Intervista a Valentina Barison, classe 2005, da sempre all’ Accademia SPAL. Di Danilo Billi

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Credito Photo: Ufficio stampa SPAL

-Valentina, quando e come è nata la tua avventura con l’Accademia SPAL?
“È iniziato tutto a gennaio 2021, quando militavo nel settore giovanile SPAL, nell’U17. Il direttore generale dell’Accademia SPAL, Mauro Rotondi, un pomeriggio mi contattò per svolgere degli allenamenti con la prima squadra. Iniziai ed a marzo mi proposero di entrare a far parte della squadra. Il 18 Aprile 2021 feci l’esordio in Serie C”.

-Giochi sia trequartista che mezz’ala destra, ma personalmente qual è, alla fine, il ruolo che ami maggiormente?
“Inizialmente preferivo il ruolo di mezz’ala, ma nell’ultimo periodo ho preso più consapevolezza come trequartista. Ad ogni modo, mi diverto molto in quella zona del campo, perciò tra i due non saprei scegliere. Resto a disposizione della squadra e del mister”.

-In cosa puoi ancora migliorare secondo te?
“Ho molta voglia di imparare: cerco ad ogni allenamento di cogliere più che posso dalle compagne e dagli insegnamenti a me dati. Sicuramente devo migliorare l’uso del sinistro, essendo il mio piede debole, e devo essere più decisa nei contrasti”.

-Qual è, invece, il tuo punto di forza?
“Penso di avere una buona visione di gioco, che mi permette di servire bene le mie compagne ed è la cosa che mi piace di più giocando in quei ruoli… Un buon controllo e gestione della palla”.

-Come giudici la vostra stagione fino a questo punto?
Abbiamo raggiunto uno degli obbiettivi che la società, e di conseguenza noi, si era prefissata, quindi direi che stiamo procedendo bene, nonostante i naturali alti e bassi. La nostra forza sta nel capire, nei momenti critici, gli errori e nel trovare insieme quel motivo che ci spinge a migliorare, a dare e fare sempre di più”.

-Quanta gioia c’è stata nell’alzare la coppa?
“È stata una gioia grandissima poter alzare il mio primo trofeo, ma soprattutto il primo trofeo della storia estense. Sono orgogliosa e onorata di aver potuto dare il mio contributo alla squadra per questo primo traguardo e non ci fermeremo qui… Abbiamo un’altra coppa da vincere!”.

-Come ti sei ambientata all’Accademia SPAL?
“Inizialmente, come in ogni esperienza nuova, ho cercato di capire il mondo in cui mi ero affacciata e, piano piano, sono entrata in armonia con il resto della squadra. Mi trovo molto bene all’interno dello spogliatoio: siamo un gruppo giovane e unito, l’unione che abbiamo creato fuori dal campo si riflette durante gli allenamenti e durante le partite e penso che sia un elemento fondamentale per fare grandi cose. Ci sosteniamo e aiutiamo a vicenda, c’è grande stima tra di noi ed inoltre le compagne mi aiutano molto a crescere, dandomi consigli dettati dalle loro esperienze”.

-Come ti trovi a Ferrara essendo di Rovigo?
“Ferrara è una città molto più grande di Rovigo, molto più calorosa. Sono stata accolta bene e sono felice di vestire questa maglia”.

-La tua giornata tipo?
“La mia giornata tipo inizia con la scuola: sono al quarto anno di Liceo Scientifico Sportivo a Rovigo. Termina poi con l’allenamento. Al pomeriggio la maggior parte del tempo lo impiego nello studio, ma nel tempo libero solitamente mi piace guardare serie tv ed ascoltare musica”.

-Cosa ne pensi dell’espansione del calcio femminile in Italia e a Ferrara?
“Penso che rispetto agli anni precedenti sia stato fatto un passo in avanti, ma siamo ancora distanti dal raggiungimento dell’espansione che questo sport merita. Sogno che l’Italia un giorno possa diventare come l’Inghilterra o gli Stati Uniti, dove il calcio femminile è seguito e di conseguenza riconosciuto sotto tutti gli aspetti come quello maschile. Quest’anno a Ferrara ho riscontrato più interesse per il nostro sport, interesse che ho potuto percepire attraverso i social e dalla gente che ci supporta al campo.

-Ti ispiri a qualche idolo particolare?
“Per quanto riguarda il calcio femminile, seguo molto Barbara Bonansea, che è colei che per prima mi ha fatto avvicinare a questo sport al femminile. Nel maschile non posso non parlare di Alessandro Del Piero prima ed ora di Paulo Dybala, per le sue capacità tecniche. In generale sono affascinata dal calcio inglese per la tecnica e velocità di gioco.

-Sei social?
“Uso i social ma non in modo assiduo, in quanto sono una persona abbastanza riservata”.

Danilo Billi

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