
Ciao Alice, pur giovanissima sei già da diverse stagioni in A2, prima sempre con la maglia della Olimpia Teodora Ravenna, dove hai giocato per ben 6 campionati in cui 5 in A2, e nella prossima stagione difenderai i colori del Millenium Brescia, quale è stata la svolta della tua ancor giovane carriera?
“Sicuramente il passaggio di categoria, venendo dalla serie B dove giocavo prima, come Gabicce, Rimini e il primo anno a Ravenna, quando sali in A2, capisci davvero che il livello si è alzato, uno perché ti confronti con tante altre giovani talentuose, e due perché ci sono anche tante ragazze che provengono della A1 e allo stesso tempo ti possono insegnare tanto, sia da compagne che da avversarie”.
Sei uscita di casa giovanissima, quanto ti aiutato questo nella tua maturazione personale?
“Indubbiamente tantissimo, ho imparato a cucinare meglio ma, soprattutto, mi sono dedicata alla gestione degli spazi, visto che a 16-17 si è ancora concentrate solo sulla scuola e sulla palestra, poi sono arrivate tante piccole cose che non avevo mai fatto e che mi hanno fatto crescere, come dopo aver preso la patente, per esempio, ho dovuto fare la mia prima assicurazione e revisione alla macchina, dai diciamo che sono stata proiettata in un mondo più grande di me, e ho dovuto pensare molto velocemente a cercare di cavarmela per rimanere più concentrata sulla pallavolo che su altre cose”.
Fra tutti i tuoi allenatori, chi pensi ti abbia maggiormente aiutata a diventare la giocatrice che sei?
“Tutti gli allenatori che ho avuto, come giustamente hai sottolineato, mi hanno aiutata, una menzione speciale però vorrei dedicarla a Simone Bendandi, con lui mi sono perfezionata nella lettura del gioco e ho approfondito la parte tattica, fra video e altro, ma soprattutto ho corretto dei miei piccoli errori nello stare in campo”.
I ricordi più belli?
“Ne ho tanti a partire da quella promozione con Ravenna a quando ero la più piccola del gruppo, ma tutte le mie compagne mi hanno sempre trattato come una figlia o una sorella. Poi i ricordi delle varie partite che contavano, come la semifinale per salire in A1, partite che non ti dimenticherai mai”.

La serie A2 quanto è impegnativa?
“La serie A2 per me è ormai diventata un lavoro a tempo pieno, ti alleni due volte al giorno, poi c’è la sala pesi, inoltre devi stare molto attenta all’alimentazione e, soprattutto, a cercare di rispettare le tue ore di sonno, e dunque a noi atlete viene richiesto tanto impegno e poca vita sociale”.
Veniamo al tuo ruolo quello di centrale.
“Uno dei ruoli più odiati nella pallavolo – scherza su Alice -, a me piace tanto murare, per l’attacco cerco di capitalizzare al meglio i pochi palloni che mi arrivano, amo di più la super e amo meno la 7, ma attacco alla fine ogni tipo di pallone mi arrivi”.
Quando esci per il giro dietro e ti siedi in panchina, ti estrani della partita o ti carichi?
“Solitamente sono molto tranquilla devo dire, ho sempre modo di studiare meglio le mie avversarie e di riflettere o chiedere indicazioni al coach, l’unico vero problema del centrale e che spesso se non ricevo per diversi giri poi quando vado in battuta sono abbastanza fredda e questo un poco mi penalizza, ma ci lavoreremo”.
Per la prossima stagione hai deciso di cambiare ed approdare al Millenium Brescia, come mai?
“Mi è piaciuto il progetto molto ambizioso che la società mi ha presentato, inoltre Brescia è una società super organizzata e dunque era quella società, fra le varie richieste che ho avuto, che più si avvicinava alla mia idea di pallavolo, dove si punta molto in alto e dove sicuramente avrei potuto giocare”.
Come sta andando per il momento?
“Il 18 Agosto abbiamo iniziato la preparazione e io devo dire che fino ad ora mi sto trovando molto bene, sia con i dirigenti, allenatore e compagne, ma non aggiungo altro perché sono molto ma molto scaramantica”.

Infine per concludere questa intervista, chi sei fuori dal terreno di gioco?
“Una ragazza che ama profondamente la propria famiglia e che appena può, in particolare d’estate, ma anche d’inverno cerca di godersela al massimo, visto che negli anni nella pandemia li vedevo molto poco per via delle restrizioni anti Covid, poi mi piace fare tante foto con la mia fedele Nikon, e con il tempo sono diventata sicuramente una persona molto più determinata e meno impulsiva”.
Usi i social?
“Sì, anche se non sono una vera e propria patita, ho sia Facebook che Instagram e Tick Tok, ma li uso prettamente per svagarmi e poco altro”.
Danilo Billi