
Il calcio riesce a provocare emozioni indelebili, tanto da far sussultare di gioia i tifosi. Se poi questi momenti avvengono per meriti dell’estremo difensore di turno, allora è probabile che l’intervento provvidenziale sia stato effettuato da un numero uno di classe, come Alessia Capelletti.
Nata a Cremona il 13 ottobre 1998, Alessia inizia a vestire la maglia del Mozzanica e, quindi, quella dell’Inter, con cui vince nel 2018-2019 il campionato di serie B.
Al termine di questa gloriosa stagione, Capelletti lascia la sua Lombardia per trasferirsi prima al Tavagnacco e poi all’Empoli.
In Toscana gioca due stagioni fantastiche,, tanto che in tutta Italia si prega che arrivi la chiamata in nazionale maggiore. Speranza voluta non solo dai tifosi empolesi, ma da tutti i tifosi azzurri.
Le sue parate diventano fondamentali per il campionato della squadra fiorentina, così quando nel 2022 la squadra cede il tiolo al Parma, la società crociata la chiama immediatamente per farla giocare come primo portiere nella storica stagione dell’avvento del professionismo nella penisola.
In Emilia-Romagna, Alessia dimostra di essere seguace della scuola di Gianluigi Buffon, calciatore da cui, proprio a Parma, riesce ad emularne le gesta e a compiere miracoli incredibili da diventare il primo amore dei tifosi parmensi.
La squadra crociata le mette a disposizione un muro difensivo giovane, proprio come lei che si deve quindi sfidare con avversarie esperte,, contro cui riesce a salvare più volta la sua porta.
Capelletti non para, agguanta letteralmente il pallone, come a dire che la sfera in quella zona di campo è di sua proprietà ed è lei che comanda sulla sfera.
Deviazioni, respinte, tiri bloccati e interventi poderosi.
“Cape” si dimostra essere allieva di Gigi Buffon sotto tutti i punti di vista, è lei a dare indicazioni a gran voce alle sue compagne, riuscendo a piazzare dei muri davanti a lei. E se proprio la barriera viene scavalcata, ecco che intervengono i suoi guanti a dire di no alle attaccanti.
La maglia azzurra per Alessia in prima squadra ancora non è arrivata, ma il duro lavoro e il sacrificio sono doti che non le sono affatto esterne, e “Cape” sa che nel momento in cui meno se l’aspetterà, potrà arrivare la fantomatica chiamata con relativo esordio. La pazienza è la virtù dei forti, dice un famoso detto che pare riferirsi proprio all’estremo difensore lombardo.
Il Parma lotta per giocare la seconda stagione consecutiva in serie A, e proprio come ai tempi dell’Empoli, l’obiettivo dovrà essere centrato e conquistato con onore.
Il trucco rimane lo stesso: concentrazione, spirito di gruppo e passione, qualità che ad Alessia di certo non mancano e che dimostra in ogni singola gara.
Di Fulvio Buongiorno
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