
-Mia, dopo tanti anni passati in America e in Germania, come mai ha scelto di venire a giocare a Bologna?
“Ho sempre giocato a calcio sin da quando sono piccola, appena ho saputo che sarei venuta a Bologna per studio, ho cercato subito un club. Le rossoblù giocavano nella stessa lega della mia precedente squadra tedesca, così ho pensato fosse perfetto”.
-Si può raccontare com’è nata la trattativa con la società rossoblù?
“Io e mio padre abbiamo iniziato a contattare via e-mail vari club fin da settembre. Poi, ho contattato mister Bragantini via Instagram per chiedergli se potessi fare un provino (lo so, non è professionale, ma ero disperata). A novembre sono andata a vedere la partita contro il Venezia Calcio, poi ho aspettato il mister per parlargli personalmente e chiedergli se potessi fare questo allenamento prova. Dopo si è sviluppato tutto velocemente, con l’incontro insieme al coordinatore Fruzzetti per la firma del contratto”.
-Quali le differenze maggiori fra il calcio giocato in Germania, in Italia e nella sua parentesi Americana?
“Penso che la principale differenza tra Germania e Italia sia che il calcio nel mio Paese è maggiormente tattico e tecnico, specialmente nelle categorie superiori. Ma il metodo che ho trovato qui a Bologna è simile; più in generale, in Italia sono più concentrati sul fisico. Negli Stati Uniti, invece, è un mix”.

-Come si trovata sia con il mister che con la squadra in questa sua avventura nel Bologna FC?
“Il rapporto con il mister è ottimo, penso che sia un eccellente allenatore. Gli sono molto grata per avermi dato l’opportunità di aver fatto la prova nonostante la squadra fosse già a posto numericamente. Ma pure con le mie compagne mi trovo bene: tutte mi hanno accolta nella migliore maniera”.
-Quale ritiene il suo punto forte in attacco? E quale invece l’aspetto che secondo lei deve curare ancora maggiormente?
“Sono una che gioca al 100% per la squadra, non mi piace chi mette il suo “io” davanti al “noi”. La mia migliore qualità è, probabilmente, la velocità; devo migliorare, invece, il mio piede destro”.
-Avete raggiunto l’obiettivo stagionale, ovvero la promozione in serie B, a tale proposito quali le sue parole e le sue sensazioni dopo aver raggiunto con largo anticipo sulla fine del campionato questa promozione?
“Sono molto felice di aver conquistato la Serie B. È solo la seconda volta nella mia carriera che vinco un campionato, è un’emozione indescrivibile. Sono davvero grata di far parte di questa incredibile squadra!”.
-Cosa l’ha colpita in particolare della sua squadra e di questa sua stagione nel Bologna FC?
“Il fatto di non mollare mai, penso che l’atmosfera che si respira sia unica: lottiamo tutte l’una per l’altra e questo ci permette di essere parte di una grande squadra”.
-Che rapporto ha con la città di Bologna visto che sta svolgendo un master presso la nostra facoltà di Scienze Politiche?
“Mi piace molto la città, fa effetto studiare nella più antica università d’Europa”.
-Il fatto di non parlare perfettamente l’Italiano è stato un problema per capirsi all’inizio con le sue nuove compagne e con il mister?
“L’italiano non è stato un problema all’inizio, trovavamo un modo per comunicare”.
-A chi dedica questa promozione in B?
“Dedico la Serie B alla mia famiglia e al mio fidanzato: mi supportano fin da quando sono piccola”.
-La prossima stagione avremo il privilegio di vederla nuovamente vestire i nostri colori?
“Non si può ancora dire, al più presto mi incontrerò con la società per parlarne”.
Danilo Billi
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