
C’era una volta in una terra non troppo lontana un’idea, creare una storia d’amore che unisse migliaia di cuori e voci in giro per il mondo.
Come in una favola, si spera nell’avvenirsi. Come d’incanto il racconto prende vita e sulle sponde del Tevere nasce una squadra dalle tinte giallo ocra e rosso scuro con simbolo la Lupa di Romolo e Remo.
In realtà questa incantevole armata esiste già dal 1927, ma dal 2018 ne viene creata l’omonima versione femminile che rileva il titolo societario della già esistente Res Roma.
Così, sulla salinata di Trinità dei Monti, nel cuore della romanità, in una torrida giornata estiva, viene annunciato al mondo intero la nascita dell’Associazione Sportiva Roma Woman.
Come capitana viene designata Elisa Bartoli, romana e romanista fino al midollo, come vice-capitana viene designata la più anziana del gruppo, la palermitana Rosalia Pipitone, mentre ad allenare c’è l’ex calciatrice Elisabetta “Betty” Bavagnoli nata nella lontana Piacenza.
Così la nuova stagione ha inizio, ma non sono affatto rose e fiori. La prima partita viene giocata in trasferta contro il Sassuolo al Comunale di San Polo d’Enza (RE) e a passare in avanti sono le neroverdi con Sandy Iannella su calcio di rigore all’11’ minuto. Raddoppio emiliano con Claudia Ferrato al 22’ e solo al 59’ arriva il primo gol della storia della Roma con Annamaria Serturini su rigore. Federica Di Criscio purtroppo spedisce la palla nella propria rete al 74’ e a nulla vale il gol all’80’ di Martina Piemonte: le giallorosse perdono 3-2 la loro prima partita.
Arriva quindi un pareggio nella prima gara interna giocata al Tre Fontane del quartiere EUR contro il Tavagnacco per 2-2, sconfitta per 1-0 in casa del Verona, sconfitta ancora a Roma stavolta contro la Juventus per 0-4, e finalmente il 27 ottobre arriva a Figline e Incise Valdarno (FI) la prima storica vittoria: 1-2 in casa della Florentia.
Da qui i risultati utili aumentano sempre di più, e si vince anche in Coppa Italia debuttando in casa dell’Orobica ad Arcene (BG) vincendo per 1-3.
La stagione vedrà la Roma raggiungere un dignitoso quarto posto in classifica e le semifinali della coppa nazionale. Una risalita bellissima e inaspettata per essere solo la prima stagione.
Una stagione analoga è anche la successiva, quella del 2019-2020 che viene però bruscamente interrotta a causa della pandemia da COVID-19 e la Roma vede anche stavolta il termine del campionato con un quarto posto e l’aver raggiunto le semifinali di Coppa Italia senza però conoscere la sua avversaria di turno.
Un arresto brusco che però non demoralizza le ragazze che si caricano per poter affrontare la nuova stagione piene d’orgoglio, nonostante per le disposizioni governative, il pubblico sugli spalti sia costretto a scarseggiare.
La stagione 2020-2021 ha una nota positiva per la Roma, la partecipazione per la prima volta alla Supercoppa italiana, ma il destino vuole che l’avversaria di turno in semifinale sia la Juventus. Vincono le bianconere per 2-1. La Roma non si scoraggia e si fionda a capofitto in campionato e Coppa Italia.
La serie A va tutto sommato nella norma, ma ad un certo punto arriva un miracolo: in semifinale di Coppa le giallorosse battono la Juve e volano per la prima volta in finale.
Il campionato termina col quinto posto, ma la testa è tutta contro il Milan per la finale, perché nessuna delle due squadre era mai arrivata a tanto.
Si gioca al MAPEI Stadium-Città del Tricolore di Reggio Emilia, proprio nella stessa provincia in cui esordì la Roma nel 2018 e perse contro il Sassuolo.
La partita è tirata e sofferta, troppo. Così tanto che le rare occasioni vengono sciupate da ambo le parti e solo i tiri dagli undici metri possono decretare la vittoria.
A diventare protagonista è Camelia Ceasar, portiere italo-romeno arrivata proprio dal club rossonero che para ben tre rigori e fa alzare il primo trofeo alle ragazze di coach Bavagnoli. La capitale di sponda giallorossa esplode di gioia. È sintomo che il progetto voluto e messo in piedi ha centrato il suo obiettivo in soli tre anni. Il 30 maggio 2021 diventa giorno di festa cittadina nella capitale.
L’estate del 2021 porta con sé tante rivoluzioni: Bavagnoli viene eletta Head of Women’s Football del club e designa come successore per la panchina Alessandro Spugna, mister torinese già allenatore della primavera della Juve e della prima squadra dell’Empoli.
Con lui arrivano rinforzi internazionali come la spagnola Paloma Lázaro, Thaisa Moreno e italiane del calibro di Elena Linari, Benedetta Glionna e Valeria Pirone.
La stagione vede le romaniste volare ad ogni partita e macinare punti su punti, vittorie su vittorie, aspettando con ansia l’ultima giornata del girone di andata: la sfida al Tre Fontane contro la nemica numero uno appena arrivata dalla serie B: la Lazio.
Il 12 dicembre di quell’anno lo stadio è tutto giallorosso e le romaniste non deludono vincendo per 3-2: una gara sofferta ma vinta.
La Supercoppa italiana vede stavolta le giallorosse affrontare il Milan al Domenico Francioni di Latina, e anche stavolta le lupacchiotte si piegano per 1-2.
In Coppa Italia è nuovamente finale, stavolta al Paolo Mazza di Ferrara contro la Juventus. Il risultato dice 2-1 Juve ma la Roma ha modo di fare nuovamente festa, anzi, doppia.
La prima al Tre Fontane contro la Sampdoria vincendo per 8-0 e centrando il secondo posto matematico che equivale alla qualificazione alla Champions League. Risultato che fa storia. La domenica successiva c’è il derby di ritorno contro la Lazio a Formello (RM) e anche questa volta a vincere sono le romaniste, con un risultato di 0-3.
Nella stagione 2022-2023 si sente il suono dell’Europa per la prima volta. Ma per arrivarci a pieno occorre affrontare la fase eliminatoria del Peters Hill battendo il Glasgow City per 1-3 in un’altra serata storica: le giallorosse per la prima volta vincono fuori dall’Italia e segnando per prime grazie a Benedetta Glionna al 12’ minuto. Sempre nello stesso stadio ad essere battuto è il Paris FC ai rigori, con Ceasar ancora protagonista di una parata sulla calciatrice della nazionale francese Clara Matéo.
Quindi ultima fase prima dei gironi, andata-ritorno contro lo Sparta Praga. Vittoria in Repubblica Ceca per 1-2 e vittoria a Latina per 4-1. Gironi di Champions raggiunti!
Ai gironi la Roma è sorteggiata in quarta fascia con Wolfsburg, Slavia Praga e Sankt Pölten. Il risultato ottenuto sarà il secondo posto e qualificazione ai quarti contro il Barcellona.
L’andata è in casa e l’AS Roma decide di fare un regalo alle ragazze e ai tifosi: giocare allo stadio Olimpico. I romanisti rispondono in 39.454 e nonostante la sconfitta di 0-1, i cori, gli applausi e i canti verso Spugna e le ragazze durano per tutti i 90 minuti e oltre. Il ritorno vedrà le blaugrane vincere per 5-1, ma le ragazze si concentrano subito sul campionato e sulla Coppa Italia.
Nonostante qualche difficoltà arriva la terza finale consecutiva della coppa nazionale, stavolta all’Arechi di Salerno fissata per il 4 giugno, ancora contro la Juventus.
Proprio quella Juve alla quale il 5 novembre 2022 le ragazze hanno strapagato il titolo della Supercoppa italiana. 1-1 nei primi 180 minuti e vittoria ai calci di rigori con Ceasar che chiude la porta in faccia a Cristiana Girelli e Sofia Cantore. Secondo trofeo della storia della AS Roma femminile.
Ma non è finita, perché le giallorosse stanno conducendo un altro show sui campi italiani: in campionato sono sempre prime e riescono a battere nello scontro diretto nuovamente le bianconere nella gara d’andata della poule scudetto il 23 aprile per 3-2. Ora occorre vincere solo una partita per ottenere quel titolo tanto sognato.
Il 29 aprile al Tre Fontane arriva la Fiorentina.
Il pubblico invade lo stadio e inneggia le ragazze che rispondono immediatamente: all’11’ Giada Greggi in area riceve una palla sbagliata dell’ex giallorossa Rachele Baldi e le lupacchiotte pssano in vantaggio.
Nella ripresa, al 53’, pare che Pauline Hammarlund voglia rovinare la festa del Tre Fontane segnando il gol dell’1-1 e così dieci iuti ci pensa capitan Elisa Bartoli a riportare la Roma in vantaggio e afar vincere il tricolore alla squadra della capitale.
Roma esplode di gioia. Lo scudetto è arrivato ed è stato scucito alla Juve che l’ha avuto per cinque anni di fila. Tutti i titoli italiani sono stati conquistati almeno una volta.
La Roma da semplice favola è diventata una vera realtà tangibile.
In cinque anni lo scudetto è giunto nella capitale nelle mani della sponda giallorossa con le ragazze omaggiate e amate da una città che sarà eternamente grato a Spugna e alle compagne di Bartoli.
C’era una volta un’idea, ora c’è il sogno realizzato. E queste sono solo le prime cinque stagioni.
Fulvio Buongiorno
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