
In questa stagione molte giovani promesse stanno spiccando il volo nella massima serie, nell’intento di “farsi le ossa” nelle squadre che stanno lottando per la retrocessione, per poi tornare alla base pronte a giocare in club di livello superiore, e una di queste è Chiara Beccari.
L’attaccante in prestito dalla Juventus sta disputando un campionato splendido alla corte del Como, tantoché sta risultando essere una delle principali protagoniste, insieme alla già citata Pavan, della quasi salvezza raggiunta da parte del club comasco.
Tali prestazioni eccellenti, oltre a convincere alla Juventus a blindare il suo gioiellino, sono servite per catturare l’attenzione di Milena Bertolini che, senza troppi preamboli, la convoca in nazionale maggiore e pure decide di schierarla dal primo minuto all’esordio contro la Colombia.
La CT ha rischiato con tale decisione? Può essere. Ma è servito fare partire subito una ragazza del 2004? Assolutamente sì!
Insieme alla sua compagna di peripezie Pavan, ha messo in difficoltà dal primo minuto tutta la catena di destra colombiana con degli strappi pazzeschi in velocità, necessari per mettere in atto i suoi infallibili 1 vs 1.
Ovviamente non è finita qui, visto che Beccari si è dimostrata essere pure una centrocampista centrale a chiamata e visto che il passaggio filtrante con cui ha servito Giacinti in occasione del vantaggio azzurro, non solo è un colpo per il repertorio di una centrocampista di alto livello, ma mette in mostra un visione di gioco molto interessante molto utile per il suo ruolo.
Parlando di posizione, Chiara può giocare indipendentemente a destra e a sinistra, in un ruolo da attaccante esterna in una linea offensiva a tre, oppure dietro alla punta di riferimento, l’importante che abbia spazio per mettere in atto le sue serpentine velenose.
Cinque gol in stagione fino a questo momento, migliore marcatrice del Como e stesse reti di attaccanti del calibro di Sabatino e Clelland. Quasi tutte le reti di Beccari nate da azioni si sviluppano con uno strappo in velocità per puntare l’avversaria e saltarla senza nessun problema, per poi arrivare al limite dell’area e scegliere se tirare oppure giocare di sponda con una compagna per poi presentarsi a tu per tu con il portiere avversario.
Tutto ciò è possibile da qualità tecniche e tattiche per nulla banali, visto che è giusto sottolineare il fatto che l’attaccante di proprietà juventina è appena maggiorenne.
Potrebbe portare qualcosa in più alla Juventus?
Al di là di come finirà il campionato sia della Juventus sia del Como, la società bianconera deve comunque prendere una decisione sicuramente non semplice. Prendendo in considerazione le “vecchie” giocatrici in prestito, per esempio Cantore o Lenzini, sono rimaste un po’ fuori dalla base prima di rientrare.
In più, visto che attualmente i due posti disponibili in base al ruolo di Beccari, sono quelli di Bonansea e Bereesteyn, in più con la possibilità di schierare Duljan e pure Cernoia, lo spazio rimanente sarebbe veramente minimo.
C’è da considerare anche, che un talento del genere può veramente incidere positivamente sul risultato finale, poiché una delle difese che Chiara ha portato a spasso è stata proprio quella juventina.
Per concludere le variabili della decisione finale, c’è pure il gran numero di partite che molto probabilmente, mettendo in dubbio la qualificazione in UWCL, giocheranno le attuali campionesse d’Italia la prossima stagione.
In generale per quello che sta mostrando al Como, quello che ha fatto vedere sul campo nella nazionale maggiore, sia nella sua under 19, Beccari meriterebbe decisamente di tornare e intraprendere una nuova avventura in una squadra che si gioca per lo scudetto.
Detto ciò, attenzione, perché come ha dimostrato Dragoni, le big europee puntano molto sulle giovani promesse e non è per nulla scontato che qualche squadra possa chiedere il prestito di Chiara.
Valentina Marrè
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