
Il viaggio riprende:
L’AIAC PADOVA invita all’incontro con mister FRANCO VARELLA, docente scuola allenatori settore tecnico FIGC del Bellaria, vice Sacchi e CT di San Marino.
L’incontro tratterà sull’esposizione e sull’approfondimento su mentalità e sistemi di gioco
e su riconoscere gli spazi,
e si terrà:
LUNEDI 27 MARZO alle ore 20.30
presso l’HOTEL MARCONI. VIA CATAJO 6, MONTEGROTTO TERME
La Partecipazione è aperta a tutti. Si raccomanda di aderire al numero 3517354711 tramite messaggio
Vi aspettiamo numerosi!!!
IL PRESIDENTE
GIANCARLO MURRU
Giancarlo Murru è attualmente al secondo anno alla guida del Calcio Venezia 1985 serie c femminile.
La sua parola:
-Presidente, qual è l’intento dell’Associazione?
“E’quello di rappresentare una categoria che ritengo fondamentale sul piano politico, sindacale ma, soprattutto, educativo e formativo”.
-Qual è il ruolo che voi allenatori siete chiamati a svolgere?
“In un periodo in cui molte istituzioni della nostra società, in primis la Scuola, la famiglia, ma anche l’oramai vecchio e nostalgico patronato soffrono di una profonda crisi, noi Allenatori siamo chiamati a svolgere sul piano sociale un importante punto di riferimento educativo e formativo per la gioventù.
Allenatori di Calcio sì, ma anche Educatori pronti ad operare in un tessuto sociale sempre maggiormente bisognoso di determinati valori”.
-Cosa deve sapere comunicare l’allenatore di calcio?
“L’allenatore di calcio, come chiunque abbia responsabilità di guida, ma maggiormente se posta in essere nei confronti
di giovani, deve saper comunicare il proprio sapere e deve saperlo fare efficacemente”.
-Inoltre?
“Più di altri, a volte, l’allenatore di calcio deve saper trasmettere in condizioni di particolare difficoltà, ad un gruppo ma anche al singolo. Ciò che comunica può essere diretto a più persone e per tutti deve aver valore e significato. A volte è diretto ad uno solo di questi, con emotività diversa, o con un determinato linguaggio semplice, oppure con uno maggiormente evoluto soprattutto anche in funzione dell’età dell’ atleta”.
-Non è semplice svolgere questa funzione!
“Da queste poche considerazioni si capisce quanto sia difficile svolgere questa funzione, dove la presenza di un’abilitazione è di una fondamentale importanza, ma deve poi essere e rappresentare solo l’inizio di un lungo percorso formativo che dovrà proseguire negli anni e che rappresenterà il vero ed importante bagaglio di ciascun tecnico”.
-Di qui l’importanza della comunicazione?
“La comunicazione è uno strumento ahimè da troppo tempo trascurato, ha una importa fondamentale e chi comunica deve sapere che buona regola è quella sempre di rispettare la specificità di colui al quale si comunica. Ogni contesto ha le sue leggi e ad ogni tipologia di interlocutori: atleti, genitori e dirigenti, implica una particolare adozione di stili di comunicazione.
Il non saperli adottare può finire per rendere nullo o poco efficace il proprio sapere”.
Danilo Billi
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