
Finalmente nel weekend inizia la tanto attesa seconda fase del campionato di Serie A, ma per il Milan il cammino verso una qualificazione in Champions League, poiché lo scudetto è un affare a due, inizia già in salita.
Nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, persa 3-1 contro la Roma, Alia Guagni all’equatore dell’ora di gioco è costretta a lasciare il campo per infortunio.
La dinamica di questo ha scatenato non poche polemiche, poiché il difensore rossonero stava “duellando” sulla fascia con Haavi, ma è costretta a fermarsi dopo aver sentito tirare la gamba, per cui la giocatrice giallorossa indisturbata continua la sua azione e serve l’assist per il 2-1 di Giacinti.
Al di là degli accanimenti verso il poco Fair play della squadra capitolina, questa uscita prematura è risultata un colpo basso per Ganz, visto l’importanza del difensore azzurro fino in quel momento e anche nella gara di andata.
Qualche giorno dopo l’infortunio vengono fatti gli accertamenti che, come previsto, hanno evidenziato una lesione del tendine femorale della coscia sinistra, con almeno una prognosi di due settimane e successivamente si deciderà il futuro.
Ovviamente non è una situazione per niente semplice per il Milan, vista l’importanza che ricopre Guagni all’interno della squadra, in particolare con il passaggio dalla difesa a 4, dove ricopre il suo ruolo naturale di terzino destro.
Calendario alla mano, la numero 3 rossonera si perderà sicuramente le prime tre gare del girone d’andata: Juventus 18/03, Fiorentina 26/03 e Roma 01/04. La giornata successiva al match contro le capitoline il Milan osserverà il turno di riposo per cui Alia avrà una settimana in più per recuperare in vista del derby contro l’Inter previsto per il 15/04.
Ma concretamente cosa comporta al Milan tale infortunio? Andiamo a scoprirlo!
Innanzitutto bisogna partire dal fatto che Guagni, insieme ad Asllani (anche lei attualmente indisponibile), è una delle giocatrici con più esperienza di tutta la squadra, ma oltre a quello si parla di una delle pedine più importanti a disposizione di Ganz sia in fase difensiva che offensiva.
Alia ha una progressione offensiva devastante, grazie alla rapidità unità ad un alto tasso tecnico che le permette di saltare senza problemi le avversarie e mettere in mezzo all’area dei cross al bacio, quasi sempre per la torre Piemonte.
Oltre a quello è decisamente molto brava a difendere e riesce a fermare, o nel peggiore dei casi rallentare anche giocatrici molto forti. Per esempio come è successo nella doppia sfida con la Roma, Haavi non ha sicuramente avuto vita facile con Guagni.
Per cui, non solo le rossonere perderanno sicurezza dietro, ma soprattutto dovranno fare a meno di progressioni offensive pericolose da tale corsia. Inoltre, in termini di formazione, ci sarà, molto probabilmente, una modifica che scombussolerà ulteriormente l’attacco.
Nelle sfide precedenti nelle quali Alia non ha iniziato dal primo minuto o non ha proprio giocato, lo staff tecnico ha optato per due strade: schierare Bergamaschi come terzino sinistro e Arnadottir a destra, oppure al posto della capitana schierare Thrige nella linea a 4.
Visto il calibro delle avversarie, oltre all’importanza della numero 7 rossonera in attacco, sarebbe più opportuno puntare su Thrige in difesa. Inoltre la danese essendo un difensore puro riesce a mantenere meglio la posizione rispetto a Bergamaschi che, in qualche occasione, risultava fuori posizione.
Tutto il Milan, partendo dai tifosi fino allo staff tecnico, sperano in un pronto recupero di Alia Guagni. Inoltre il difensore azzurro merita di finire la stagione in campo insieme alle sue compagne, poiché di infortuni quest’anno ne ha avuti già troppi.
Valentina Marrè
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