Le Lupe anche se venissero eliminate questa sera hanno comunque già vinto. Di Danilo Billi

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Il 29 Marzo, alle 18,45, a Barcellona andrà in scena il secondo atto dei quarti di finale di Champions League femminile fra il Barcellona e la Roma. Si parte da due dati di fatto l’1-0 e lo strapotere messo in campo, specialmente nel primo tempo, dal Barcellona e i quasi 40.000 spettatori all’Olimpico, record italiano di presenze in una partita in Italia per un team nostrano, in questo caso la magica Roma. La partita si presenta a tutti gli effetti come già chiusa, con il Barcellona in semifinale e le ragazze della Roma come vittime sacrificali delle madrilene. Probabilmente sarà così, probabilmente le Lupe usciranno dalla competizione, come era scritto da copione, ma di una cosa sono certo, le ragazze della Roma hanno già vinto.

Cosa? Direte voi. Ma che scrive sto pazzo? La Roma ha vinto e lo ha fatto in tantissime maniere e modi differenti. Ha fatto un gran chiasso mediatico in un movimento femminile che per crescere ha bisogno assolutamente di essere trascinato, sbattuto come si fa con le uova per prepararsi una buona frittata, da un torpore dei media, che solo per questa sfida sono stati capaci di ricordarsi che esiste e va giustamente valorizzato nelle colonne principali dei nostri quotidiani sportivi e nelle tv private. Questo doppio confronto e il record di pubblico in Italia è riuscito persino a scalfire ed andare al di là del filo spinato di una guerra fredda, accesa da dichiarazioni più o meno infuocate da una parte e dall’altra fra le due contendenti al tricolore, ovvero la Juventus e le stessa Roma, con le esponenti più di prestigio bianconere che spontaneamente, a partire da Rosucci, hanno fatto i complimenti alle rivali per avere riempito l’Olimpico la settimana scorsa. Ricordando che proprio prima della Roma in Champions un anno fa erano state le bianconere a cercar di tenere alta la bandiera italiana e che forse, se avessero avuto un girone più abbordabile, lo avrebbero fatto, fianco a fianco, fino ai quarti anche loro assieme alle giallorosse, anche in questa stagione.

Ma le vittorie non sono solo queste, ma il fatto che in 5 anni, come tutti hanno ricordato questo club a suon di tenacia e “garra” agonistica sul campo ha conquistato già due trofei e, soprattutto, è entrato nel cuore dei romanisti, in una maniera talmente forte, talmente pulsante che ora i tifosi giallorossi hanno due squadre da poter e dover tifare, e lo hanno dimostrato con i fatti a tutta Italia, sia con la presenza allo stadio che sui social media, ora gli sfegatati della magica si sono intrippati anche con le Lupe. Le ragazze, dal canto loro, hanno vinto in campo quante più partite potevano, trascinando con loro questo sentimento del popolo romano che ha fame di calcio e di emozioni. Ma l’onda anomala giallorossa, nel pieno della sua forza ha unito, davanti agli speciali e alla diretta di Dazn, l’Italia del calcio femminile che anche se non tifa abitualmente per l’AS Roma, ha seguito e sta seguendo le vicende di questo doppio scontro impari sulla carta, come Davide contro Golia, ma con la speranza di una lucida follia, con la speranza che qualcosa domani possa ancora succedere, che possa cambiare. Nessuno si è però fermato a capire che qualcosa queste ragazze avevano già cambiato, ovvero che le ragazze hanno già vinto anche se magari perderanno, hanno vinto l’orgoglio di una nazione che segue questo benedetto e maledetto calcio femminile italiano che tramite gli occhi meravigliati e increduli postati anche oggi sui visi delle giocatrici sul campo spagnolo, o le lacrime a fine partita di andata nel girarsi e rigirarsi in ogni angolo per salutare i propri tifosi e chi anche se tifare per la Roma era lì quella sera, tutti hanno commosso tutti. Il 29 Marzo sarà tutto diverso dall’orario, che terrà molti appassionati che lavorano lontano dai televisori, e che vedrà tanti tifosi oggi partire da Roma e non solo per la Spagna (altro piccolo miracolo nel miracolo, con persone che si sono prese anche la ferie come si faceva per le trasferte del calcio maschile), ma ovviamente saranno solo una piccola minoranza di un mare di bandiere rosso e blu, le ragazze hanno già vinto e la testimonianza di questo è semplicemente nel fatto che chi si trovasse a prender un taxi alle 19 nella capitale, a meno che non salga un uno Laziale e chieda cosa fanno le ragazze, non sarà preso per un pazzo!

Danilo Billi

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