
La partita di Salerno ci lascia un buon pareggio e molti rimpianti. In primo luogo, due decisioni a noi contrarie del solito “scarso” Pairetto (come lo definì Soriano, prima di essere espulso, durante un Inter Bologna di qualche anno fa) condizionano la partita: un corner inventato, da cui è scaturito il 1° goal della Salernitana, e un rigore negato, per un netto fallo in area su Ferguson, sono i due ultimi gioielli del “figlio d’arte” di uno dei peggiori protagonisti di “calciopoli”!
In secondo luogo, c’è il rammarico per una partita che abbiamo dominato nel gioco ma che abbiamo pure rischiato di perdere, cogliendo alla fine un punto strameritato ma striminzito. Come nelle due precedenti partite contro Torino e Lazio, infatti, abbiamo mantenuto il possesso palla per circa il 60% della partita effettuando oltre 550 passaggi, contro gli appena 400 degli avversari, però abbiamo effettuato appena 2 tiri nello specchio della porta (fortunatamente conclusi entrambi in goal da Ferguson e Lycogiannis). Certo, come già detto per gli ultimi incontri, se Motta schiera sempre al centro dell’attacco un’ala (Barrow) che non segna dal 16 ottobre e, dietro di lui, un terzino (Kyriakopulos) e quattro centrocampisti (Aebischer, Schouten, Ferguson e Moro), può capitare facilmente che, dei 37 tiri effettuati in questi ultimi tre incontri, solamente 5 siano stati indirizzati nello specchio della porta. Tuttavia, il nostro allenatore sostiene che Barrow gli dà al momento più garanzie di Arnautovic, Zirkzee e Orsolini e, dalla sua, ha il fatto che oggettivamente con questo gioco la sua squadra tiene sempre bene il campo, fraseggia tra le linee come richiede lui, mantiene il possesso della palla e crea un discreto numero di occasioni da goal contro qualunque squadra, sia in casa che in trasferta.
Se c’è un appunto che si può rivolgere a Motta nelle ultime partite, secondo me, non è il fatto di insistere sempre con gli stessi giocatori, viste anche le recenti vicissitudini fisiche di tutti i nostri attaccanti, ma il fatto di non riuscire a rimediare, a partita in corso, agli evidenti e saltuari momenti di difficoltà della squadra! Uno stesso schema di gioco, senza attaccanti di riferimento per le difese avversarie, può dare ottimi risultati contro due grandi squadre come Inter e Lazio, ma può anche capitare che trovi delle difficoltà in altre circostanze, come avvenuto a Torino e a Salerno. Se, contro il Toro, Motta non è intervenuto in alcun modo per cercare di raddrizzare una partita che aveva chiaramente preso fin dall’inizio una piega negativa (eccetto l’ingresso tardivo di due soli giocatori, Zirkzee e Kiriakopulos, a 20′ e 10′ dalla fine), anche a Salerno il nostro Mister non è intervenuto in tempo per rimediare a un momento di evidente disagio del nostro attacco che non riusciva più a tenere il pallone. Se riguardate infatti il video della partita, noterete che, all’inizio della ripresa, Barrow e Aebischer hanno perso diversi palloni a centrocampo mettendo la squadra in gravi difficoltà: in un caso Piatek è arrivato da solo al limite dell’area e ha sfiorato il palo a Skorupski battuto, nell’altro solo un miracoloso recupero in angolo di Soumaoro ha evitato il goal e, proprio sugli sviluppi di quel corner, è arrivato il raddoppio della Salernitana. Solo a quel punto, ormai al 65′, Motta è intervenuto facendo entrare Orso e Arna che hanno immediatamente alzato il baricentro della squadra che in pochi minuti ha ritrovato il pareggio! Motta ha il grandissimo merito di aver dato una fisionomia e un gioco stabile al Bologna: dovrebbe solo migliorare la gestione delle partite ed essere in grado, almeno nelle situazioni di difficoltà che capitano anche alle grandi squadre, di saper trovare e proporre adeguati rimedi.
Il terzo e ultimo rammarico è che, con questo pareggio e i contemporanei successi di tutte le nostre contendenti per un posto nella parte sinistra della classifica, il Bologna scende ancora un po’ in classifica: tolta la Juve, che ovviamente ha un’altra marcia rispetto a noi e che speriamo solo venga sanzionata come merita per il falso in bilancio della propria dirigenza, siamo stati superati anche dall’Udinese, raggiunti dalla Fiorentina e avvicinati a un solo punto dal Sassuolo, tutte squadre che 20 giorni fa si trovavano a 5-6 punti di distanza da noi. La pausa per gli impegni delle Nazionali arriva quindi al momento giusto per far rifiatare un attimo la squadra e, soprattutto, per recuperare al massimo della forma i nostri migliori giocatori, da Dominguez a Orsolini, da Arnautovic a Zirkzee, tutti assenti o a mezzo servizio nelle ultime partite.
Alla ripresa, comincerà la volata finale per giocarci l’8°-9° posto contro Udinese, Toro, Fiorentina e Sassuolo: i mezzi (il tecnico e i giocatori) per vincere questo mini-torneo a 5 squadre ci sono tutti! Arrivederci quindi al Dall’Ara contro l’Udinese tra due domeniche!
Gianluca Burchi
Bologna Club Roma’89
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