fanno mancare mai nulla e ci proteggono sempre”
Danilo Billi
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