
-Ciao Francesca. le tue esperienze pregresse prima di arrivare al Bologna FC?
“Ho iniziato da piccolina giocando con i maschi, fino alla fine delle medie, poi ho fatto tanta gavetta al Parma fra la serie C e l’eccellenza, poi ho giocato una stagione nella primavera del Sassuolo, mentre la scorsa stagione sono tornata in eccellenza a Parma e abbiamo vinto il campionato”.
-Come è nata l’avventura con il Bologna FC?
“Mi sono proposta io, perché mi piaceva tanto il progetto che si andava delineando, diciamo che sono arrivata un po’ tardi, anche perché prima di essere inserita in questa prestigiosa rosa, ho affrontato due settimane di prova”.
-Cosa ti ha spinto personalmente a fare questa scelta di vita?
“Mi sono voluta mettere in gioco perché oltre al progetto ambizioso che già s’intravedeva, sapevo che qui a Bologna avrei potuto fare il famoso salto di qualità, cosa che poi è accaduta, inoltre mi piaceva molto la città”.
-Ci parli un po’ del tuo ruolo?
“Nasco o meglio ho quasi sempre giocato come difensore centrale, perché mi piace molto essere l’ultimo baluardo, oltre al portiere, a difendere la mia area di campo. In questa stagione però mister Simone Bragantini mi ha schierato sia terzino sinistro che destro, diciamo che è andata abbastanza bene anche se io non ho l’attitudine a salire ed attaccare lo spazio, ma piano piano sto imparando e l’applicazione a rendermi utile alla causa certo non manca, inoltre anche se sono destra di piedi me la cavo non male anche con il sinistro, ovvio c’è tanto da migliorare ancora, ma sono anche qui per questo”.
-Cosa hai imparato in particolare in questa stagione con il mister?
“Sicuramente ho imparato bene ad impostare dal basso, e a comunicare fra i reparti, ovvero a parlarci in campo, anche perché poi siamo un gruppo molto unito sia dentro che fuori dal terreno di gioco e quando è possibile ci aiutiamo sempre”.
-Ci puoi parlare proprio di questa unione del gruppo che fino ad ora penso sia stata la vostra arma vincente in più?
“Assolutamente sì, non era facile ne scontato, dato che quest’anno la squadra ha visto l’arrivo di tante giocatrici da fuori, ma devo dire che si è creata fin da subito una grande amalgama fra di noi, che si è rafforzata partita dopo partita, superando gli ostacoli assieme, nonostante gli infortuni che ci sono stati ultimamente, aiutandoci sempre l’una con l’altra”.
-La squadra che più ti ha impressionato nel vostro girone?
“Il Venezia FC che, purtroppo, ci ha anche eliminato dalla Coppa Italia, le ragazze mi sono piaciute tanto, sia tatticamente che tecnicamente, inoltre dall’inizio della stagione hanno sviluppato, partita dopo partita, un gran volume di gioco fatto di sostanza e bel calcio”.
-Da qui alla fine ci sono 8 partite che vi dividono dal vostro tanto decantato sogno di essere promosse in serie B, come si vive con questa pressione, essendo anche la squadra imbattuta in campionato con all’attivo il record di 21 successi consecutivi?
“Si vivono come 9 finali, indipendentemente da chi affronteremo, anche perché questo Bologna dei record chiunque vorrà batterlo, mentre dal canto nostro è tutto molto stimolante, anche perché in primis è un grande onore ed orgoglio indossare questa blasonata maglia, dunque faremo del nostro meglio, come abbiamo del resto fatto fino ad ora, per vendere cara la pelle e solo a fine campionato tireremo le somme”.
-Vicino a voi c’è uno staff, fatto non solo da allenatori ma da addetti ai lavori della società, un presidente di sezione, un ufficio stampa e tante altre figure che lavorano, oltre allo staff tecnico, per voi, cosa ne pensi?
“Con loro c’è un grande rapporto di gratitudine e di fiducia, il bello è che ci riusciamo a confrontare su tutto anche sulle partite vinte ma giocate male, con grande equilibrio e tranquillità e questo ci porta a dare ancora di più, perché sentiamo tutta la fiducia e vogliamo ripagarla sempre”.
Vale ancora la legge di mister Simone Bragantini che ci si conquista il posto da titolare in allenamento?
“Si! E anche questa cosa è molto performante per l’intensità che poi si crea in allenamento, è un bene per tutte noi!”.
-Oltre agli allenamenti in campo, usufruite gratuitamente anche della palestra, ti piace e la trovi utile?
“A me la palestra piace tantissimo, visto che a Parma ci vado costantemente da anni anche in estate, dunque penso che avere a disposizione una palestra qui a Bologna sia una cosa meravigliosa, oltre che formativa per il nostro corpo”.
-Chi sei fuori dal terreno di gioco?
“Studio Medicina a Ferrara, quando posso torno sempre a Parma dai miei e il resto del tempo lo trascorro a Bologna ad allenarmi e giocare. Quando ho un po’ di tempo libero mi piace, o da sola o con alcune delle mie compagne di squadra, andare a visitare la città, che mi è sempre piaciuta tantissimo, in particolare mi piace provare il cibo locale e la parte dei colli bolognesi. Sono social il giusto, perché mi piace vivere più dal vivo i rapporti con gli amici e le persone”.
-Vuoi spendere una parola anche per i tanti vostri tifosi che vi seguono sempre?
“Certo! Sono fantastici e speriamo che con il tempo quando giochiamo in casa ci sia sempre più gente allo stadio. anche perché a noi tutto questo entusiasmo e questo tifo ci gasa tantissimo, dunque ringrazio per ora tutti i nostri sostenitori, con la speranza, prima o poi, di realizzare il sogno di giocare una partita nel mitico stadio Renato Dall’Ara, sarebbe davvero un sogno che si realizzerebbe non solo per me ma per molte di noi!”.
Danilo Billi
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