
Il pareggio contro la Lazio premia solo in parte la bella partita disputata dal Bologna: dati alla mano, infatti, i rossoblu hanno controllato la partita (55% di possesso palla e 630 passaggi contro 534), andando al tiro ben 16 volte contro le 5 della Lazio. Certo, se la squadra gioca con il
4231 o il 433 disponendo in avanti quattro centrocampisti e un terzino alle spalle di un’ala posta al centro dell’attacco (con le nostre uniche due punte di nuovo in panchina), può anche capitare che solo 2 tiri su 16 finiscano nello specchio della porta e nessuno in rete! Rimane in ogni caso la grande prestazione dei nostri ragazzi contro la squadra di Sarri, attualmente al 3° posto in classifica, che segue di 2 settimane quella vittoriosa contro l’Inter, seconda in classifica. Dato che nelle ultime 5 partite al Dall’Ara dovremo affrontare, oltre all’Udinese tra due domeniche, anche Milan, Juve, Roma e Napoli, prepariamoci con lo spirito giusto a vivere grandi emozioni in questo finale di Campionato, con la speranza di provare anche delle belle soddisfazioni!
Il punto conquistato contro la Lazio, però, non occupa completamente gli spazi dedicati al Bologna sui quotidiani, sui blog rossoblu e sui social: la formazione messa in campo dal Mister contro la Lazio sembra infatti aver confermato l’impressione di molti tifosi sul fatto che Motta cerchi sempre, prima di ogni altra cosa, un modo per stupire tutti quanti, contraddicendo tutte le attese e le previsioni. Ovviamente non è così, anche se, oggettivamente, tutti noi tifosi abbiamo provato un attimo di sconcerto quando abbiamo letto la formazione che avrebbe affrontato la Lazio. Il fatto è che Motta è il tecnico del Bologna e ha quindi tutto il diritto di imporre il suo pensiero per ottenere il massimo dalla sua squadra, soprattutto quando i risultati e il gioco espresso dai suoi giocatori gli danno ragione. Infatti, nonostante l’inizio molto problematico di questo Campionato, ci ritroviamo da diverse settimane stabilmente nella parte sinistra della classifica, potenzialmente in lotta perfino per un posto in Conference League, occupando il 9° posto a due punti dalla Juve e a un punto dal Torino (che ci hanno scavalcato in questa giornata), con un punto sopra l’Udinese, due sopra la Fiorentina e tre sopra Sassuolo e Monza (che si sono molto riavvicinate a noi nelle ultime due settimane!).
Detto questo, però, non c’è dubbio che nelle ultime due partite Motta stia portando avanti con estrema decisione la sua filosofia di gioco della squadra e di gestione del gruppo, senza guardare in faccia nessuno e, soprattutto, inviando dei chiari messaggi su come imposterà la prossima stagione, quando avrà modo di gestire, fin dalla preparazione estiva, una rosa di giocatori scelti da lui, non la rosa attuale allestita la scorsa estate dal precedente tecnico. Sarà solamente una mia impressione ma… penso proprio che quelli che venivano considerati i “senatori” di Sinisa (non solo Arnautovic, che rappresenta ovviamente il caso più clamoroso e destabilizzante per il posto che occupa nel cuore di noi tifosi rossoblu, ma anche De Silvestri, Medel, Sansone e, forse, pure Soriano) a fine stagione lasceranno il Bologna! Sarà un caso ma tutti e 5 sono stati esclusi dalla formazione iniziale sia contro il Torino (a parte Soriano) che contro la Lazio, e solo lo stesso Soriano e Medel sono subentrati sabato sera nel finale di partita. Per il resto, sono stati tenuti tutti ai margini di queste ultime partite e non considerati in nessun modo dal Mister, neanche quando le vicende negative della partita contro il Torino e il numero di sostituzioni disponibili avrebbero richiesto qualche cambio, non fosse altro che per rimescolare un po’ le carte in gioco e cercare di raddrizzare una partita importantissima che aveva irrimediabilmente preso una brutta piega. Del resto, però, gli allenatori sono quelli che, quando le cose vanno male, sono i primi e gli unici a pagare con l’esonero, per cui bisogna comprendere il fatto che le proprie convinzioni e le proprie decisioni intendano portarle avanti senza sentire ragioni.
In particolare, la situazione creatasi tra Motta e Arnautovic ricorda un po’ quella creatasi nella stagione 1997-98 tra Ulivieri e Roberto Baggio: allora l’allenatore, che aveva portato il Bologna dalla serie C all’8° posto in Serie A, creando un gruppo a sua immagine e somiglianza, accettò un po’ controvoglia l’arrivo di un campionissimo come Baggio che rischiava di cambiare gli equilibri del gruppo e della stessa squadra in campo; ora, invece, è capitato a Marko, idolo dei tifosi e leader indiscusso del Bologna degli ultimi due anni, di veder arrivare un allenatore che lo considera solo come uno dei vari giocatori della rosa a sua disposizione. In entrambi i casi, come era inevitabile, le forti personalità dei personaggi in questione non potevano che venire in conflitto tra loro: però, come successe a Ulivieri che, dopo la clamorosa rottura col Divin Codino alla vigilia di Bologna Juventus, alla fine riuscì a trovare il modo di sfruttare l’enorme talento di Baggio a vantaggio della squadra e dello stesso giocatore, speriamo che anche Motta trovi il modo di coinvolgere Arnautovic nella sua visione di gioco perché, comunque la si pensi, Marko è l’unico giocatore di alto livello che abbiamo in squadra ed è anche l’unico in grado di fare la differenza nei momenti difficili, quando non si riesce a trovare il modo di sfondare le difese avversarie e concludere a rete.
Aspettiamo un intervento da parte della Società per trovare il modo di risolvere questa situazione e, da parte nostra, cerchiamo di non gettare ulteriore benzina sul fuoco perché, come visto sopra, siamo in piena lotta per una posizione dal 7° al 13° posto e non è proprio il caso di dividerci adesso tra tifosi del Mister e tifosi di Arnautovic: conta solo il bene del Bologna! Sarebbe un vero peccato che eventuali divisioni e spaccature all’interno del bel Gruppo che Motta ha creato pregiudichino l’esito finale di una stagione particolare come quella di quest’anno in cui, con la Juventus che potrebbe essere ulteriormente penalizzata e con un’ Atalanta in crollo verticale dopo la vicenda doping che ha coinvolto Palomino, si potrebbero aprire dei piccoli spiragli europei anche in questa stagione!!
Gianluca Burchi
Bologna Club Roma’89
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