Sassuolo – salvezza: che lavoro di gruppo!. Di Valentina Marrè  

Credit Photo: Sassuolo Women

A tratti sembrava impossibile, ma con quattro giornate al termine del campionato il Sassuolo è la prima squadra della poule retrocessione a raggiungere la salvezza matematica, ufficializzando la permanenza in Serie A.  

Per il club emiliano è stata una stagione molto molto complicata, il quarto posto del passato campionato e un mercato estivo abbastanza positivo, con un chiaro rinforzo offensivo a causa della partenza di Cantore, hanno alzato di molto le aspettative.  

Il problema che molti club hanno riscontrato e tutt’ora stanno riscontrando nella Serie A è il repentino aumento di livello generale. Tantoché se unissimo le classifiche delle due poule l’Inter, ultima del gruppo scudetto e proprio il Sassuolo, prima del girone retrocessione, sono distanti solo sei punti.  

Le neroverdi all’inizio hanno proprio sentito questo sbalzo compromettendo il girone d’andata della regular season, insieme a una grandissima dose di sfortuna: punti persi negli ultimi secondi, decisioni arbitrali a volte discutibili, oltre a una quantità impressionante di legni colpiti nei vari match. Nel momento del giro di boa il Sassuolo occupava uno dei due posti più caldi di tutta classifica con una sorpresa generale per il momento che stava attraversando.  

La bravura di un allenatore, al di là degli aspetti puramente tattici, oltre all’unione del gruppo si vede proprio in questi veri momenti di difficoltà dove tutto sembra perso. Ciò che è successo all’interno dello spogliatoio prima del pareggio contro l’Inter nella settima giornata nessuno lo saprà mai, ma è bastato per vedere in campo una squadra totalmente rinata.  

Da quella partita è iniziato il vero campionato della squadra di Piovani, che ha trovato uno dei picchi con il pareggio contro la Juventus in un match dove le neroverdi hanno rischiato in più occasioni di vincere.  

Ancora una volta in quella sfida si è vista la figura di Piovani che, quasi dal nulla, mette nella mischia la più giovane della sua rosa, Sciabica,e dopo qualche minuto la classe 2007 trova il pareggio.  

Quel trampolino di lancio ha inciso veramente tanto sulla posizione finale prima dell’inizio della seconda fase, oltre all’importantissimo rientro alla base di Daniela Sabatino. L’arrivo dell’attaccante italiana è il tassello mancante per completare il cerchio, diventando così il vero riferimento offensivo della squadra “liberando” così Clelland.  

La scozzese, proprio per la mancanza di una “centro boa”, ha faticato particolarmente ricoprendo una posizione più centrale, ma con Sabatino torna a formare quel duo che tanti problemi ha creato alle difese avversarie nelle stagioni passate oltre a sbloccarsi del tutto.  

Sembra scontato dirlo, ma i due goal del Sassuolo nel match della matematica salvezza di sabato contro la Sampdoria portano la firma di Clelland. Il primo è un tiro dagli undici metri, ma il secondo è pura poesia: viene servita da Filangeri ancora nella propria tre quarti, per poi partire in velocità, saltando Pettenuzzo con un semplice cambio di direzione, per poi battere Tampieri con un pallonetto.  

Un traguardo importante come la salvezza, in particolare nelle condizioni in cui incontravano le neroverdi, non è frutto di un solo reparto, ma l’unione di ogni linea. Il centrocampo, dopo aver preso le giuste misure è diventato fondamentale per il gioco imposto da Piovani.  

Jane, Bellucci e Brignoli hanno trovato il giusto feeling che richiede una linea a cinque con tre giocatrici pronte a impostare. La sudafricana è tornata nella sua massima forma tra assist e gol decisamente pensanti, mentre la giocatrice in prestito dalla Juventus dopo le grandi prove è pronta a tornare alla base.  

Le due pedine più importanti per le azioni offensive sono Orsi e Philtjens che , in quella posizione di esterne di centrocampo, sono veramente tanto su entrambe le fasce. Tali discese sono una delle opzioni più frequenti scelte dalle emiliane, con le due giocatrici che cercano il cross in mezzo per le attaccanti o le centrocampiste dalla seconda linea, oppure proprio per l’altra esterna.  

Per una fase offensiva efficace c’è bisogno di solidità in difesa e senza nessun dubbio il trio Pleidrup-Filangeri-Dongus resiste molto bene agli attacchi delle avversarie. Tra tutte, ancora una volta, spiccano le prestazioni della capitana neroverde autrice di anticipi e recuperi degni di nota.  

Cioè che è riuscito a fare il Sassuolo in un girone, visto la competitività della poule retrocessione, è degno di una grande squadra e per niente scontato. Sono obbligatori i complimenti sia alle giocatrici, ma anche a Piovani e al suo staff.  

Valentina Marrè 

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