
Ci sono storie che vale la pena di raccontare perché hanno protagoniste delle guerriere, donne che non si arrendono mai. Persone che non sanno arrendersi neanche davanti alle avversità.
Ci sono donne che conoscono un solo linguaggio, il sorriso.
Tra queste c’è Deborah Salvatori Rinaldi, calciatrice guerriera che sfida ogni battaglia sorridendo e uscendo con un glorioso ok.
Nata a Penne (PE) il 2 settembre 1991, “Debby” inizia la sua carriera nella sua regione natia con le Girls Roseto passando poi al Picenum, Bardolino Verona, Südtirol Vinti e Firenze. Nel 2013 il club viola la presta al Seattle P.H.A. e FC Tacoma per richiamarla dagli USA quando la squadra diventa l’attuale Fiorentina. In Toscana arrivano ben due successi: scudetto e Coppa Italia entrambi vinti nella stagione 2016-2017.
Da qui nuovamente all’estero, stavolta in Spagna all’Espanyol. Ritorna nel 2018 in Toscana, stavolta alla Florentia e nel 2019 arriva alla corte del Milan giocando ben 19 gare in serie A e arrivando a centrare la qualificazione in Champions League.
Nel 2021-2022 scrive gli stessi numeri di gol e presenze del club milanese con il Pomigliano, finché nel 2022 giunge al club di serie B della Ternana.
Una dea del calcio decide di scendere dall’Olimpo della serie A per portare alle stelle una squadra di serie B, ma il 12 marzo 2023 arriva quella notizia che farebbe piangere e deprimere chiunque, ma non Deborah. Lei non è chiunque. Certo, lo stop non è paragonabile a un infortunio qualunque e le compagne rossoverdi lo capiscono, tanto che nonostante la sconfitta contro la Lazio per 1-0, Deborah è portata in ovazione dalle sue compagne e da mister Fabio Melillo.
Debby deve essere operata al naso per un tumore e mesi lontana dal rettangolo verde, sì quel rettangolo che lei ama più di ogni altro posto al mondo. Debby annuncia il tutto con una lettera sui suoi profili social spiegando che la sua Ternana sarà costretta a fare a meno di lei per parecchio, ma nonostante questo ha voglia di essere nuovamente con le sue compagne, o amiche, o seconda famiglia, chiamiamola come vogliamo.
Poco prima di fermarsi, rinnova il contratto promettendo a Terni che lei c’è e ci sarà ancora. La guerriera abruzzese non lascia il suo esercito di fere alla deriva.
Come finirà questa storia? Si può facilmente immaginare: con il solito segno dell’ok: pollice e indice a formare un cerchio e le altre tre dita alzate verso l’alto con braccio e sguardo protesi verso il cielo e verso i tifosi. Perché come ogni lottatrice, la battaglia sarà lei a vincerla.
Molte bambine del 2000 sono cresciute con il mito di Xena, la principessa guerriera, ma molte bambine di oggi cresceranno con Deborah, la calciatrice guerriera. Due forze della natura incontrastate, solo che la prima era pura fantasia, mentre l’altra è realtà. Le eroine esistono e una di queste è proprio l’attaccante abruzzese.
Di Fulvio Buongiorno
Copyright © delle redazioni delle testate giornalistiche di Danilo Billi Blog e di Cronache Bolognesi – Tutti i diritti riservati. Nessuno dei materiali presenti può essere utilizzato al di fuori del sito senza un preventivo consenso scritto.