
In collaborazione con Cronache Bolognesi
L’ennesimo pareggio del Bologna questa volta senza Arnautovic in campo per via del Covid-19, in casa contro il Torino, non ha assolutamente fatto bene all’animo già ferito di tanti tifosi rossoblù, che in questa stagione, e soprattutto visto come si era concluso il girone di andata, sognavano decisamente se non l’Europa, ma quanto meno la parte sinistra della classifica, obiettivo anzi tormentone diventato ormai logorroico nelle conferenze pre mach di mister Sinisa. Purtroppo il pareggio con il Torino in casa e, in modo particolare, la partita scialba con un attacco non pervenuto, giocata dai nostri ragazzi contro gli ospiti che con tutto il rispetto hanno interpretato, se possibile, una gara ancora più scialba del Bologna, ha portato inevitabilmente i naviganti rossoblù a invadere il web di commenti non tanto pieni di cattiveria ma di rassegnazione per l’ennesimo campionato che, purtroppo, è destinato a vedere solo il traguardo dell’ennesima salvezza, senza mai ottenere quel salto di qualità che i tifosi aspettano a Bologna da almeno 7 anni. E’ vero che noi tutti dobbiamo ringraziare il nostro Presidente e baciarci i gomiti per dormire da anni sogni tranquilli, ma sono anche cambiati i tempi, siamo nella generazione di chi vuole anche tutto e subito o, altrimenti, si scoccia del giochino che ha in mano. Dopo tanto tempo, prima dalla partita, sono tornati a farsi sentire in maniera autorevole e pesante, come non avevano fatto mai in questi anni di pandemia, i Forever Ultras (il gruppo con maggior numero di tesserati e più longevo dell’Andrea Costa) e i suoi fratelli, ovvero i Freak Boys, in cui si dice a Saputo di essere stanchi e si chiede di aprire gli occhi e di cacciare dal Bologna i tre romani, (Bigino, Fenucci e Di Vaio), rei secondo loro di mangiare pane a tradimento a un patron sempre più stanco e lontano, che questa volta, però, ha risposto e si è fatto sentire. Dichiarando a più riprese che un conto è investire in progetti e un conto, invece, è buttare i soldi dalla finestra, il canadese si è detto molto deluso dell’involuzione sul piano del gioco e dei punti in classifica del Bologna e sotto accusa ha messo l’area tecnica e di conseguenza lo stesso condottiero della panchina rossoblù. Il tecnico, infatti, potrebbe lasciare la panchina emiliana dopo oltre 4 stagioni. Il contratto che lega l’ex allenatore della Fiorentina al Bologna scadrà il 30 Giugno 2023. Secondo quanto appreso da “Tutto mercato web”, il rapporto sarà risolto al termine di questa stagione. Le due parti, quindi, non proseguiranno la propria collaborazione.
Il motivo principale di questa decisione è legata al fatto che Joey Saputo valuta il lavoro di Mihajlovic non conforme agli investimenti che il club ha effettuato sul mercato. La società è già al lavoro per cercare il tecnico che a partire da Luglio siederà sulla panchina del Bologna. Secondo le ultime informazioni raccolte, pare che la scelta sia ricaduta su Rino Gattuso. L’ex tecnico di Napoli e Milan ripartirebbe, dunque proprio dal Bologna dopo la sua avventura terminata dopo due settimane dall’annuncio con la Fiorentina. C’è anche un altro nome che in queste ore è accostato al Bologna, quello di Sartori che lascerebbe l’Atalanta per curare il mercato della società emiliana al posto del famoso amato e criticato Sabbatini.
Ovviamente sui social e sui forum, come potrete intuire non si parla d’altro, e in molto iniziano ad essere veramente stufi di pareggi senza verve e di tutte le scuse che spesso il serbo accampa.
Ad onore del vero c’è una parte della tifoseria che riconosce come questa involuzione del Bologna sia legata anche alla società che non è riuscita negli anni e, in particolare a gennaio, a prendere un’altra punta, un vice Artnautovic, ma solo degli scarti come Nicolas Viola, arrivato come uomo che doveva dare linfa al centrocampo in emergenza del Bologna, ma che praticamente era rotto e non è stato assolutamente utile alla causa. Poi altri danno colpa al Covid, che sì, ha portato seri problemi per due partite al Bologna, ma in questi anni di pandemia non siamo stati gli unici a farci i conti, e, comunque, l’emergenza virus la puoi tenere per due, massimo tre gare, il problema è che il Bologna non risponde più in modo continuo agli stimoli, gioca bene contro lo Spezia poi si esibisce in due pareggi brutti contro Salernitana e Torino. Certo, la squadra è leggera e con molti giocatori davvero rivedibili che ormai a Bologna hanno fatto il loro tempo, tanto che fra quelli più attivi vedi Svamberg, che sembra non voglia più rinnovare visto l’interesse dei top club di serie A e non solo, molti hanno avuto paurose involuzioni, leggasi: Sansone, Soriano, Barrow, ecc…
Il tifoso Bolognese sarà palloso e lamentoso, ma alla fine ha il palato fine per il calcio, e infatti, domenica, dopo il triplice fischio finale, si sono alzati parecchi fischi anche da parte di alcuni settori della curva, segno che la pazienza sta giungendo davvero al limite.
Da sottolineare poi che anche contro il Toro il tifo non è mai mancato, nonostante le divergenze di opinioni ormai note, anzi ci sono stati anche tanti striscioni per caricare la squadra e soprattutto contro la guerra, come l’iniziativa degna di nota anche dei distinti del club DMO (Distinti Ma Ostici).
Ora ci aspetta il vero derby, quello contro la Viola in quel di Firenze, dove chi ama Bologna non può dimenticare i trascorsi dell’attacco del 18 giugno del lontano ‘89 al convoglio dei nostri tifosi da parte di una frangia estrema del collettivo viola che tirò molotov all’indirizzo del treno rossoblù, colpendo e sfigurando per tutta la vita Ivan Dall’Olio e inasprendo una rivalità importante che, da sempre, ci vede contrapposti a loro per via dell’Appenino Tosco Emiliano. Peccato che i giovani d’oggi pensino che le partite importanti
da vincere anche sotto il profilo del tifo siano solo quella contro la Juve, il Milan e l’Inter…
Danilo Billi