Intervista in esclusiva a Giulia Zecchino, centrocampista del Pavia Academy. Di Danilo Billi

Credit Photo: Pavia Academy

-Giulia, quale è stata fino a questo momento la tua carriera sportiva? 

“Ho giocato con i maschi fino ai 12 anni, successivamente ho vissuto un’esperienza di 5 anni ad Alessandria. Prima di venire a Pavia sono stata 3 anni a Novi Ligure con una breve parentesi nella Riozzese di Salterio”.

-Come mai  hai scelto  Pavia? 

“Mi sono avvicinata a questa realtà successivamente alla cessione del titolo della Riozzese. Ho conosciuto il gruppo, lo staff e ho deciso di sposare il loro progetto, un progetto ambizioso che riguardava la crescita sia della realtà Pavia che di tutto il movimento femminile nel territorio limitrofo”. 

-Come giudichi il livello di questa serie C che, secondo il mio punto di vista, questa stagione ha alzato e non di poco l’asticella? 

“Come dico sempre il livello di questa categoria si è alzato molto. A livello agonistico in particolare le squadre sono molto più ostiche, non esistono partite che possiamo permetterci di affrontare con leggerezza”. 

-Ci puoi parlare del tuo ruolo di centrocampista? 

“Credo che il nostro centrocampo abbia da fare un gran lavoro a livello difensivo, è un ruolo di sacrificio, dobbiamo essere a totale disposizione della squadra. Nel mio piccolo cerco di stare ordinata tatticamente e leggere le situazioni nel momento in cui sono in campo”.  

-Qual è il tuo rapporto con le altre compagne di squadra, visto che di voi si parla tanto per il bellissimo gruppo che si è composto anche al di fuori del terreno di gioco? 

“Con le mie compagne ho un bel rapporto, ad alcune sono molto legata perché sono amiche oltre che compagne di avventure. Però posso dire che in generale andiamo tutte d’accordo e ci piace condividere anche i momenti fuori dal campo”. 

-Qual è stata la squadre o le squadre che ti hanno maggiormente colpita fin qui in questa stagione? 

“Mi ha colpito molto il reparto d’attacco delle Azalee, in particolare Vischi e Pellegrinelli. Delle altre squadre ammiro la fame del Pinerolo e la gestione della gara della Freedom”. 

-La tua stagione è coincisa anche con una tua crescita personale qui a Pavia? E se sì in cosa in particolare ti senti arricchita e migliorata? 

“Quando lavori con giocatrici forti e un mister che insegna calcio non puoi fare altro che imparare. Salterio cura il dettaglio, le mie compagne sono forti, per cui la competizione la puoi percepire anche in allenamento. Tanto l’ho imparato da Capitan Devecchi, la conosco da quando avevo 16 anni e tutt’ora la osservo per imparare qualcosa”. 

-Infine come è la tua vita fuori dal terreno di gioco, insomma la tua giornata tipo? 

“In realtà gran parte della mia vita è dedicata al calcio, oltre a seguire un bambino affetto da Sindrome di Down alleno un’Under13 femminile e sono Responsabile Tecnico del Settore Giovanile Femminile qui a Pavia. Nei miei piani c’è l’intenzione di conseguire la laurea magistrale in scienze motorie”. 

Danilo Billi 

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