Intervista a Lorenza Scarpelli, classe 2001, attaccante in forza al Ravenna. Di Danilo Billi 

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Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images)

– Ciao Lorenza, quale è stata fino a qui la tua carriera sportiva?

“Ho giocato con i maschi fino ai 10 anni,
poi sono andata a giocare nel Torino femminile, successivamente al Luserna e poi da lì mi hanno chiamata alla Juventus dove ho fatto due anni e mezzo causa Covid”.

-Come mai in questa stagione hai scelto di accasarti a Ravenna? 

“Ho preferito il Ravenna perché tra le squadre a mia scelta era quella più vicina a casa e dopo l’esperienza in Sardegna volevo avvicinarmi un po’ di più ad essa”.

-La società del Ravenna Women all’inizio della stagione ha puntato su un progetto di squadra molto ma molto giovane, secondo te una scommessa che ha pagato fino ad ora?
“Sì, credo che sia stata una buona scelta puntare sulle giovani”. 

-Come giudichi il livello di questa serie B, che secondo il mio punto di vista questa stagione ha alzato e non di poco l’asticella? 

“Una serie B molto competitiva quasi ad assomigliarsi ad una A2”. 

-Ci puoi parlare del tuo ruolo di attaccante? Tra l’altro in squadra hai anche tanta concorrenza ma soprattutto qualè il trucco in serie B per sfuggire dalle difese fisiche e rocciose che hanno molte squadre di livello?
“Il ruolo dell’attaccante viene molto giudicato per i numeri, a differenza degli altri ruoli, però nonostante queste pressioni penso sia il ruolo più bello. Il trucco per penetrare in difese ben organizzate è sapere quando attaccare la profondità e quando invece venire a prendere palla, penso sia questa la chiave”. 

-Qual è il tuo rapporto con le altre compagne di squadra, visto che di voi si parla tanto per il bellissimo gruppo che si è composto anche al di fuori del terreno di gioco?
“Il rapporto con le compagne è piacevole, siamo un gruppo abbastanza coeso”. 

-Quale è stata la squadre o le squadre che ti hanno maggiormente colpita fin qui in questa stagione?
“La squadra che più mi ha colpita è stata la Lazio”. 

-Chi salirà, secondo te, in serie A? 

“La Lazio”.

-La tua stagione è coincisa anche con la tua crescita personale al Ravenna Women? E se sì, in cosa in particolare ti senti arricchita e migliorata?

“Penso che tutte le esperienze siano fonte di crescita, quindi sì, sicuramente questa esperienza mi ha lasciato qualcosa e mi ha fatto capire che cosa voglio”. 

-Per concludere, come è la tua vita fuori dal terreno di gioco, insomma la tua giornata tipo? 

“Oltre al calcio, studio e faccio l’università, quindi fuori dal rettangolo cerco di studiare e dare gli esami che dovrei, per me studio e calcio hanno la stessa importanza!”. 

Danilo Billi 

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