
-Martina cosa hai trovato a Bologna e nel Bologna?
“A Bologna e nel Bologna ho trovato quello che cercavo da diversi anni, ovvero un grande club che ha voglia di investire e fare progetti anche sulla squadra femminile, dove hai la possibilità di sentirti davvero importante e un atleta a tutti gli effetti. Dunque una meravigliosa realtà che ha fatto sì che rinunciassi ad altre categorie, perché qui tutti ci trattano in modo professionale, e inoltre la città mi piace tantissimo”.
-Cosa ti ha colpito in particolare?
“Che ultimamente c’è stata la volontà di rinforzarsi anno dopo anni e quest’anno lo hanno dimostrato inserendo tantissime giocatrici di esperienza in questo progetto”.

-Quando non giochi a calcio come impegni il tuo tempo?
“Sto seguendo on line un corso di arte terapia e come le altre mie compagne mi alleno nella palestra che la società ci ha messo a disposizione”.
-Ci parli un pochino del tuo ruolo che ti ha resa famosa come attaccante in tanti campi di calcio?
“Sono un esterno sinistro, essendo destra, devo dire che li davanti alla fine ho girato tutti i ruoli possibili, mi posso definire un attaccante universale anche perché mister Simone Bragantini mi lascia libertà di spazio e di movimento”.
-Pensi che il gruppo di base che era rimasto fin dalla scorse stagioni, con il vostro arrivo abbia maturato una diversa mentalità, ovvero quella vincente che magari non avevano precedentemente?
“Non credo che non l’abbiano mai avuta, era sicuramente nascosta dentro di loro, e noi le abbiamo solo aiutate a farla venire fuori, alla fine siamo tutte ragazze semplici che lavorano in gruppo da non tantissimo tempo e noi, che abbiamo un poco più di esperienza, cerchiamo, allenamento dopo allenamento, di aiutare nel nostro possibile le più giovani a prendere consapevolezza della loro forza e, se possiamo, dare loro qualche consiglio, ma sono brave ad aver trovato quella forza interiore che sicuramente era già nelle loro corde, inoltre essere allenate da un mister che, giorno dopo giorno, chiede intensità, non fa altro che risvegliare il guerriero che in te”.
-Quando vedremo il vero Bologna al 100% del vostro valore effettivo in campo?
“Ancora è presto, lavorando solo 3 ore al giorno penso di poter affermare che verso fine gennaio-febbraio potremmo raggiungere l’85%, per poi dare tutto per la fine del campionato, o almeno lo spero”.
-Mister Simone Bragantini è davvero un sergente di ferro?
“Il Mister ha un grande pregio sopra tutti gli altri, ci tratta tutte, anche noi che abbiamo più esperienza, allo stesso modo, lui non guarda in faccia nessuno, se ti alleni bene e dai tutto giochi, altrimenti no! Non ci sono distinzioni o gerarchie, il posto della domenica si suda ad ogni allenamento, settimana dopo settimana”.
-Proprio il vostro mister in una precedente intervista aveva candidamente ammesso che l’obiettivo per questa stagione era quella di salire in serie B, scaramanzia a parte che cosa ne pensi?
“Io sono più cauta e come hai detto tu scaramantica, ovvio che non ci nascondiamo dietro un dito, ma ora mi sento di dire che visto che tutte le squadre che quest’anno ci affrontano giocano alla morte contro di noi, come del resto anche noi facciamo settimana dopo settimana, che incontriamo una squadra più o meno attrezzata alla categoria, noi cercheremo di arrivare fino alla fine del campionato nella migliore posizione possibile, e poi a quel punto e solo a quel punto faremo i conti, anche perché è lo stesso mister che ci ha sempre insegnato a pensare ad una partita alla volta, dunque 24 ore dopo la partita di relax si torna a concentrarsi sulla prossima avversaria, l’importante è lavorare sempre sodo, poi sono sicura che i risultati potranno arrivare”.
-Questo campionato di serie C girone B secondo te ha alzato ancor di più l’asticella della difficoltà?
“Il movimento femminile è in espansione e dunque penso che ogni stagione la difficoltà di ogni campionato si stia alzando e, con essa, anche lo spettacolo che le squadre offrono in campo”.
-Dopo una carriera costellata da tanti successi, come ti senti a giocare su questi campi di serie C?
“Diciamo che a fine partita quando le avversarie ti vengono a parlare e ti rispettano, allora fa tanto piacere e ti fa pensare che fino ad ora ho fatto bene nella mia carriera, quando accade ne sono sempre felice, perché è un bel riconoscimento che mi arriva direttamente da colleghe con cui mi scontro sul campo e allora penso a tutto quello che ho fatto, ma ci vogliono loro per ricordarmelo, perché, sia un campo di serie A o di serie C , ho solo voglia, quando sono in campo, di divertirmi e di giocare a pallone, perchè alla fine oltre essere il mio lavoro fino a qui è stata una parte predominante della mia esistenza”.

-Fuori dal terreno di gioco chi sei?
“Tutti dicono che sono una persona molto solare, anche se io aggiungo lunatica, mi piace tanto fare ogni tipo di sport, stare a contatto con la gente, e quando posso mi piace dare consigli. Per il resto ho l’hobby della musica, a Verona ho una batteria tutta mia, poi mi piace tanto disegnare”.
Per questa intervista esclusiva si ringrazia l’Ufficio stampa del Bologna FC e, ovviamente, Martina Gelmetti per il tempo che ci ha dedicato
Credit Photo: Bologna FC
Danilo Billi